0 4 minuti 5 anni

Quest’articolo é apparso su L’ Huffington Post il 10.07.2013 e successivamente aggiornato il 09.05.2018:  interessante riproporlo oggi, momento di grande confusione, momento in cui tutto si confonde con tutto e il tutto gioca a confondere le idee… (luna.rossa)

“L’uccisione di Moro è avvenuta per mano delle Brigate Rosse, ma anche e soprattutto per il volere di Giulio Andreotti, Francesco Cossiga e del sottosegretario Nicola Lettieri”. Ferdinando Imposimato, al tempo giudice istruttore della vicenda del sequestro e dell’uccisione di Moro, era intervenuto sul Caso Moro. Vale la pena leggere le sue parole.

“Se non mi fossero stati nascosti alcuni documenti – aveva detto – li avrei incriminati per concorso in associazione per il fatto. I servizi segreti avevano scoperto dove le Br lo nascondevano, così come i carabinieri. Il generale Dalla Chiesa avrebbe voluto intervenire con i suoi uomini e la Polizia per liberarlo in tutta sicurezza, ma due giorni prima dell’uccisione ricevettero l’ordine di abbandonare il luogo attiguo a quello della prigionia”.

“Quei politici – continuava Imposimato – sono responsabili anche delle stragi: da Piazza Fontana a quelle di Via D’Amelio.

Lo specchietto per le allodole si chiama Gladio. A Falcone e Borsellino rimprovero soltanto di non aver detto quanto sapevano, perché avevano capito e intuito tutto, tacendo per rispetto delle istituzioni. Per ucciderli Cosa Nostra ha eseguito il volere della Falange Armata, una frangia dei servizi segreti”.

Photo galleryAldo Moro, la R4 in Via Caetani See Gallery

Lo stesso Imposimato aveva presentato un esposto alla Procura di Roma. Secondo il giudice le forze dell’ordine sapevano dov’era la prigione di Moro. Così i magistrati di Roma avevano aperto un fascicolo senza ipotesi di reato né indagati aperto per valutare se esistano nuovi indizi per riaprire le indagini sulla morte di Aldo Moro. “Massima fiducia nella volontà dei giudici di accertare la verità sulla morte di Moro”. Nel testo le rivelazioni di 4 appartenenti a forze dell’ordine e armate secondo cui il covo Br di via Montalcini fu monitorato per settimane.

Ma non è l’unica indagine che “riapre” il Caso Moro. Le dichiarazioni di Imposimato erano arrivate dopo che la procura di Roma aveva aperto un fascicolo di indagine relativo alle dichiarazioni di due artificieri che spostano alle 11 l’ora del ritrovamento della Renault 4 con il cadavere di Aldo Moro e la presenza dell’allora ministro degli Interni, Francesco Cossiga, in via Caetani.

Continua a leggere oltre la gallery

Photo galleryAldo Moro, un giallo italiano See Gallery

Già, perché Vitantonio Raso e il suo collega Giovanni Circhetta non sono mai stati interrogati. Solo in un secondo momento avevano deciso di raccontare la propria verità. Gli antisabotatori, che per primi arrivarono all’R4 rossa, con il corpo di Moro nel bagagliaio, in via Caetani, il 9 di maggio di 35 anni fa, spostano l’ora del ritrovamento dell’auto e del cadavere dello statista a prima delle 11, mentre era delle 12.30 la famosa telefonata delle Br che annunciava l’uccisione di Moro ed il luogo dove trovarne il corpo.

Il giallo sull’ora del ritrovamento di Moro su HuffPost

Sorgente: Ferdinando Imposimato: “Aldo Moro ucciso dalle Br per volere di Giulio Andreotti, Francesco Cossiga e Nicola Lettieri” (FOTO) | L’Huffington Post

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20