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Ancora un’imbarcazione di una ONG a largo delle coste italiane ed ennesimo braccio di ferro istituzionale. La nave Mare Jonio della ong Mediterranea, battente bandiera italiana, dopo aver salvato 50 migranti in acque di soccorso libiche, disobbedendo al divieto di ingresso in acque territoriali imposto dalla Guardia di Finanza, ha fatto rotta verso l’Italia ed ora è a ridosso di Lampedusa.Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha ribadito che i porti italiani restano chiusi ed ha rincarato la dose affermando che: “Questo non è un salvataggio ma favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. Le Fiamme Gialle sono salite a bordo per acquisire documenti, mentre la Guardia Costiera ha autorizzato il punto di fonda, ovvero il tratto di mare adatto per gettare l’ancora.Il sindaco di Lampedusa Totò Martello ha detto che i porti non sono chiusi e i migranti sono i benvenuti. L’ex sindaco dell’isola, Giusi Nicolini gli fa eco aggiungendo: “La circolare Salvini è un’oscenità giuridica”. Da Roma interviene anche il vice premier Di Maio per il quale questo : “Non sarà un nuovo caso Diciotti”. Nel frattempo ottenuto lo sbarco di un ventiquattrenne del Gambia per un sospetto caso di polmonite. Il Capo missione Luca Cesarini si difende dicendo di non aver fatto arrestare le macchine in quanto migranti ed equipaggio sarebbero in pericolo di vita”Si profila un caso simile a quello dell’Aquarius la nave respinta per la prima volta lo scorso giugno con a bordo 630 migranti e della nave Sea Watch, tenuta a largo per 13 giorni prima che potesse raggiungere, con 47 migranti a bordo, la Sicilia, tanto per citare due casi.

Sorgente: Migranti: GdF a bordo della nave “Mare Jonio” | Euronews

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