Le notizie di martedì 1 ottobre sul conflitto tra Israele e Hamas e sulla minaccia di guerra con Hezbollah, in Libano, e con Teheran, in diretta. Blinken: «Necessaria de-esclation delle tensioni»
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- È il 360° giorno di guerra: secondo Hamas il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza sale a 41.638 e si contano 96.460 feriti.
- Usa: «Operazioni mirate delle truppe di Israele in Libano». Spari di tank e artiglieria nel sud del Paese. L’esercito libanese si ritira a più di cinque chilometri dal confine
- Il presidente Usa Joe Biden: «La tregua è necessaria adesso»
- Chi vince e chi perde in Medio Oriente? Una lezione di 50 anni fa
| 01 OttobreForte boato a Tel Aviv
Un forte boato è stato sentito a Tel Aviv. Lo ha constatato l’ANSA sul posto.
| 01 OttobreIran: «Difenderemo Hezbollah anche dopo Nasrallah»
«Come abbiamo sostenuto Hezbollah durante l’epoca di Sayyed Hassan Nasrallah lo difenderemo ancora». Lo ha affermato il segretario della Sicurezza nazionale dell’Iran, Ali Akbar Ahmadian, dopo avere visitato l’ufficio di Hezbollah a Teheran. «Hezbollah inizierà una nuova esperienza dopo questo incidente», ha detto Ahmadian in riferimento all’uccisione del leader del gruppo Nasrallah da parte di Israele. «La resistenza è coinvolta in una guerra, una singola azione non ha significato», ha detto il segretario della Sicurezza nazionale rispondendo ad una domanda riguardo a contromisure contro gli attacchi di Israele.
| 01 OttobreHamas rivendica attacchi a esercito israeliano a Gaza
Le Brigate Qassam hanno rivendicato attacchi all’esercito israeliano nella Striscia di Gaza centrale e meridionale. L’ala armata di Hamas ha specificato che i suoi combattenti hanno preso di mira un carro armato Merkava e due bulldozer militari D9 con razzi al-Yassin 105 nella zona di al-Fukhari, a est della città di Khan Younis, nella striscia di Gaza meridionale. Il gruppo ha inoltre riferito di aver attaccato le forze israeliane nel corridoio Netzarim, nella parte centrale di Gaza, con razzi Rajum e pesanti colpi di mortaio. Il corridoio Netzarim è stato costruito per dividere la parte settentrionale di Gaza da quella meridionale nei primi giorni dell’offensiva israeliana nell’enclave.
| 01 OttobreFonti Usa: «Attacco Teheran sarebbe simile a quello di aprile»
L’Idf ha precisato che le sue difese sono pronte per rispondere a un eventuale attacco dell’Iran che sarebbe simile a quello dello scorso aprile, come hanno anticipato gli Stati Uniti. Furono lanciati allora 300 droni e missili, quasi tutti abbattuti da Israele, Stati Uniti e loro alleati arabi. Un portavoce dell’Idf citato dal Times of Israel ha spiegato che per il momento non sono stati individuati lanci. Un eventuale attacco «avrebbe conseguenze», ha avvertito.
| 01 OttobreMedia libanesi: «8 morti in raid aereo israeliano nella regione di Baalbek»
Un raid aereo israeliano ha colpito la zona di Brital, nella regione di Baalbek, in Libano, con un bilancio di otto morti. Lo riporta il giornale libanese L’Orient Le Jour mentre proseguono le operazioni israeliane contro obiettivi di Hezbollah in Libano.
| 01 OttobreHezbollah: «Presa di mira base aerea vicino Tel Aviv»
Hezbollah afferma di aver preso di mira una base aerea israeliana vicino a Tel Aviv.
| 01 OttobreNetanyahu: «Siamo in campagna contro asse male iraniano»
«Siamo nel pieno di una campagna contro l’asse del male iraniano. Dobbiamo rimanere uniti». Lo ha dichiarato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un messaggio rilanciato dai media israeliani.
| 01 OttobreNetanyahu a israeliani: «Sono in arrivo giorni di grandi sfide»
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu mette in guardia dai «giorni di grandi sfide» che attendono il Paese. «Quello che vi chiedo sono due cose», dice Netanyahu. «Uno, di obbedire rigorosamente alle direttive dell’Home Front Command. Salva delle vite. E secondo, restare uniti. Restiamo fermi insieme nei giorni difficili che ci attendono. Insieme resisteremo, insieme combatteremo e insieme vinceremo».
| 01 OttobreNuovo raid forze israeliane a Beirut
La capitale libanese Beirut di nuovo nel mirino delle forze israeliane (Idf). A confermarlo via X sono le stesse Idf che per il momento non forniscono alcun dettaglio sul raid aereo «mirato» dopo giorni di operazioni contro obiettivi di Hezbollah.
| 01 OttobreAvvertimento Usa, gravi conseguenze se Iran attacca Israele
Ci saranno «gravi conseguenze» per l’Iran se compierà l’attacco che sta preparando contro Israele. È l’avvertimento lanciato da un funzionario dell’amministrazione Usa coperto dall’anonimato, che ha riferito che Teheran sta preparando un attacco «imminente» contro Israele con lancio di missili balistici. Il funzionario ha detto che gli Stati Uniti stanno sostenendo attivamente i preparativi difensivi israeliani. La notizia giunge dopo che oggi l’esercito israeliano ha avvertito la popolazione di evacuare una ventina di comunità libanesi di confine, ore dopo aver annunciato quelle che ha definito limitate operazioni di terra contro Hezbollah.
| 01 OttobreFunzionario Usa: «L’Iran si prepara a lanciare un attacco missilistico contro Israele»
| 01 OttobreEx viceministro bulgaro: «Hezbollah potrebbe colpire in Europa»
«L’organizzazione Hezbollah è stata dissanguata dopo l’operazione militare di Israele, ma non ha ancora perso del tutto la sua vitalità. Ciò che è più pericoloso per noi europei è che possa scoppiare di seguito una guerriglia urbana nel nostro continente». Lo ha dichiarato Milen Keremedciev, ex vice ministro degli Esteri della Bulgaria, in un’intervista al canale televisivo Btv. «Non dimentichiamo che il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ucciso nell’operazione israeliana, aveva dato il nulla osta all’attentato del 18 luglio 2012 all’aeroporto di Burgas», rinomata località balneare bulgara sul Mar Nero, dove una bomba in un autobus carico di turisti israeliani causò sette morti e oltre trenta feriti. «Questo tipo di vendetta per l’assassinio di Hassan Nasrallah è molto probabile e facilmente realizzabile», ha aggiunto Keremedciev. A suo dire «cellule di Hezbollah in Europa potrebbero essere attivate contro aziende e missioni israeliane».
| 01 OttobreIdf: «3mila terroristi Hezbollah stavano per attaccare dopo 7/10»
Circa 2.400 terroristi di Radwan e altri 500 terroristi della Jihad islamica palestinese, addestrati da Radwan, erano in attesa nei villaggi del Libano meridionale per attaccare Israele nei giorni successivi all’attacco di Hamas del 7 ottobre. Lo rende noto l’Idf in una conferenza stampa in cui spiegano che già 70 mini incursioni sono state effettuate dalle forze speciali israeliane in Libano per un totale di mille siti di Hezbollah in Libano. Lo riporta il Times of Israel.
| 01 OttobreErdogan: «Netanyahu verrà fermato come è successo con Hitler»
«Come Hitler è stato fermato in passato lo stesso accadrà a (Benjamin) Netanyahu», il premier israeliano. Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante un discorso in occasione della riapertura del Parlamento dopo la pausa estiva, trasmesso dalla tv di Stato Trt. «Gaza è diventata un campo di sterminio dove sono state uccise decine di migliaia di persone. È un imbarazzo per l’umanità e addirittura ci sono alcuni Paesi che continuano a sostenere Israele mentre quelli che stanno in silenzio sono complici. Qualunque cosa faccia Israele, prima o poi sarà fermato», ha aggiunto il leader turco, citando anche i recenti raid israeliani in Libano.
| 01 OttobreLondra sollecita «un cessate il fuoco immediato»
In Libano serve «un cessate il fuoco immediato e una soluzione diplomatica dei problemi, nessuno vuole vedere una escalation regionale». Lo ha detto oggi a Sky il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, alle luce delle «incursioni» belliche annunciate dell’esercito israeliano e ai preludi d’invasione. Lammy ha peraltro evocato «una situazione volatile e in peggioramento», rinnovando l’appello ai cittadini britannici ancora presenti a lasciare il Libano e a farlo «con urgenza» approfittando dei charter indicati dal governo. «Se chiuderanno gli aeroporti, il governo non potrà garantire un’evacuazione rapida», ha avvertito.
| 01 OttobreIdf: «Restrizioni di sicurezza ai civili a Tel Aviv»
Il Comando del fronte interno dell’Idf ha imposto nuove restrizioni ai civili nel nord e nel centro di Israele, tra cui Tel Aviv, Gerusalemme, la regione di Sharon, l’area del Carmelo, Wadi Ara e la Cisgiordania settentrionale, dopo che questa mattina Hezbollah ha lanciato razzi verso il centro del Paese e in vista delle imminenti festività del Capodanno ebraico.
| 01 OttobreMosca chiede a Israele di ritirarsi «immediatamente dal Libano»
La Russia chiede a Israele di «ritirare immediatamente le truppe dal Libano» di «mettere fine alle ostilità» e di lavorare alla soluzione del conflitto in Medio Oriente. Lo rende noto il ministero degli Esteri di Mosca, citato dalla Tass. «Esprimiamo solidarietà alla leadership e al popolo del Libano, che hanno subito un’aggressione armata», si legge nel comunicato della diplomazia russa.
| 01 OttobreHouthi: «Pieno sostegno a Hezbollah, espanderemo le operazioni»
«Resteremo al fianco di Hezbollah con tutta la forza e con tutto ciò che possiamo ed espanderemo le nostre operazioni, a Dio piacendo». Lo afferma all’Adnkronos il vice capo dell’Autorità per i media degli Ansar Allah (Houthi) e presidente del consiglio di amministrazione dell’agenzia di stampa Saba, Nasr al-Din Amer, commentando l’inizio delle operazioni di terra delle Idf nel sud del Libano. «Gli Houthi hanno le capacità militari per mettere Israele in difficoltà», aggiunge Amer, che senza spiegare esplicitamente i piani dei ribelli che controllano ampie zone dello Yemen tra cui la capitale Sana’a, chiarisce che «abbiamo molte opzioni per sostenere i nostri fratelli in Libano». E questi piani, sottolinea riferendosi ai raid condotti domenica da Israele sul porto yemenita di Hodeidah, «non saranno influenzati dalle incursioni del nemico sionista, né da quelle americane e britanniche».
| 01 OttobreIl videoracconto di Marta Serafini
A Sidone i funerali delle vittime dei giorni scorsi, mentre Israele ha inziato le operazioni di terra: il videoracconto
| 01 OttobreIdf: «Dal Libano lanciati 30 razzi contro Israele»
Nelle ultime ore sono stati lanciati una trentina di razzi dal Libano contro il nord di Israele. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane, secondo cui non ci sono notizie di feriti o di danni gravi. Una quindicina di razzi sono stati sparati contro l’Alta Galilea e altrettanti contro la Galilea occidentale, finendo in aree aperte. Le Idf, dal canto loro, hanno condotto raid aerei contro numerosi edifici usati da Hezbollah per custodire armi e lanciarazzi in Libano.
| 01 OttobreAttacco fa esplodere la strada di collegamento nel sud del Libano
Il canale libanese al Mamar, legato a Hezbollah, ha riferito di un attacco aereo che ha fatto saltare in aria il tratto di strada tra al Saki e Kaohkaba, nel sud del Libano.
| 01 OttobreIl vicepremier spagnolo chiede sanzioni in risposta al «regime» di Netanyahu
Rispondere «con le massime sanzioni» alle azioni di Israele nei territori palestinesi e in Libano, dove «ci sono molte vite in gioco»: è quanto invocato su X dalla vicepremier seconda spagnola, Yolanda Diaz, come reazione della «comunità internazionale» rispetto al «genocidio» che si starebbe commettendo a Gaza e «all’invasione terrestre» avviata dall’esercito israeliano nel Paese vicino. «La violazione del diritto internazionale è il modo di stare al mondo del regime di Netanyahu», ha aggiunto nel suo messaggio Diaz, che nel governo iberico rappresenta la coalizione di sinistra Sumar. A queste ultime parole ha risposto il ministro degli Esteri José Manuel Albares, interpellato a riguardo da una cronista. «La politica estera della Spagna è fissata dal ministro degli Esteri insieme al primo ministro», ha ricordato, aggiungendo che «tutto il governo è unito sugli stessi obiettivi, ovvero ottenere la pace in Medio Oriente, l’applicazione della soluzione dei due Stati per portare pace e stabilità a tutti i Paesi mediorientali, il rispetto del diritto umanitario». Albares non ha commentato nello specifico l’ipotesi di sanzioni a Israele avanzata da Diaz, pur riconoscendo che la situazione nella zona «è di estrema gravità» e assicurando di «non essere disposto» a rassegnarsi «alla guerra come strumento ineluttabile per rapportarsi tra popoli in Medio Oriente».
| 01 OttobreAl Arabiya: «Le forze israeliane sono entrate in Libano per 500 metri»
«Cinquecento metri» in terra libanese. Questa, secondo la tv satellitare al-Arabiya, la “profondità” raggiunta dalle forze israeliane (Idf) che hanno avviato nella notte un’operazione contro Hezbollah. In precedenza, una fonte della sicurezza libanese ha riferito ad Asharq Al-Awsat che «le forze israeliane non sono ancora entrate nel territorio libanese, nonostante l’annuncio delle Idf di essere impegnato in aspri combattimenti nel sud del Libano».
| 01 OttobreCisgiordania: «Feriti quattro militari israeliani e uccisi due palestinesi armati»
Quattro militari israeliani sono rimasti feriti durante gli scontri avvenuti con uomini armati nel campo profughi di Balata, vicino a Nablus, nel nord della Cisgiordania. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf) sul loro sito internet. L’operazione è iniziata domenica, 29 settembre. I militari hanno ucciso due palestinesi, tra cui Abed Shaheen, accusato di aver pianificato e compiuto attacchi contro le truppe israeliane con miliziani di una cellula da lui creata.
| 01 OttobreUe: «Preoccupa l’escalation, sostegno alle autorità del Libano»
«L’Unione europea continua a essere preoccupata per l’escalation» in Medio Oriente «e le nostre priorità sono sforzi diplomatici sostenuti, richieste di cessate il fuoco, piena attuazione delle risoluzioni dell’Onu e sostegno alle istituzioni statali del Libano, comprese le forze armate libanesi». Lo ha detto un portavoce della Commissione europea ribadendo la posizione espressa dall’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, al termine del Consiglio informali Esteri di ieri. «I ministri» dei Ventisette «hanno concordato sulla necessità di continuare a collaborare con i libanesi, con gli israeliani e con i partner internazionali per impedire che questa crisi degeneri ulteriormente», ha aggiunto il portavoce, chiedendo inoltre protezione e sostegno per la missione di pace Unifil in Libano.
| 01 OttobreHezbollah: «Falso che soldati d’Israele entrati in Libano
Hezbollah nega che forze israeliane siano entrate in territorio libanese. Si tratta di affermazioni «false», ha detto alla tv satellitare al-Jazeera il responsabile del gruppo sciita libanese per i media, Mohammad Afif.
| 01 OttobreHezbollah: «Noi pronti a scontro diretto con le truppe d’Israele»
| 01 OttobreUnifil: «Idf ha annunciato incursioni, viola risoluzione Onu»
La forza di pace delle Nazioni Unite afferma che l’Idf ha notificato la sua intenzione di intraprendere incursioni di terra limitate in Libano. In un comunicato l’Unifil afferma che, nonostante gli sviluppi in Libano, le forze di pace rimangono in posizione. «Qualsiasi attraversamento del Libano è una violazione della sovranità e dell’integrità territoriale libanese e una violazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite», afferma.
| 01 OttobreOperazione in Libano, ira Tel Aviv per «fuga di notizie Usa»
All’indomani dell’inizio delle operazioni di terra in Libano, il governo israeliano fatica a nascondere l’irritazione con l’alleato americano per una «fuga di notizie» che – secondo lo Stato ebraico – avrebbe potuto mettere in «pericolo» la vita dei propri soldati. Un vero e proprio cortocircuito a livello mediatico, quello tra Tel Aviv e Washington, che non aiuta certo alla distensione dei rapporti. A manifestare chiaramente l’ira israeliana sono state le dichiarazioni di un funzionario di alto livello israeliano che all’emittente pubblica Kan ha puntato il dito contro gli Usa per aver fatto trapelare i piani dell’operazione. «Questo è stato fatto nonostante gli Usa sostengano l’operazione – ha affermato il funzionario – Ma a noi è chiaro che gli Usa sono preoccupati, e quindi hanno reso pubblica l’operazione per cercare di limitarla». A scatenare la rabbia di Israele è stata l’uscita del portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, mentre in Israele si rincorrevano dichiarazioni ambigue di politici che esprimevano sostegno alle Idf per l’operazione in Libano, ma nel silenzio dei vertici politici e militari, che non ne avevano ufficializzato l’inizio. Il governo israeliano ha informato gli Stati Uniti su «alcune operazioni», anche di terra, in Libano. «Al momento ci hanno detto che si tratta di operazioni limitate alle infrastrutture di Hezbollah vicino al confine, ma siamo in continuo dialogo con loro», ha scandito Miller.
| 01 OttobreIsraele ordina a libanesi di evacuare a 60 km da confine
L’ordine di evacuazione, pubblicato sul social X da Avichay Adraee, portavoce arabo dell’esercito israeliano, si rivolge a circa 20 comunità nel sud del Libano e ordina alle persone di evacuare a nord del fiume Awali, a circa 60 chilometri dal confine con Israele. Si tratta di una distanza maggiore rispetto al fiume Litani, che segna il confine settentrionale di una zona cuscinetto dichiarata dalle Nazioni Unite dopo la guerra del 2006. Il fiume Litani dista 30 chilometri dal confine.
| 01 OttobreMeloni a primo ministro Libano, impegno per cessate fuoco
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il primo ministro del Libano, Najib Mikati. «Nel rinnovare la vicinanza dell’Italia al Libano e al popolo libanese e nel ricordare i primi aiuti immediati alla popolazione civile stanziati ieri dal governo», la premier, spiega una nota di Palazzo Chigi, «ha ribadito l’impegno italiano per un cessate il fuoco e una soluzione diplomatica al conflitto che permetta agli sfollati di tornare alle proprie case. L’Italia, anche quale presidenza di turno del G7, continuerà a lavorare per una de-escalation a livello regionale. Meloni ha infine ricordato «il ruolo cruciale dei militari italiani presenti nel sud del Libano all’interno della missione UNIFIL, sottolineando l’importanza della loro sicurezza».
| 01 OttobrePremier libanese: «Chiediamo con urgenza più aiuti per sfollati»
«Chiediamo con urgenza più aiuti per intensificare i nostri sforzi e fornire sostegno ai civili sfollati». Lo ha detto il premier libanese Najib Miqati, come riporta la Bbc. Miqati ha ribadito che nel Paese dei Cedri sono «circa un milione gli sfollati» da quando sono iniziati, il mese scorso, i raid aerei israeliani contro Hezbollah. Il premier è intervenuto durante una riunione con rappresentanti delle organizzazioni delle Nazioni Unite e ambasciatori dei Paesi donatori incentrata sulla crisi degli sfollati. E, riporta l’agenzia Nna, ha parlato della «guerra devastante scatenata da Israele».
| 01 OttobreIsraele ordina evacuazione in oltre 20 aree nel sud Libano
L’esercito israeliano ha ordinato ai residenti di evacuare oltre 20 aree nel sud del Libano.
| 01 OttobreHezbollah rivendica lancio razzi contro sede Mossad vicino a Tel Aviv
Hezbollah ha rivendicato di aver lanciato razzi contro la base Glilot, sede del quartier generale del Mossad e di un’unità dell’intelligence israeliana a Herzliya vicino a Tel Aviv nel centro di Israele. Secondo il Times of Israel, nell’attacco sono rimaste lievemente ferite due persone e stanno ricevendo cure mediche.
| 01 OttobreHezbollah: «Presa di mira base intelligence Idf vicino Tel Aviv»
Hezbollah ha rivendicato il lancio di razzi verso il centro di Israele, affermando di aver lanciato i missili Fadi-4 contro la base di Glilot, vicino a Herzliya, poco distante da Tel Aviv. La base è la sede dell’Unità 8200 delle Forze di difesa israeliane (Idf) e del quartier generale del Mossad. Lo riporta il Times of Israel. Nell’attacco due persone sono rimaste lievemente ferite, tra cui un uomo di 54 anni. Dei 3 o 4 razzi lanciati da Hezbollah, alcuni sono stati intercettati mentre uno è caduto sulla Route 6, nei pressi di Kafr Qasim. La Route 6 è stata bloccata in entrambe le direzioni nei pressi dello svincolo di Horeshim nella zona di Sharon.
| 01 OttobreUnifil: «Qualsiasi incursione in Libano è violazione sovranità Paese»
«Qualsiasi incursione in Libano viola la sovranità e l’integrità territoriale libanese e viola la risoluzione 1701». Lo scrive in una nota Unifil, precisando che «nonostante questo pericoloso sviluppo – ovvero l’inizio delle operazioni di terra delle Idf nel Paese dei cedri – le forze di peacekeeping rimangono in posizione». «Abbiamo piani di emergenza pronti da attivare se assolutamente necessario», ha precisato l’Unifil, che esorta le parti a «fare un passo indietro» ed evitare un’escalation che «porterà solo più violenza e più spargimento di sangue». «I civili devono essere protetti, le infrastrutture civili non devono essere prese di mira e il diritto internazionale deve essere rispettato», ha concluso la missione Onu, esortando le parti a rispettare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e la 1701 «come unica soluzione praticabile per riportare la stabilità in questa regione».
| 01 OttobreHezbollah: «Lanciati missili su base vicino Tel Aviv»
Hezbollah ha rivendicato il lancio di razzi sul centro di Israele, sostenendo di aver sparato missili Fadi-4 sulla base di Glilot, vicino a Herzliya, a nord di Tel Aviv, sede dell’Unità 8200 e del quartier generale del Mossad. Due persone sono rimaste moderatamente ferite nell’attacco e stanno ricevendo cure mediche.
| 01 OttobreHezbollah: «Presa di mira sede Mossad in memoria di Nasrallah»
Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato missili Fadi-4 contro il quartier generale del Mossad e sede dell’unità speciale 8200 di Glilot, vicino a Herzliya, «in memoria di Nasrallah».
| 01 OttobreRazzo di Hezbollah colpisce Route 6 nel centro d’Israele
La Route 6 è stata chiusa in entrambe le direzioni nei pressi dello svincolo di Horeshim nella zona di Sharon, nel centro di Israele, dopo che un razzo lanciato dal Libano ha colpito la strada. Lo riferisce la polizia. Il servizio di ambulanze Magen David ha reso noto che due persone che si trovavano in strada, un autista di autobus e un altro automobilista, sono stati colpiti dalle schegge del razzo nei pressi di Kafr Qasim.
| 01 OttobreIl Cremlino condanna attacchi israeliani a «Stati sovrani»
Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito alle incursioni di terra israeliane in Libano e il bombardamento su Damasco. «Osserviamo che la geografia delle ostilità si sta espandendo, tutto ciò porta ad un’ulteriore destabilizzazione nella regione e ad un aumento della tensione distruttiva per l’intera regione e per l’area adiacente in questa regione», ha aggiunto il portavoce, citato dall’agenzia Interfax.
| 01 OttobreFonti Israele: nessuno scontro diretto finora con Hezbollah
Un funzionario della sicurezza israeliano ha affermato che non ci sono stati scontri diretti con Hezbollah all’interno del Libano, contraddicendo le precedenti affermazioni dell’Idf di «pesanti combattimenti» in corso. Lo riporta il Guardian. I raid delle truppe israeliane nel Libano meridionale, iniziati durante la notte, sono stati «limitati» e hanno interessato solo una breve distanza oltre confine, ha detto il funzionario della sicurezza israeliano, aggiungendo che un’operazione più ampia che abbia come obiettivo la capitale libanese Beirut, colpita da ripetuti attacchi aerei negli ultimi giorni, «non è sul tavolo».
| 01 OttobreGaza, Oxfam: «Mai così tante vittime tra donne e bambini negli ultimi vent’anni»
L’esercito israeliano in un solo anno ha ucciso almeno 6.000 donne e 11.000 bambini. È il dato più alto rispetto a qualsiasi altro conflitto della storia recente. Oltre 25 mila bambini hanno perso un genitore o sono rimasti orfani, in moltissimi hanno perso un arto. In media ogni 3 ore i bombardamenti colpiscono un’infrastruttura civile, tra cui scuole, ospedali e punti di distribuzione degli aiuti. Le vittime indirette del conflitto potrebbero essere oltre 180 mila. Appello urgente per un immediato cessate il fuoco e la fine delle atrocità.
| 01 OttobreDieci missili balistici lanciati dal Libano verso Tel Aviv
Sono 10 i missili balistici lanciati poco fa dal Libano sulla città di Tel Aviv. Lo riferiscono i media israeliani. Alcuni dei razzi sono stati intercettati e almeno uno ha colpito la Route 6 vicino a Kafr Qasim. Un uomo di 54 anni è stato ferito moderatamente da schegge nell’attacco e viene portato al Beilinson Hospital, afferma il servizio ambulanze Magen David Adom. La polizia israeliana ha chiuso la Route 6.
| 01 OttobreMikati e Onu, appello per 400 mln per crisi umanitaria
Il primo ministro libanese Najib Mikati e l’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite hanno dichiarato di aver lanciato un appello per oltre 400 milioni di dollari per affrontare la crisi umanitaria durante l’offensiva israeliana in Libano. «Il primo ministro Mikati e il coordinatore umanitario per il Libano Imran Riza hanno lanciato oggi un appello lampo da 426 milioni di dollari per mobilitare risorse urgenti per i civili colpiti dall’escalation del conflitto e dalla conseguente crisi umanitaria in Libano», ha affermato l’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite (Ocha).
| 01 OttobreUnifil: israeliani sono entrati ma sono tornati indietro
I militari israeliani hanno condotto incursioni limitate in Libano, a ridosso della linea blu, e sono tornati indietro: lo ha detto all’ANSA Andrea Tenenti, a conferma che per ora non ci sono combattimenti in corso sul territorio libanese.
| 01 OttobreSirene a Tel Aviv e nel centro di Israele
Le sirene d’allarme sono scattate a Tel Aviv e nel centro di Israele a seguito del lancio di razzi dal Libano. Lo riferiscono i media locali, precisando che alcuni razzi sono stati intercettati. Secondo il servizio di emergenza del Paese, al momento non ci sono segnalazioni di vittime.
| 01 OttobreDal Libano lancio missile balistico su centro Israele
La tv panarabo-saudita al Arabiya ha riferito che un missile balistico è stato lanciato poco fa da Hezbollah sul centro di Israele.
| 01 OttobreLibano: militari israeliani non hanno varcato la linea blu
Una fonte libanese della sicurezza, citata dalla tv di Beirut LBC, ha affermato che finora non si è registrata da parte dell’esercito israeliano nessuna violazione della linea di demarcazione tra i due paesi. Dal lato libanese, fonti locali confermano che finora i militari israeliani non sono entrati in territorio libanese ma continuano a martellare con artiglieria e raid aerei le località libanesi nel settore centrale e orientale della linea blu.
| 01 OttobreWafa: «19 morti in raid israeliano a Gaza City»
L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito che 19 civili sono stati uccisi dagli attacchi aerei israeliani sulla ex scuola Shejaiya dell’Unrwa, che ospitava sfollati vicino a Gaza City. Wafa afferma che tra le vittime ci sono donne e bambini. In precedenza, l’Idf aveva rilasciato una dichiarazione in cui affermava di aver preso di mira un centro di comando e controllo di Hamas presso la scuola, già bombardato in precedenza.
| 01 OttobreMikati: «Libano vive una delle fasi più pericolose della sua storia»
Il Libano sta attraversando «una delle fasi più pericolose» della sua storia. Lo ha dichiarato il primo ministro libanese Najib Mikati a poche ore dall’inizio dell’operazione di terra israeliana nel sud del Libano, durante una riunione con agenzie dell’Onu e ambasciatori dei Paesi donatori.
| 01 OttobreTra gli sfollati di Beirut che dormono in strada: «Come faremo se stanotte piove?»
(di Marta Serafini, inviata a Beirut) «Dormiremo ancora in strada questa notte, abbiamo chiesto aiuto ma sia le scuole che le moschee sono piene ormai». Aysha è rassegnata. Sua nipote Fatima mangia una merendina che le ha lasciato un passante.
Corniche di Beirut. Il lungomare dello struscio e delle coppiette, una delle strade più chic del Medio Oriente è diventato l’ultimo luogo sicuro di chi è dovuto scappare da Sud. Aysha e Fatima stanno sedute su un materassino di gomma troppo sottile per riparare dall’umido e dal dolore. Hassan, il maschio di famiglia, 6 anni, prova a fare il duro. «Ci penso io a loro, le proteggo io», dice scattando in piedi. Lo guarda con tenerezza nonna Aysha che, malata di reumatismi, dice, stanotte dormirà ancora per strada. «Ho paura si metta a piovere questa notte, come faremo».
Leggi qui l’articolo completo | 01 OttobreAppello premier libanese all’Onu: servono aiuti per gli sfollati
Il primo ministro libanese Najib Mikati ha chiesto alle Nazioni Unite di fornire aiuti d’emergenza agli sfollati dopo l’avvio delle operazioni di terra da parte di Israele in Libano.
| 01 OttobreHouthi: attaccate con droni postazioni militari a Tel Aviv
Il movimento Houthi dello Yemen ha preso di mira le postazioni militari israeliane a Tel Aviv e Eilat con dei droni:lo ha dichiarato il portavoce militare del gruppo, Yahya Saree, in un discorso televisivo, come riporta la stampa internazionale.
| 01 OttobreMedia: esodo di migliaia di persone al confine con la Siria
Continua la fuga verso la Siria in proporzioni dopo l’avvio delle incursioni terrestri di Israele che Sky News definisce da «esodo straordinario». Secondo l’emittente in migliaia cercano di passare il confine con la Siria. Molte persone trasportano i propri averi e viaggiano a piedi. La fuga avviene nonostante in particolare gli uomini corrano il rischio di essere arruolati nell’esercito siriano o di essere giudicati come disertori.
| 01 Ottobre«Attaccato l’ufficio della tv di Hezbollah nel sud di Beirut»
«Durante la notte l’Aeronautica israeliana ha attaccato gli uffici del canale tv al Sarat, affiliato a Hezbollah, nel sud di Beirut», ha riferito il media libanese al Mayadeen, a suo volta legato al gruppo sciita.
| 01 OttobreHezbollah: «Presi di mira soldati Idf nel nord di Israele»
Hezbollah ha affermato questa mattina di aver preso di mira due volte i soldati dell’esercito israeliano (Idf) a Metula, nel nord di Israele, dopo l’annuncio dell’Idf la notte scorsa dell’inizio di «operazioni di terra limitate» nel sud del Libano. Il movimento filo-iraniano ha reso noto di aver sparato colpi di artiglieria e razzi contro «truppe nemiche» a Metula, al confine con il Libano.
| 01 OttobreIdf: «Intensi scontri nel sud del Libano, Hezbollah usa i civili come scudi umani»
«Intensi scontri sono in corso a sud del fiume Litani nel Libano meridionale» tra le truppe israeliane e i miliziani di Hezbollah. Lo ha reso noto il portavoce in lingua araba delle Idf, Avichay Adraee, avvertendo i civili libanesi di stare lontani dalla zona. Secondo Adraee «Hezbollah sta usando i civili come scudi umani».
| 01 OttobreIdf: colpito centro comando di Hamas in ex scuola Unrwa a Gaza
L’esercito israeliano (Idf) ha reso noto di aver colpito la notte scorsa con un «attacco mirato» terroristi di Hamas in un centro di comando e controllo nell’area di Gaza City, nel nord della Striscia di Gaza. Il centro, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram, si trovava all’interno di un complesso che in precedenza fungeva da scuola dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) – la `Shejaiya´ – ed era utilizzato dai terroristi per pianificare ed eseguire attacchi terroristici contro le truppe dell’Idf e lo Stato di Israele.
| 01 OttobreIdf: «Pioggia di razzi dal Libano, alcuni intercettati»
Prosegue senza sosta il lancio di razzi dal Libano verso Israele. L’esercito ha reso noto che in seguito ad un allarme aereo scattato alle 7:36 nella zona di Metula (nord), sono stati identificati circa 5 razzi provenienti dal Libano, alcuni dei quali sono stati intercettati e altri sono caduti nella zona. Dopo un allarme alle 7:46 nell’area di Avivim (nord), inoltre, sono stati individuati diversi razzi provenienti dal Libano che sono caduti in aree aperte. Infine, dopo un allarme alle 8:01 sempre a Metula, sono stati identificati diversi razzi provenienti dal Libano, alcuni dei quali sono stati intercettati.
| 01 OttobreLe immagini delle esplosioni al confine tra Libano e Israele
Lanci di razzi ed esplosioni sono stati visti al confine tra Israele e Libano nella notte tra lunedì e martedì mattina.
Esplosioni nella notte al confine tra Libano e Israele
| 01 OttobreSoldati israeliani in Libano: è partita l’offensiva di terra. Crosetto: «Militari italiani nei bunker»
(di Davide Frattini, corrispondente da Gerusalemme) La Luna è calante, ne resta un piccolo spicchio sopra Israele e sopra il Libano. È lo stesso cielo, è lo stesso buio. I soldati della fanteria convergono verso la Linea Blu disegnata dalle Nazioni Unite, non è mai stato un confine, non è mai stata una frontiera di pace. Questi spostamenti spingono fonti americane a pronosticare «un’incursione di terra imminente». Ridotta è anche la formula votata dal governo israeliano nella notte per dare il via libera. Le forze speciali stanno già operando dall’altra parte, e secondo le tv arabe si sarebbero mossi anche i primi carri armati. Il presidente Joe Biden risponde di fretta ai giornalisti: «Sono più informato di quanto voi pensiate». E aggiunge: «Vorrei che si fermassero. Ci vuole un cessate il fuoco ora».
Leggi qui l’articolo | 01 OttobreIdf: «Operazioni nel sud del Libano guidate da 98ma Divisione»
La 98ma Divisione dell’esercito israeliano (Idf) ha iniziato le «operazioni mirate, limitate e localizzate nel Libano meridionale… dopo aver operato per molti mesi nella Striscia di Gaza»: lo rende noto l’Idf su Telegram. «Nelle ultime settimane, i soldati della 98ma Divisione, inclusi i soldati dei Paracadutisti, del Commando e della 7ma Brigata, si sono preparati per operazioni mirate, limitate e localizzate nel Libano meridionale, che sono iniziate ieri sera (lunedì) – si legge in un comunicato -. In queste settimane sono stati approvati i piani e i soldati si sono addestrati nell’arena settentrionale».
| 01 OttobreIdf: «Colpiti siti di produzione di armi Hezbollah a Beirut»
L’esercito israeliano (Idf) ha colpito ieri «siti di produzione di armi e infrastrutture appartenenti a Hezbollah» nel quartiere di Dahieh, a Beirut: lo rende noto l’Idf su Telegram. «Ieri (lunedì), sotto la direzione dell’intelligence dell’Idf, l’Iaf (l’Aeronautica, ndr) ha condotto attacchi precisi contro diversi impianti di produzione di armi e altre infrastrutture terroristiche di Hezbollah nell’area di Dahieh, a Beirut. Prima dell’attacco, sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili, tra cui l’emissione di avvisi ai civili nell’area, l’uso di munizioni precise e la sorveglianza aerea».
| 01 OttobreCosa sappiamo finora sul conflitto in Medio Oriente e cosa sta succedendo in Libano
(di Marta Serafini, inviata Beirut) Israele ha lanciato un’operazione di terra nel Libano meridionale contro Hezbollah. I funzionari israeliani hanno detto che non ci sarà «nessuna occupazione a lungo termine» del Libano, ma hanno rifiutato di fornire una time line.
L’offensiva di terra arriva dopo ore di incursioni israeliane e fuoco di artiglieria attraverso il confine.
Almeno 95 persone sono state uccise negli attacchi israeliani di ieri sul Libano, aggiungendo un bilancio delle vittime di oltre 1.000 da lunedì scorso. Un milione di persone in Libano sono state sfollate dai combattimenti, ha detto il primo ministro.
• Ritiro dell’esercito libanese: l’esercito libanese ha evacuato i posti di osservazione al confine meridionale con Israele e si è trasferito nelle caserme in preparazione dell’offensiva di terra. Sempre l’esercito libanese ha da parte sua indicato di «riposizionare le sue truppe» nel Libano meridionale dopo le minacce israeliane di incursione, a «5 km» dal confine, secondo una fonte di sicurezza citata da Reuters.
– Dopo aver lanciato un ordine di evacuazione da tre diversi quartieri, l’esercito israeliano ha condotto almeno otto attacchi nella periferia sud di Beirut. Il bilancio di questi bombardamenti, alcuni dei quali sono stati ascoltati a Beirut e nella regione, non è noto.
– Lunedì sera, l’esercito israeliano ha dichiarato tre zone di confine del Libano «zone militari chiuse», ovvero le regioni di Metula, Misgav Am e Kfar Giladi, indicando che era «severamente vietato entrare in queste zone».
– Poco dopo, il portavoce del segretario generale dell’Onu, Stéphane Dujarric, gli ha annunciato che «gli oltre 10.000 caschi blu della missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) non possono più pattugliare a causa dell’intensità dei combattimenti». Il portavoce di Unifil Andrea Tenenti spiega al Corriere «Siamo sempre nelle nostre posizioni e grandi sforzi da parte nostra e comunità internazionale per abbassare le tensioni. Per ora rimaniamo dislocati nelle nostre posizioni».
• La Casa Bianca ha detto che vede l’operazione di terra di Israele come in linea con il diritto del Paese di difendersi dalle minacce dei gruppi terroristici, ma ha avvertito del rischio di «mission creep». L’escalation di Israele nella sua guerra con Hezbollah sfida la pressione degli Stati Uniti, un fornitore chiave delle sue armi. Bombe da 2.000 libbre fornite dagli Stati Uniti sono state probabilmente utilizzate nell’attacco israeliano che ha ucciso il leader di Hezbollah venerdì. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ancora una volta chiesto un cessate il fuoco.
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