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Una tregua pasquale, almeno tra i due vicepremier. Anche se le stilettate dal Movimento, sulle inchieste che riguardano la Lega, continuano. Con il sottosegretario M5S agli Esteri, Manlio Di Stefano, che dice: “Serve chiarezza”. E fonti del Movimento che lodano il messaggio del procuratore Nino Di Matteo, nella sua intervista a Repubblica.Caso Siri, 5S: “Non basta aspettare sentenze”Anche nella giornata pasquale, il Movimento conferma la linea dura sul caso Siri. E lo fa rilanciando l’intervista di Nino Di Matteo, sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia: “Le parole di Nino Di Matteo, espresse in una intervista a Repubblica – dice il Movimento – siano un faro per ogni forza politica. Ha ragione Di Matteo quando dice che è necessaria una svolta della politica: non si possono aspettare le sentenze della magistratura, bisogna avere la capacità di intervenire prima ed è quello che il M5S ha sempre fatto. Ripetiamo: qui non discute di giustizialismo o garantismo, ma di etica e di questione morale”.Calcola ora: HomeAway – Lago di GardaSai quanto puoi guadagnare affittando la seconda casa?Calcola oraAnn. HomeAwayE scende in campo anche il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano. Premette: “Anche solo parlare di crisi è da irresponsabili, il paese ha bisogno di un governo che lavori e vada avanti”. Poi però affonda i colpi. “La Lega deve fare chiarezza sul ruolo del sottosegretario Siri perché chi ha incarichi pubblici deve essere al di sopra di ogni sospetto e anche sulla nomina del figlio di Arata, perché – conclude l’esponente M5s – non possiamo dare l’immagine di un governo di amici e parenti”.Il nodo del Salva-RomaLuigi Di Maio e Matteo Salvini, però, hanno trascorso la giornata senza attacchi diretti all’alleato di governo. Dal fronte della Lega in realtà, attraverso lo spin doctor di Salvini Luca Morisi, è arrivata un’immagine belligerante con il post su Facebook sui “leghisti armati e dotati di elmetto”, mentre Di Maio ha postato solo un’immagine di immersioni in Sardegna con la fidanzata.© Fornito da La RepubblicaL’impressione però è che si vada verso un tentativo di abbassare la tensione. A partire dal consiglio dei ministri di martedì, quando tra i nodi fondamentali c’è il decreto Salva-Roma, che Salvini finora ha contestato a testa bassa. Ma che ora dovrebbe essere oggetto di un compromesso, grazie al lavoro congiunto dei tecnici delle due parti. L’ipotesi a cui si sta lavorando prevede l’estensione di un ombrello di agevolazioni a tutti i grandi comuni.Tensione sul 25 aprileMa i prossimi giorni sono destinati ad essere segnati anche da un nuovo duello tra 5Stelle e Lega sul 25 aprile. Nessun ministro leghista parteciperà a manifestazioni in occasione della Festa per la Liberazione dal nazi-fascismo. Matteo Salvini ha fatto sapere che, il 25 aprile, sarà a Corleone, in Sicilia, per l’inaugurazione del locale commissariato di polizia. Mentre il presidente della Camera, Roberto Fico, sarà a ben due manifestazioni a Napoli.Le ipotesi sulla crisiSe invece i segnali di tregua dovessero essere smentiti, e il governo cadesse addirittura la prossima settimana, in base al calendario si potrebbe votare solo ai primi di luglio, fatto finora senza precedenti. Se invece si scavallasse l’estate, il nuovo governo sarebbe in carica a pochi giorni dalla scadenza del varo della manovra 2020 che si preannuncia davvero problematica.

Sorgente: Governo, tregua pasquale tra i vicepremier. Ma M5S in pressing sulle inchieste: “La Lega faccia chiarezza”

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