Città del Vaticano – La risposta del Papa al muro contro muro dei porti chiusi in Italia la fornisce con un gesto che sta facendo il giro del mondo. Stamattina, nel passaggio tra i fedeli prima della udienza generale del mercoledì, ha fatto salire sulla papamobile 8 bambini arrivati sia dalla Libia con il corridoio umanitario del 29 aprile scorso e su un barcone alcuni mesi fa.
Francesco ha scherzato con loro, li ha mesi a loro agio evidentemente un po’ frastornati da questo incredibile fuori programma, li ha accarezzati sorridendo. Questi bambini, di diverse nazionalità – tra cui Siria, Nigeria e Congo – sono attualmente ospitati con le loro famiglie nel Centro “Mondo Migliore” di Rocca di Papa e seguiti dalla Cooperativa Auxilium, la stessa cooperativa che gestiva il centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto dove Papa Francesco aveva celebrato la messa del Giovedì Santo tre anni fa, e che è stata chiusa in quattro e quatt’otto dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini tre mesi fa.
Il Papa, all’udienza ha ricordato l’attentato a Giovanni Paolo II avvenuto il 13 maggio del 1981. «L’altro ieri abbiamo celebrato la memoria della Beata Vergine Maria di Fatima. Il 13 maggio è il giorno che ricorda la sua prima apparizione, il quale coincide con quello dell’attentato alla vita di San Giovanni Paolo II. Ricordiamo la sua affermazione: ‘In tutto ciò che è accaduto, ho visto una particolare protezione materna di Marià. Ricordiamo anche le parole della Madonna: ‘Sono venuta ad ammonire l’umanità, affinché cambi la vita e non rattristi Dio con gravi peccati. Gli uomini recitino il rosario e facciano penitenza per i peccatì». Il Papa invita ad ascoltare la «raccomandazione, chiedendo a Maria la sua materna protezione, il dono della conversione, lo spirito di penitenza e la pace per il mondo intero».
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