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Acqua pubblica Ambiente cultura Diritti sociali Diritti umaniKenneth Darlington, ex avvocato 77 enne con precedenti penali, ha colpito durante un sit-in di protesta contro il rinnovo delle concessioni alle società minerarie per lo sfruttamento di rame di Alessio Di Sauro La scena è tutta documentata in video. Siamo a Panama e un […]
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- Rassegna Stampa Ambiente calamitá naturali Politica toscanaC’è una legge che consente alle amministrazioni statali e territoriali di assumere a tempo determinato i militari ausiliari, quelli cioè che abbiano cessato il servizio attivo ma non sono ancora in pensione. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha deciso di approfittarne e ha ‘arruolato’ […]
lazio PoliticaC’è una legge che consente alle amministrazioni statali e territoriali di assumere a tempo determinato i militari ausiliari, quelli cioè che abbiano cessato il servizio attivo ma non sono ancora in pensione. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha deciso di approfittarne e ha ‘arruolato’ cinque generali con una delibera approvata dalla giunta comunale che consentirà nelle prossime settimane l’assunzione di cinque alti ufficiali, chiamati a guidare altrettanti Dipartimenti.
La delibera, scrive La Stampa, è stata approvata il 16 aprile scorso e prevede che il generale di brigata Giovanni Calcara diventi Direttore dei Servizi digitali; il generale di corpo d’armata Paolo Gerometta direttore delle Risorse umane e sicurezza dei vigili urbani; il generale di Divisione Giovanni Savarese direttore della Protezione Civile; il generale di brigata Giuseppe Morabito della Scuola di Formazione; il generale di Brigata Silvio Monti della Direzione tutela ambientale.
Per quanto riguarda Gerometta, andrà ad affiancare il comandante dei vigili Antonio Di Maggio.
La delibera, scrive il Fatto Quotidiano, era stata proposta dall’assessore al Personale, Antonio De Santis in base a un accordo sottoscritto dalla Raggi con il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta a fine gennaio. Oltre al trattamento di pensione che già percepiscono dalla Difesa, andranno a guadagnare un 25% in più, erogato dal Comune.
Non è la prima volta che il sindaco di Roma fa appello agi uomini in divisa per affrontare le emergenze della Capitale. In occasione degli incendi alla pineta di Ostia e ai roghi nei campi rom aveva ipotizzato l’intervento delle forze armate e lo stesso aveva fatto per la riparazione delle buche; contro la criminalità sul litorale e per vigilare sugli impianti di smaltimento rifiuti.
Certo non tutti sono contenti. Secondo il Pd, all’opposizione, “si tratta di un ripiego amministrativo che non valorizza il personale capitolino” e Cgil, Cisl e Uil domandano che fine abbiano fatto i concorsi. Laconica la risposta di De Santis: “probabilmente in preda a un’improvvisa amnesia, dimenticano che è già stata avviata la procedura di mobilità obbligatoria per i dirigenti. Si tratta di un iter obbligatorio che prelude proprio a un nuovo concorso, destinato quindi a venir pubblicato a breve”.
Come funziona l’impiego di militari nella Pubblica amministrazione
In caso di carenze di organico o necessità di una figura professionale altamente specializzata, una Pubblica Amministrazione può richiedere gratuitamente personale della Difesa in ausiliaria. Il sito ‘La posta del sindaco’ fa l’esempio di un comune che debba assumere un informatico o un ingegnere specializzato: può contattare la direzione del personale militare in linea diretta per richiedere se ci sono professionisti in ausiliaria corrispondenti al profilo ricercato, residenti nel comune stesso. Se sì, il comune potrà integrarlo come supporto all’amministrazione per un periodo di cinque anni e senza farlo gravare sulle casse locali, perché sarà il ministero della Difesa a occuparsi dello stipendio del dipendente, di fatto presente sul suo libro paga.
Questa possibilità presente da molto tempo è in realtà stata sfruttata pochissimo dalle PA e dagli enti locali e per questo la Trenta ha fatto pubblicare una lista dei militari in ausiliaria, di cui locali enti pubblici potrebbero fare richiesta. Tra militari in congedo in riserva e personale con un rapporto di impiego cessato in modo permanente, si è stimato un elenco di circa cinquemila nomi. La lista completa è stata pubblicato il 14 settembre 2018, nel Supplemento ordinario n 41 della Gazzetta Ufficiale n 214.
Sorgente: Il Campidoglio ha arruolato cinque generali per le emergenze di Roma
Firenze, 5 maggio 2019 – Dopo il lungo sabato che lo ha portato a San Giuliano Terme, Capannori, Montecatini, Prato, Scandicci e Figline Valdarno, il leader della Lega Matteo Salvini conclude a Firenze, al Galluzzo, il suo tour elettorale in Toscana.”Io sono abituato a non […]
PoliticaFirenze, 5 maggio 2019 – Dopo il lungo sabato che lo ha portato a San Giuliano Terme, Capannori, Montecatini, Prato, Scandicci e Figline Valdarno, il leader della Lega Matteo Salvini conclude a Firenze, al Galluzzo, il suo tour elettorale in Toscana.”Io sono abituato a non abbandonare mai gli uomini con cui si è fatto un pezzo di strada insieme, e questo vale a livello locale come a livello nazionale”, ha detto in un comizio in sostegno del candidato sindaco del centrodestra, Ubaldo Bocci.”Farò di tutto per approvare legge per la galera certa a chiunque spacci. Per me è semplice, ti becco con la droga in mano e ti metto in galera. Punto”, ha proseguito.”Qui oggi i protagonisti sono il sindaco e voi fiorentini, io metto a disposizione solo quello che la Lega fa dove governa, in tanti Comuni e in tante Regioni, ma dal 26 dovremo pensare anche a quello che Rossi ha disastrato in Toscana: penso alla sanità, agli ospedali chiusi, alle liste d’attesa. Servirà un nuovo governatore”, ha detto Salvini.Non sono mancate anche contestazioni: alcune decine di manifestanti hanno esposto uno striscione con scritto ‘Galluzzo antirazzista e antifascista’, intonando slogan e insulti contro il ministro dell’Interno. La situazione al momento è tranquilla e non si registrano tensioni.
Sorgente: Salvini a Firenze, “galera certa per chi spaccia”. Esposto striscione antirazzista
“Io sono abituato a non abbandonare mai gli uomini con cui si è fatto un pezzo di strada insieme, e questo vale a livello locale come a livello nazionale”. Così il leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini in un comizio elettorale a Firenze […]
Politica“Io sono abituato a non abbandonare mai gli uomini con cui si è fatto un pezzo di strada insieme, e questo vale a livello locale come a livello nazionale”. Così il leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini in un comizio elettorale a Firenze in sostegno del candidato sindaco del centrodestra Ubaldo Bocci riferendosi al sottosegretario Armando Siri di cui i 5 Stelle chiedono le dimissioni. Il vicepremier interviene su un argomento che sta infiammando da giorni il governo gialloverde. “Non ascolto gli insulti di chi dovrebbe essere mio alleato. Io vado avanti come un treno. Sarebbe meglio se gli amici dei 5 Stelle ci aiutassero a cambiare in meglio questo paese senza offendermi ogni giorno”, ha detto poi Salvini replicando anche alle polemiche sulla sicurezza “con i fatti. Ho ricevuto questa mattina i dati sul numero dei reati aggiornati: sono in calo di più del 10% rispetto all’anno scorso e questo non grazie al ministro ma agli uomini e alle donne delle forze dell’ordine. Questo fa il ministro orgogliosamente grazie a forze dell’ordine straordinarie. Questi sono i dati”. “Se il Pd dice che sono un cretino, un imbecille e per questo mi devo dimettere – ha aggiunto – vuol dire che allora io sto facendo bene”, ha poi aggiunto non senza snocciolare i numeri: “Totale delitti, variazione 2019 rispetto 2018 – elenca – meno 15%; omicidi volontari -12%; tentati omicidi -16%, lesioni dolose -21%, violenze sessuali -32% , rapine -38%; estorsioni -16%; usura -27%; furti -15%; ricettazione -29%”. “Sulla questione morale il MoVimento 5 Stelle non fa passi indietro e alla Lega chiediamo di non cambiare sempre discorso, ma di tirare fuori le palle su Siri e farlo dimettere. Lo sappiamo: ci vuole coraggio a fare quello che fa il MoVimento. Noi quando qualcuno sbaglia (o abbiamo anche il minimo dubbio che abbia sbagliato), gli chiediamo di mettersi in panchina. E così è stato fatto per Siri”. Così il M5S in un post sul blog delle Stelle. “Continuiamo a non comprendere tutto questo baccano da parte della Lega su Siri – esordisce sul blog il M5S – Troviamo sconvolgente che si arrivi a minacciare persino la caduta del governo per non mollare una poltrona di un loro sottosegretario indagato per corruzione in un’inchiesta dove c’è di mezzo anche la mafia. Il Paese ha ben altri problemi a cui pensare, noi abbiamo messo delle proposte sul tavolo: il salario minimo, il taglio degli stipendi dei parlamentari, una legge per togliere la sanità dalle mani dei partiti, la legge sul conflitto d’interessi. Risposte? Zero!”.”Non vogliamo polemiche – assicura il M5S – al contrario vogliamo continuare a lavorare per altri 4 anni, ma lasciateci dire che è fin troppo facile sparare false promesse ai cittadini se poi una forza politica non è in grado di assumersi le sue responsabilità davanti agli italiani. Perché, vedete, è comodo dire ‘aspettiamo la condanna’. Così parlava Berlusconi!”.”Anche Salvini dovrebbe mostrare più coraggio e maggiore coerenza visto che in occasione delle dimissioni della sottosegretaria ai Trasporti Simona Vicari (governo Renzi), perché indagata per concorso in corruzione, proprio lui diceva: ‘Le dimissioni del sottosegretario non mi soddisfano. Non basta chiedere scusa e dimettersi’. All’epoca a Salvini non bastavano nemmeno le dimissioni, mentre adesso trattiene Siri sulla poltrona”, accusa il M5S. “La Lega mostri di avere gli attributi non solo quando c’è da attaccare il MoVimento, come è stato fatto ieri con il ministro Trenta, ma mostri di averne anche per far dimettere un loro indagato per corruzione. Non si giri dall’altra parte, non minacci il governo, faccia la cosa giusta: dimostri un po’ di coraggio! La Lega lasci stare la poltrona e intervenga, dia un segnale. E risponda alle nostre proposte, a partire dal salario minimo. Il Paese non può più aspettare!”, conclude il M5S.
Sorgente: Sfogo Salvini su Siri
(Gianni Sartori) Chi era Aydin Mustafa Hamit? Un soldato, anzi un ufficiale dell’aviazione irachena. Ma il suo eroismo non si manifestò in maniera incancellabile sui campi di battaglia. Tutt’altro. Di origini turcomanne, il giovane aveva combattuto nella guerra tra l’Irak di Saddam Hussein (all’epoca alleato […]
collaborazioni Gianni Sartori(Gianni Sartori)
Chi era Aydin Mustafa Hamit? Un soldato, anzi un ufficiale dell’aviazione irachena. Ma il suo eroismo non si manifestò in maniera incancellabile sui campi di battaglia. Tutt’altro.
Di origini turcomanne, il giovane aveva combattuto nella guerra tra l’Irak di Saddam Hussein (all’epoca alleato degli USA) e l’Iran di Khomeiny.
Nel marzo del 1988 ricevette l’ordine (un ordine che partiva direttamente da Saddam) di bombardare con micidiali agenti chimici la città curda di Halabja.
Immediato il suo rifiuto di obbedire in quanto “laggiù ci sono donne e bambini”.
Ovviamente venne arrestato e – processato seduta stante per insubordinazione – condannato a morte.
Per impiccaggione, poi eseguita nel settembre 1988.
Un suo compagno di cella ha raccontato che al momento dell’ultimo saluto, Aydin si era chiesto: “Chissà se i curdi sapranno mai la ragione della mia esecuzione? Chissà se si ricorderanno di me un giorno?”.
E in effetti questa vicenda esemplare rischiava di rimanere oscurata nei meandri della Storia e delle sue innumerevoli tragedie.
Il merito – non certo indifferente – di averla raccolta dagli amici curdi e diffusa va ad Aldo Grassi.
Da parte mia concordo sul fatto che andrebbe universalmente conosciuta. E non solo dai curdi, ma almeno da tutti coloro che ancora “sentono sulla propria pelle ogni offesa fatta a chiunque in qualsiasi parte del mondo”.
Il suo coraggio è la dimostrazione che nessun uomo è destinato ad essere trasformato definitivamente in una marionetta, uno strumento del potere privo di coscienza propria. Nemmeno quando indossa la divisa. La prova – per quanto pagata a caro prezzo – che si può sempre dire “No!”.
Per questo oggi vorrei ricordarlo assieme ai curdi.
Con amore e rispetto.
Gianni Sartori
«Vorrei che a scuola tornassero i grembiuli perché un paese migliore si costruisce con ordine e disciplina». Salvini nei panni del ducetto lancia la campagna «Ventennio style». E a Forlì «requisisce» il palazzo comunale per arringare la folla dallo stesso balcone di Mussolini Politica Grembiule […]
Testate Nazionali«Vorrei che a scuola tornassero i grembiuli perché un paese migliore si costruisce con ordine e disciplina». Salvini nei panni del ducetto lancia la campagna «Ventennio style». E a Forlì «requisisce» il palazzo comunale per arringare la folla dallo stesso balcone di Mussolini
Politica Grembiule e stivaloni. La campagna nostalgica di Salvini
Massimo Franchi
Il leghista chiede il ritorno del «grembiulino» nelle scuole e invoca «ordine e disciplina». E fa un comizio dallo stesso balcone del duce
Salvini a Salerno per lanciare il rettore sovranista
Giovanna Ferrara
Tommasetti candidato della Lega, il campus di Fisciano campione di finanziamenti ministeriali è un modello di competizione sfrenata. Lunedì il tour in Campania del ministro, gli studenti preparano le contestazioni
Italia «Prima le persone». Napoli contro Salvini
Adriana Pollice
In più di 10 mila alla manifestazione antirazzista con Amnesty, Emergency e tanti altri. Un corteo unito idealmente anche ai manifestanti contro l’agguato di camorra
La «sicurezza mediatica» del ministro nella bufera
Adriana Pollice
Scontro politico dopo l’agguato di camorra in strada a Napoli. In gravi condizioni la bambina colpita da un proiettile
«No al razzismo». Brescia chiede diritti per tutti
Andrea Cegna
Politica Fratoianni: «Salvini è il ministro del disordine. Ma anche i 5s hanno fallito»
Daniela Preziosi
Il deputato: altro che grembiuli, se vuole dare più sicurezza ai bimbi si occupi delle scuole che crollano. Gentiloni consiglia Sanchez di allearsi con la destra? Incredibile. In Italia chi dice di voler costruire un’alternativa alle destre è inadeguato. Il Pd faccia una svolta, come il Psoe.
Vignetta
Elezioni, Di Maio punta sul salario minimo e il «miliardo» risparmiato dal «reddito» per le famiglie
Roberto Ciccarelli
Raffica di annunci anche sulla riduzione del cuneo fiscale e l’assicurazione europea contro la disoccupazione. Domani l’incontro con i sindacati sul salario minimo. Le norme sui rider dovrebbero confluire in questo provvedimento, ma si rischia l’iper-parcellizzazione. Il problema del “risparmi” sul cosiddetto “reddito di cittadinanza”: invece di reinvestirlo sulla misura, rendendola meno condizionata, si punta a provvedimenti a pioggia
Italia «Il tempo è scaduto», cambiamo Taranto». In migliaia contro l’Ilva
Serena Tarabini
Per il diritto alla salute e in difesa dell’ambiente moltissimi giovani
Editoriale La conversione ecologica è questione di partecipazione
Guido Viale
Greta sostiene spesso che i governi sanno benissimo che cosa si deve fare – glielo dicono gli scienziati – ma non lo fanno. Non è così; i politici ascoltano poco gli scienziati
Politica Con Rossanda, Castellina, Bompiani e Grassadonia. Candidate ma a quale Europa
redazione politica
Un confronto impegnativo sui movimenti delle donne e sull’Unione che le ha deluse
I detenuti: «Non chiudete Radio Radicale». Oggi in piazza a Roma
E. Ma.
Rissa tra Viminale e Difesa per un tweet sbagliato
red. pol.
La ministra Trenta (M5S) fa i complimenti alla Marina militare per aver protetto i pescherecci italiani dalla guardia costiera libica, attrezzata e addestrata dall’Italia. Poi smentisce tutto, si era basata su notizie di stampa. Salvini parte all’attacco: le Forze Armate meritano di meglio. I grillini rispondono: pensi a lavorare, ha passato il segno
LIBIA In Libia torna l’Isis e colpisce duro Haftar. Il caso dei jihadisti curati dall’Italia
Rachele Gonnelli
Ricoveri sospetti all’ospedale di Misurata, Bengasi invia la lista dei nomi. Oltre 400 intanto le vittime del conflitto. Nel Fezzan attacco al Battaglione 166, almeno 9 morti
GAZA Gaza, raid israeliano uccide bimba palestinese di un anno e sua madre
Michele Giorgio
I bombardamenti israeliani hanno fatto sette morti in 24 ore tra i palestinesi. I 150 razzi lanciati da Gaza hanno ferito due israeliani. Il cessate il fuoco ieri sera appariva lontano
Commenti Venezuela, l’ultima fregatura made in Usa
Alberto Negri
Campioni di un unilateralismo esasperato, senza storia e senza memoria, che riaccende il bloqueo contro Cuba, aumenta le sanzioni contro il Venezuela e spera con l’embargo petrolifero di strangolare l’Iran. Il tutto con l’obiettivo evidente di imporre, da fuori e da dentro, un cambio di regime in questi Paesi.
Internazionale Restare in piazza o sparire, Guaidó non ha scelta
Claudia Fanti
Nuova mobilitazione per fare pressione sui militari. E Bolton preme su Trump per un intervento militare
VENEZUELA Raúl Zibechi: «L’unica via d’uscita per il bolivarismo è un nuovo Caracazo»
Claudia Fanti
«Ci vuole un intervento popolare: non c’è soluzione dall’alto. Dal 2002, dal golpe contro Chávez, gli Usa cercano di mettere fine al processo chavista. Ci saranno altre azioni di destabilizzazione, forse preparate meglio di quest’ultima»
Internazionale Thailandia: incoronato Rama X, il monarca che si preannuncia ultrapolitico
Theo Guzman
Cultura Nella complessa modernità di categorie ambivalenti
Massimiliano Guareschi
Un percorso di letture intorno alla costellazione concettuale, storica e politica del sovranismo. Dall’acuto volume di Carlo Galli a quelli di William Mitchell, Thomas Fazi e Alessandro Somma
Visioni Il sogno infranto dell’Europa lungo un confine di montagna
Giovanna Branca
«La Grand Messe» vince la Genziana d’oro alla 67esima edizione del Trento Film Festival, che termina oggi. In programma anche «The Border Fence» di Nikolaus Geyrhalter, sul muro del Brennero
Una zona franca di giochi e musica per sperimentare «la società ideale»
Luca Pakarov
Incontro con gli OoopopoiooO, il duo composto da Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, che raccontano il loro nuovo album « Elettromagnetistmo e Libertà»
L’Ultima Crescent, territorio a rischio per la deviazione del torrente
Luca Martinelli
Il consulente della procura di Salerno: «Lavori irregolari, problemi di tipo idrogeologico». Dodici persone indagate per lo spostamento del Fusandola
Vignetta
Alias Domenica Vila-Matas, un amante dei paradossi
Francesca Borrelli
Intervista allo scrittore spagnolo, il cui ultimo romanzo è la storia di un fanatico della falsificazione che vuole riscrivere il libro del vicino per migliorarlo: «Mac e il suo contrattempo», da Feltrinelli
Maniaci incapaci di adattarsi a una forma data
Andrea Bajani
La perfezione è il nemico comune dei personaggi dell’autrice messicana, la cui poetica si riassume in una estetica della scomodità: «Petali», sei racconti da La Nuova Frontiera
Il primo caso bellico della neonata Italia
Francesco Benigno
Carmine Pinto ricostruisce la stagione dei male organizzati scontri per bande, sostenuti dal governo borbonico in esilio, con l’appoggio della Chiesa: «La guerra per il Mezzogiorno», Laterza
Arnoldo e Benito, un duello editoriale
Vincenzo Lavenia
Il debito di Alan Pauls nel suo glossario sentimentale
Emanuele Leonardi
«Trance», da Sur
Piretto, rileggere la storia sovietica attraverso la parola «byt»
Giorgio Fabre
Byt significa ‘essere’, ‘modo di vivere’. C’è il byt che spiega il suicidio del poeta Majakovskij, e quello «arte-vita» di Stalin: “Quando c’era l’Urss”, Cortina,di Gian Piero Piretto
Le insofferenze di Girolamo Genga
Massimo Romeri
Da Signorelli all’inquietudine sul crinale di Raffaello… Nel volume l’artista urbinate risulta in tutta la complessità di una stagione, quella tra Quattro e Cinquecento, compresa nella formula vasariana Maniera moderna
Il terrestre satori di Ettore Spalletti
Stefano Chiodi
In un edificio Belle Époque, sovrastato dai nuovi grattacieli che snaturano lo skyline monegasco, l’artista appare un marziano, distante anche dall’astazione «color field» cui di solito lo si lega
Il promemoria antropologico di Renata Boero
Luca Pietro Nicoletti
Alla metà degli anni sessanta l’artista, partendo dalla lezione del suo maestro Emilio Scanavino, faceva della «traccia» una singolare chiave espressiva, con rimandi femminili all’etnografico. I suoi teli vanno letti insieme ai graffiti camuni di Franca Ghitti e al cosmo alchemico di Gabriella Benedini
Doshi, urbanità indu e critica del Moderno
Maurizio Giufrè
L’allievo indiano di Le Corbusier ha iniettato nei principi geometrici e tettonici della tradizione moderna elementi di critica ‘ambientale’ tratti dal suo mondo di valori: in particolare nell’edilizia abitativa
Tre campioni della civiltà elettroacustica
Maria Manuela Leoni
Livio, Pier Giacomo, Achille: laureati al Politecnico di Milano, nel ’36 diedero vita allo Studio che per oltre 65 anni avrebbe sfornato idee e oggetti in stile moderno: una monografia da Corraini
Gardam, l’avvocato torna a morire a Hong Kong
Viola Papetti
La novantenne Jane Gardam, maestra della narrazione avvincente per «young and adults», scandaglia le pieghe dell’inglesità in questo “Figlio dell’Impero Britannico”, ora da Sellerio
Ma com’è friendly questo Aristotele!
Carlo Franco
Una antichista del King’s College ci testimonia in dieci lezioni «da caminetto» l’utilità pratica del pensiero dello Stagirita: la traduce Einaudi
Ipotesi su un padre prese da ricordi inventati
Francesca Lazzarato
Nata due anni prima del golpe, Nona Fernández, che sarà al Salone del libro di Torino, riconduce i cambiamenti del Cile all’oscurità della dittatura, travolgendo i confini tra i generi e mescolando i più nobili ai più kitsch: «Fuenzalida», edito da gran vía
ANSA) – ROMA, 5 MAG – Spunta un supertestimone nell’inchiesta sul sequestro e l’omicidio di Giulio Regeni, trovato morto al Cairo nel 2016. Uno dei funzionari della National security egiziana, il servizio segreto civile di Al Sisi, già sospettati del sequestro del giovane – come […]
Cronaca
ANSA) – ROMA, 5 MAG – Spunta un supertestimone nell’inchiesta sul sequestro e l’omicidio di Giulio Regeni, trovato morto al Cairo nel 2016. Uno dei funzionari della National security egiziana, il servizio segreto civile di Al Sisi, già sospettati del sequestro del giovane – come raccontano Il Corriere della Sera e La Repubblica – seduto al tavolo di un pranzo, avrebbe parlato del “ragazzo italiano”, dei pedinamenti, delle intercettazioni telefoniche, fino al sequestro di Giulio. L’uomo non si sarebbe accorto di essere ascoltato da un testimone occasionale che ha compreso ciò che veniva detto perchè conosce la lingua araba. Le dichiarazioni di quest’ultimo sono state acquisite nelle scorse settimane dal Pm Sergio Colaiocco. Durante la conversazione, l’ufficiale della security egiziana avrebbe confidato: “Regeni lo abbiamo sequestrato noi. Credevamo fosse una spia inglese, lo abbiamo preso e lo abbiamo picchiato. Il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone e il sostituto Colaiocco hanno inoltrato una nuova rogatoria al Cairo.
Sorgente: Regeni: testimone, ufficiale confessò – Ultima Ora – ANSA
04 maggio 2019La bambina di quattro anni ferita nel corso della sparatoria verificatasi a Napoli nel pomeriggio di ieri, ricoverata presso l’Ospedale Santobono, è stata operata nella notte. Attualmente la bambina, ricoverata presso il reparto di Terapia Intensiva, è in coma farmacologico indotto. Le sue […]
Cronaca04 maggio 2019La bambina di quattro anni ferita nel corso della sparatoria verificatasi a Napoli nel pomeriggio di ieri, ricoverata presso l’Ospedale Santobono, è stata operata nella notte. Attualmente la bambina, ricoverata presso il reparto di Terapia Intensiva, è in coma farmacologico indotto. Le sue condizioni cliniche appaiono estremamente gravi, si apprende dall’azienda ospedaliera. Il proiettile che l’aveva raggiunta è stato rimosso.Ieri tre persone, tra cui la bambina e sua nonna di 50, sono rimaste ferite a colpi d’arma da fuoco in piazza Nazionale. La terza vittima è un pregiudicato, il 32enne Salvatore Nucaro, presunto obiettivo dell’agguato, avvenuto nel cuore dell’affollato quartiere Vasto, a ridosso del centro antico.La valutazione dell’opportunità dell’intervento, si apprende dall’ospedale Santobono, è stata fatta dai chirurghi e dai rianimatori a seguito del monitoraggio dell’evoluzione delle condizioni cliniche. L’intervento ha permesso di asportare il proiettile che è apparso integro. Ospedale: decisive prossime oreSaranno decisive le prossime 24-48 ore. Lo ha detto all’Ansa il direttore dell’Ospedale pediatrico Santobono Annamaria Minicucci. “Sarà decisiva – ha aggiunto il medico – la tenuta dei polmoni, entrambi attraversati dal proiettile di grosso calibro che ha colpito la bambina”.La situazione della bimba “permane grave ma stabile”, ha poi comunicato l’ospedale in una nota delle 17.30. “Al momento le condizioni cliniche della minore N.S. di anni 4 permangono critiche ma stabili, la prognosi resta riservata. Il prossimo bollettino sarà inviato domattina entro le 11.00”.
Sorgente: Spari in strada a Napoli: bimba ferita è stata operata, le condizioni sono gravi – Rai News
Nuovo scontro tra il Viminale e il ministro, Elisabetta Trenta, a proposito del tweet rimosso dalla Difesa su un intervento di soccorso della Marina a pescherecci italiani presi di mira dai libici, poi smentito. Protesta il M5s, secondo il quale è stata “superata la linea […]
Politica
Nuovo scontro tra il Viminale e il ministro, Elisabetta Trenta, a proposito del tweet rimosso dalla Difesa su un intervento di soccorso della Marina a pescherecci italiani presi di mira dai libici, poi smentito. Protesta il M5s, secondo il quale è stata “superata la linea rossa, la Trenta non si tocca”. “Anziché chiedere alla ‘sua’ Marina Militare, il ministro Elisabetta Trenta si basa sulle agenzie di stampa e poi è costretta a rettificare. Non è informata e non approfondisce: preferisce polemizzare col ministro Matteo Salvini e criticare servitori dello Stato come il generale Riccò. Il ministro della Difesa faccia il ministro della Difesa. Le Forze Armate italiane meritano molto di più”: affermano fonti del Viminale a proposito del tweet rimosso dalla Difesa. “Non ci era mai capitato prima di vedere un ministero, l’istituzione, usata a fini elettorali. In questo caso per attaccare il ministro Trenta. Non c’è molto da commentare, basta avere uno spirito democratico per comprendere la gravità dell’episodio. Dispiace che il Viminale, il cui titolare è Matteo Salvini, piuttosto che occuparsi della sicurezza del Paese, pensi a un tweet. Dispiace per l’Italia”, sostengono fonti della Difesa.Attacca anche il M5s: “Non ci era mai capitato prima di vedere un ministero, l’istituzione, usata a fini elettorali. In questo caso per attaccare il ministro della Difesa Elisabetta Trenta. Oggi il ministero della Difesa, dunque l’istituzione, non il ministro Trenta, ha rettificato un tweet errato. Una sciocchezza nell’ordinario quotidiano. E cosa è accaduto? È accaduto che il Viminale ha attaccato senza alcun motivo la ministra”. Lo scrive il M5S sul blog delle Stelle in un post in cui avverte: “oggi si è superata la linea rossa, la Trenta non si tocca”. L’origine della vicenda – Quanto riportato da organi di stampa “circa un salvataggio della Marina di alcuni pescherecci nei pressi delle acque libiche è falso. Appresa la notizia abbiamo provveduto a rimuovere il tweet precedente”. E’ quanto scrive su Twitter il ministero della Difesa, smentendo la notizia secondo cui due pattugliatori della Marina militare sarebbero intervenuti in “soccorso” di nove pescherecci italiani che stavano pescando a ridosso delle acque territoriali libiche e che sarebbero stati presi di mira da alcune motovedette libiche con il possibile intento di sequestrarli. Su questo episodio il ministero della Difesa aveva scritto un tweet in cui si leggeva: “4 maggio Pescherecci italiani nel mirino delle motovedette libiche salvati dalla Marina Militare. Il ministro Elisabetta Trenta si complimenta: grazie al coraggio e alla professionalità si è evitato il peggio”. Questo tweet è stato rimosso dopo pochi minuti, poi ne è stato scritto un altro con la smentita.
Sorgente: Viminale attacca Trenta per un tweet. Alt M5s: “Ministro non si tocca” – News – ANSA.it
Roma, 4 mag. (askanews) – Il capo redattore della Tgr Emilia Romagna Antonio Farnè ha rimesso il mandato di Responsabile della Tgr Emilia Romagna, dopo le polemiche scoppiate a seguito del servizio sulla manifestazione di nostalgici a Predappio, andato in onda il 28 aprile neIl’edizione […]
informazione
Roma, 4 mag. (askanews) – Il capo redattore della Tgr Emilia Romagna Antonio Farnè ha rimesso il mandato di Responsabile della Tgr Emilia Romagna, dopo le polemiche scoppiate a seguito del servizio sulla manifestazione di nostalgici a Predappio, andato in onda il 28 aprile neIl’edizione delle 19.30. Il Direttore Alessandro Casarin, si legge in una nota Rai, ha accolto questa decisione e ha affidato l’Interim della Redazione Emilia Romagna a Ines Maggiolini, già capo redattore Tgr Lombardia, e che attualmente è Vice Direttrice Tgr con delega sulle redazioni Emilia Romagna e Sardegna oltre che responsabile delle Rubriche Tgr. Nei prossimi giorni l’Azienda avvierà le procedure per l’attivazione del Job Posting per individuare il nuovo Responsabile della Redazione Tgr Emilia Romagna. Antonio Farnè resta a disposizione del Direttore Alessandro Casarin per un nuovo incarico nell’ambito della Tgr.Cro/Ska MAZ
Sorgente: Dopo Predappio caporedattore Tgr Emilia Romagna si dimette
E’ un cittadino statunitense di origini coreane il 22enne fermato per l’omicidio di Norveo Fedeli, il commerciante di 74 anni ucciso ieri all’interno del suo negozio di abbigliamento nel centro di Viterbo. Il ventiduenne, che viveva in un bed&breakfast di Capodimonte, era arrivato in Italia […]
Cronaca
E’ un cittadino statunitense di origini coreane il 22enne fermato per l’omicidio di Norveo Fedeli, il commerciante di 74 anni ucciso ieri all’interno del suo negozio di abbigliamento nel centro di Viterbo. Il ventiduenne, che viveva in un bed&breakfast di Capodimonte, era arrivato in Italia circa due mesi fa regolarmente da un Paese dell’area Schengen. Nei suoi confronti i pm della procura di Viterbo contestano ora i reati di omicidio volontario e rapina. Secondo quanto ricostruito finora il fermato sarebbe stato altre due volte prima del giorno dell’omicidio nel negozio di Fedeli.
Il fermo del ventiduenne “è il frutto della sinergia tra le forze dell’ordine, carabinieri, polizia e guardia di finanza, che hanno collaborato insieme arrivando a questo risultato in tempi rapidi” ha detto il procuratore di Viterbo Paolo Auriemma in conferenza stampa. Le ultime vicende di cronaca “hanno creato preoccupazione e allarme nella collettività per la sicurezza pubblica che ci sembrano infondate. Queste indagini – ha sottolineato il procuratore – hanno portato a risultati rapidi”.
Lunedì a Viterbo sarà lutto cittadino. Lo ha proclamato il sindaco Giovanni Maria Arena con apposita ordinanza. “L’amministrazione comunale – si legge – raccogliendo la spontanea partecipazione e il sentire convinto della nostra comunità, intende manifestare il cordoglio della città di Viterbo per questa grave perdita che ha scioccato tutta la cittadinanza”. Bandiere a mezz’asta sugli edifici comunali e un minuto di silenzio alle 12 negli uffici comunali.
Sorgente: Commerciante ucciso a Viterbo, fermato cittadino Usa
GENOVA – Alta tensione questa mattina a Genova al doppio corteo antifascista e dell’ultradestra nei giardini di Brignole. Al termine della commemorazione di Ugo Venturini, militante missino ucciso nel 1970 in piazza Verdi durante un comizio di Giorgio Almirante, alcuni antagonisti che partecipavano alla contro […]
AntifascismoGENOVA – Alta tensione questa mattina a Genova al doppio corteo antifascista e dell’ultradestra nei giardini di Brignole. Al termine della commemorazione di Ugo Venturini, militante missino ucciso nel 1970 in piazza Verdi durante un comizio di Giorgio Almirante, alcuni antagonisti che partecipavano alla contro manifestazione di Genova Antifascista, sono riusciti a eludere i blocchi delle forze dell’ordine. Uno di loro ha rotto con una cinghiata il lunotto posteriore di un’auto di manifestanti dell’ultradestra che stava abbandonando la zona.Dopo qualche minuto di scontri con la Polizia, la situazione e’ tornata rapidamente alla normalita’. Strade del centro chiuse, grate e blindati delle forze dell’ordine ad accogliere questa mattina le due manifestazioni.Da una parte, quasi duecento militanti dell’ultradestra, tra cui il leader nazionale di Casapound, Gianluca Iannone, il consigliere comunale delegato alla Protezione civile, Sergio Gambino, e il politico Gianni Plinio. Dall’altra, poco meno di un migliaio di genovesi che hanno risposto all’appello di “Genova antifascista”. Tra di loro, un po’ piu’ nelle retrovie, anche esponenti della Cgil, dell’Anpi e politici di centrosinistra.Cori, fumogeni e qualche spostamento alla ricerca del contatto visivo con i manifestanti dell’ultradestra, che hanno risposto con qualche gestaccio e proseguito con inquadramento e commemorazione. La mattinata sembrava scorrere in tranquillita’, fino all’incontro ravvicinato.
Sorgente: VIDEO | Genova, tensioni tra ultradestra e antifascisti al ricordo di Ugo Venturini – DIRE.it
La tensione che si riaccende alla vigilia del ramadan, attacchi, paura e morti. Israele ha risposto alla pioggia di razzi partita da Gaza colpendo circa 30 obiettivi nella striscia di Gaza. Cinque i morti, secondo le autorità palestinesi. A Gaza è morta anche una bambina […]
conflitti
La tensione che si riaccende alla vigilia del ramadan, attacchi, paura e morti. Israele ha risposto alla pioggia di razzi partita da Gaza colpendo circa 30 obiettivi nella striscia di Gaza. Cinque i morti, secondo le autorità palestinesi. A Gaza è morta anche una bambina di 14 mesi in un attacco israeliano a Beit Lahia nel nord della Striscia.Al Fatah, il partito del presidente Abu Mazen, condanna, testualmente, “Un attacco contro civili innocenti incoraggiato dal silenzio internazionale”.La minaccia dei jihadistiMa quello che più preoccupa è la minaccia dei jihadisti: “Se Israele non ferma gli attacchi colpiremo la centrale atomica di Dimona, l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv ed i porti di Ashdod e di Haifa”, hanno detto. Secondo la radio militare i voli da e per l’aeroporto Ben Gurion sono già stati deviati verso una rotta settentrionale che sorvola la città di Natanya.Sull’altra linea del fronte, in Israele, a Kiryat Gat, nel Neghev settentrionale, una donna è rimasta gravemente ferita da un razzo e una coppia si è salvata all’ultimo minuto, ad Ashkelon, scappando nel bunker appena hanno suonato le sirene, la loro casa è andata distrutta.L’escalation di violenza arriva a ridosso della festa dell’Indipendenza d’Israele, che è il 9 maggio, e segue il ferimento di due soldati israeliani vicino al confine con Gaza, avvenuto questo venerdì.
Sorgente: La Jihad minaccia Israele: “colpiremo l’aeroporto di Tel Aviv” | Euronews