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Alcuni mesi fa L’Espresso rivelò i messaggi vergognosi dell’ex collega di Università del ministro, piazzato allo Sviluppo Economico. Esposito, nonostante le polemiche non si dimise. E ora, calmate le acque, ha ottenuto un avanzamento di grado (e di stipendio)

Non c’è modo migliorare di onorare le donne che mettere una mignotta in quota rosa”, “In un Paese serio Vladimir Luxuria andrebbe in galera e non in Parlamento”, “Con le quote rosa al Governo almeno le togliamo dalla strada”.È una selezione dei tweet omofobi e sessisti prodotti tra il 2013 e il 2014 da Enrico Esposito, rivelati dall’Espresso lo scorso ottobre , poco dopo la decisione del ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio di nominare proprio Esposito vice capo dell’Ufficio Legislativo del suo ministero.Ex collega di Università di Di Maio, Esposito è stato assunto negli uffici di diretta collaborazione del ministro il luglio scorso ottenendo, per il suo lavoro, un contratto di un anno con un emolumento di 65mila euro. La notizia dei suoi tweet omofobi aveva però scatenato le polemiche di stampa e opposizione: l’onorevole di Forza Italia Michaela Biancofiore, nominata in uno di questi tweet, annunciò l’intenzione di querelare Esposito, mentre molti esponenti del Pd chiesero le dimissioni dello staffista del ministro e le scuse di Di Maio.Mignotte, ricchioni e galera per le trans: i tweet dell’amico di Di Maio piazzato al MiseNavigazione per la galleria fotografica1 di 7Immagine PrecedenteImmagine SuccessivaSlideshowNon è arrivata nessuna delle due cose. Esposito, dopo la pubblicazione dell’articolo dell’Espresso, decise di replicare via social sostenendo di essere “vittima della macchina del fango” e affermando di non aver scritto lui quei tweet ma un suo “alter ego” razzista, omofobo e sessista che aveva creato per un programma radiofonico e chiamato “Gianni il Riccone”. Una replica che si dimostrò fallace e smentita dalla comparsa di nuovi commenti sui social caratterizzati dagli stessi toni .Fine della storia? Tutt’altro. Spenti i riflettori e una volta essere riuscito a evitare dimissioni o scuse pubbliche, Di Maio ha deciso di premiare il suo amico Esposito, promuovendolo e aumentandogli lo stipendio. Sì, perché dal 22 gennaio scorso Enrico Esposito è capo (e non più vice capo) dell’Ufficio legislativo del ministero dello Sviluppo Economico. Una qualifica che arriva dopo le dimissioni del precedente dirigente dell’ufficio e che permette a Esposito di essere promosso dopo appena 5 mesi dalla sua assunzione. Non solo: il suo precedente contratto aveva durata annuale: quello nuovo invece si estende per tutta la durata del mandato governativo.Con il nuovo ruolo arriva poi anche un aumento. Il nuovo stipendio di Enrico Esposito risulta ancora in fase di definizione dai documenti del ministero. Ma con ogni probabilità il ritocco verso l’alto sarà assai cospicuo: secondo la legge infatti il capo dell’ufficio legislativo può guadagnare quanto un “dirigente generale”, ovvero circa 150mila euro l’anno. Si tratterebbe di uno stipendio più che raddoppiato.Forse il nome “Gianni il Riccone” era una profezia.

Sorgente: Luigi Di Maio promuove e dà l’aumento al suo amico dei tweet omofobi e sessisti – l’Espresso

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