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Durante la meravigliosa manifestazione dello scorso 8 marzo a Milano, alcune donne hanno lanciato della vernice rosa (lavabile) sulla statua di Indro Montanelli.

Questo ha scatenato le ire dei benpensanti. “Oh mio Dio, non si colpisce una statua!”
La verità è che quella vernice rosa, lavabile, durante una manifestazione per i diritti delle donne, lanciata sopra la statua di un razzista e maschilista, è stata un gesto gentile. Quella vernice sopra quel volto è stata infatti una carezza alle vite di tutte le ragazze e di tutte le bambine di oggi.
Quella vernice rosa, infatti, ci obbliga a interrogarci su chi fu, veramente, Indro Montanelli. E la verità è che solo in Italia un personaggio come Indro Montanelli è potuto diventare per alcuni un riferimento intellettuale.
Solo un Paese smemorato come l’Italia, per lunghi tratti complice, con riferimenti pavidi, ha potuto infatti dimenticare che Indro Montanelli fu fascista convinto, si arruolò volontario nel 1936 nella guerra d’Abissinia, e non solo non si è mai scusato, neanche parzialmente, ma anzi ha continuato a vantarsi del suo essere razzista e maschilista, e ovviamente pedofilo come rivendica lui stesso in questo video. Guardatelo, questo video, mentre Indro Montanelli viene messo moralmente all’angolo, e non sa cosa dire, e quando apre bocca riesce solo ad aggravare la sua già gravissima posizione.

La verità è che la statua di Indro Montanelli a Milano dovrebbe essere rimossa, o semplicemente tirata giù, senza tante scuse, esattamente come Cristo entrò nel tempio ribaltando i tavoli dei mercanti. In un Paese civile non ci può essere spazio per la pedofilia rivendicata, il maschilismo esibito, la tratta degli esseri umani, o la compravendita di una bambina di dodici anni raccontata ridendo dal suo acquirente.

Le statue servono per ricordare gli esempi positivi. Indro Montanelli ha invece rappresentato una delle pagine più nere – in tutti i sensi – della storia italiana. Indro Montanelli non è un esempio per le nuove generazioni. E serve, oggi più che mai, il coraggio di dirlo.

Vi invito a vedere il video e, se volete, a condividerlo.

(Fonte immagine e video: Saverio Tommasi

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Sorgente: In fondo a Sinistra – Home

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