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Gli elettori scelgono il vertice dem. Oggi il voto per eleggere il segretario. Ieri Zingaretti e Martina insieme a Milano. Giachetti: anche se perdo resto nel partito

di Giovanna Casadio

Tutto è pronto. Mobilitazione social, ultimi appelli, ultime piazze. Dopo Prodi e Veltroni è Giuliano Pisapia, l’ex sindaco di Milano – che ha sempre detto ” io raramente ho votato Pd” – a chiedere di andare a votare oggi per le primarie dem. La posta in gioco non è solo il partito del centrosinistra e il nuovo leader. ” Questi sono i gazebo per l’Italia ” : rilanciano tutti e tre i candidati segretari, Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti.

Il giorno è arrivato: oggi 7 mila gazebo saranno aperti dalle 8 alle 20; sono 35 mila i volontari; la macchina dem è stata oliata, con qualche polemica sul numero di seggi. Gli sfidanti arrivano al D.day in un clima disteso. Non ci sono scontri, solo qualche tensione sulle future possibili alleanze. Giachetti ripete che se il nuovo segretario stringesse un patto con i 5Stelle, allora riterrebbe irrespirabile l’aria e darebbe l’addio. Però “se perdo, rimango”.

Primarie, il Pd ci prova e gioca la carta unità. Calenda fa lo scrutatore

Zingaretti e Martina a Milano

Ma è un passaggio della chiusura della sua campagna elettorale a Roma. Sintomo comunque delle fibrillazioni e dei timori in area renziana, essendo Giachetti il candidato più fedele alla linea dell’ex segretario. Gli altri due sfidanti Zingaretti e Martina non raccolgono. Si fanno fotografare insieme dietro lo striscione della manifestazione antirazzista di Milano ” People, prima le persone”. E postano la foto sui social.

Un modo per rispondere alla richiesta che viene da militanti ed elettori del Pd di unità e di stop alle liti. E sempre social, su Facebook e su Twitter, chiedono di non mancare l’appuntamento.

La prima scommessa è un milione di partecipanti. ” Dobbiamo andare tutte e tutti a votare, è importante per il Pd ma soprattutto per costruire una alternativa credibile per il futuro dell’Italia “, è il video appello di Zingaretti, per il quale sono indispensabili ” coraggio, passione, idee per voltare pagina”. Martina parla di ” primavera democratica ” , insiste sul tasto dell’unità dei Dem e chiede ” un passo avanti di tutti, non passi indietro “.

Invito al voto per le primarie anche di Carlo Calenda, che ha lanciato la campagna ” Siamo europei” contro i sovranisti per un listone unico, di cui il Pd dovrebbe essere l’azionista di riferimento: “Non voterò per nessuno dei candidati in corsa, ma vado a fare lo scrutatore in piazza del Popolo ” , ribadisce. E aggiunge: ” Zingaretti sostiene che ho usato la clava contro il Pd, ma io penso di avere utilizzato il defribillatore e che questo vada tenuto sempre acceso “.

Ivan Scalfarotto, supporter di Giachetti va all’attacco: “I soliti noti stanno con Martina e Zingaretti, sembra un congresso del Pcus”. Vince chi raggiunge il 50% più uno nei gazebo. Se nessuno lo raggiunge deciderà l’Assemblea dei mille delegati convocata per il 17 marzo. Ma per il Pd sarebbe la prima volta: una roulette perché le alleanze tra le parti potrebbero ribaltare il risultato popolare. Questa notte i risultati al Nazareno, la sede dem.

Sorgente: Primarie, il Pd ci prova e gioca la carta unità. Calenda fa lo scrutatore – Repubblica.it

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