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Le notizie di giovedì 12 settembre sul conflitto tra Israele e Hamas e sulla minaccia di guerra con Hezbollah e Teheran, in diretta.

  • È il 341° giorno di guerra: secondo Hamas il bilancio delle vittime nella Striscia sale a 41.084 e si contano 94.825 feriti
  • Protezione civile: 14 morti in attacco scuola 
  • Guterres: quello che sta accadendo a Gaza è inaccettabile
  • Wp: dubbi sulla ricostruzione di Israele sulla morte dell’attivista 
 |  12 Settembre

Gaza: otto morti in diverse zone della Striscia da questa mattina

Almeno otto palestinesi sono stati uccisi da questa mattina all’alba da attacchi delle Forze di difesa di Israele (Idf) che hanno colpito diverse zone della Striscia di Gaza. Lo ha riferito l’agenzia di stampa palestinese «Wafa», secondo cui tre persone sono morte a Rafah, nel sud dell’exclave, in seguito ai bombardamenti israeliani sulla zona di Khirbet al Adas, a nord della città. Altre tre persone sono state uccise a Jabaliya, nel nord della Striscia, mentre altri due palestinesi sono morti nel quartiere Al Zaytoun di Gaza City.

 |  12 Settembre

Hamas, nessuna nuova condizione per l’accordo di cessate il fuoco

Il movimento islamista palestinese Hamas non ha avanzato richieste aggiuntive alla proposta di accordo con Israele per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo si apprende da una dichiarazione del gruppo, diffusa dopo l’incontro di una sua delegazione con il primo ministro del Qatar Mohamed bin Abdel Rahman Al Thani e con il capo dei servizi segreti generali egiziani Abbas Kamel. Guidata da Khalil al Hayya, la delegazione ha confermato che il movimento continua ad agire con «positività e flessibilità per raggiungere un accordo di cessate il fuoco, in base al quale l’esercito di occupazione israeliano si ritiri dall’intero territorio della Striscia di Gaza, in un modo che realizzi gli interessi del nostro popolo e apra la strada a un accordo per lo scambio di ostaggi, al soccorso del nostro popolo, al ritorno degli sfollati e alla ricostruzione». La dichiarazione di Hamas sottolinea la «volontà del movimento di attuare immediatamente un accordo di cessate il fuoco sulla base di quanto dichiarato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden il 31 maggio e dalla risoluzione 2735 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, e sulla base di quanto concordato in precedenza, in particolare con gli accordi del 2 luglio, senza porre nuove richieste e rifiutando qualsiasi nuova condizione su questo accordo da parte di qualsiasi soggetto». Infine, Hamas rifiuta qualsiasi ingerenza nella Striscia di Gaza una volta terminata la guerra, sottolineando che la gestione del territorio e’ un «affare interno palestinese».

 |  12 Settembre

Emirati e Oms effettuano evacuazione di 97 palestinesi feriti o malati

Circa 97 persone ferite o malate, tra cui pazienti oncologici, sono state evacuate dalla Striscia di Gaza grazie a un’iniziativa degli Emirati Arabi Uniti in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della Sanità. Lo ha riferito l’emittente emiratina «Sky News Arabia», precisando che sono stati evacuati anche 155 familiari dei pazienti. Almeno 142 sul totale delle persone evacuate sono minori. «L’evacuazione, la seconda dall’aeroporto di Ramon, rientra nell’ambito degli sforzi degli Emirati Arabi Uniti per fornire assistenza sanitaria avanzata ai palestinesi feriti», ha dichiarato Reem al Hashimy, ministro di Stato degli Emirati Arabi Uniti per la Cooperazione internazionale.

 |  12 Settembre

Cisgiordania, 9 palestinesi uccisi da Israele in 30 ore

Con le ultime tre vittime di un attacco aereo con un drone israeliano a est della città di Tulkarem, in Cisgiordania sale a nove il bilancio dei palestinesi uccisi in Cisgiordania nelle ultime 30 ore. Oggi, per il terzo giorno consecutivo, le truppe israeliane assediano sia Tulkarem che il suo omonimo campo profughi, entrambi centri della resistenza armata palestinese nel nord della Cisgiordania. Fonti locali riferiscono della presenza di soldati e aerei da ricognizione che volavano a bassa quota. «Unità di fanteria vengono schierate nelle strade e nei vicoli dei quartieri del campo, i cecchini sono schierati negli edifici più alti e numerose case sono state trasformate in caserme militari dopo che i loro residenti sono stati sfrattati con la forza», ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Da ieri sera, inoltre, almeno tre palestinesi sono stati arrestati, mentre altri tre sono rimasti uccisi nell’attacco di un drone israeliano contro un veicolo a Haj Masoud, a est di Tulkarem; almeno due di loro erano miliziani. A Tubas, da parte sua, la nuova incursione militare israeliana continua oggi per il secondo giorno consecutivo, con l’accesso a tutti gli ingressi bloccati e cecchini e soldati schierati nei suoi quartieri, secondo fonti locali. A mezzanotte, le forze israeliane hanno preso d’assalto il campo di Faraa, a sud di Tubas, dove il palestinese Sufyan Jawad Abdul Jawad, 46 anni, è stato ucciso da colpi di arma da fuoco israeliani. Ieri mattina altri cinque giovani sono rimasti uccisi nel bombardamento di un drone israeliano nei pressi della moschea Al-Tawhid nella città di Tubas. Secondo l’esercito israeliano, l’attacco era diretto contro «miliziani armati». Da ieri, inoltre, le forze di occupazione hanno effettuato irruzioni nelle case e arrestato almeno nove cittadini, secondo Wafa. La Cisgiordania occupata sta vivendo la sua più grande spirale di violenza dai tempi della Seconda Intifada(2000-2005). Finora, nel 2024, almeno 360 persone sono state uccise dal fuoco israeliano, la maggior parte dei quali miliziani o aggressori ma anche civili, tra cui circa 60 minorenni, secondo un conteggio dell’agenzia Efe.

 |  12 Settembre

Wafa: altri 3 morti in raid Israele, totale sale a 8

L’agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che tre persone sono state uccise da un attacco israeliano nell’area di Khirbat al-Adas a Rafah. Il nuovo dato porta il numero totale di persone uccise a Gaza questa mattina ad almeno otto, dopo i precedenti attacchi a Jabalia e Gaza City. Nella parte centrale di Gaza, le forze israeliane hanno anche colpito edifici residenziali nei campi di Bureij e Nuseirat, secondo Wafa.

 |  12 Settembre

«Al Arabiya»: due morti in presunto attacco forze Israele

Un attacco di droni attribuito alle Forze di difesa di Israele (Idf) ha ucciso due persone che si trovavano sulla strada tra Quneitra e Damasco in Siria. Lo ha riferito l’emittente panaraba di proprietà saudita «Al Arabiya» senza specificare ulteriori dettagli.

 |  12 Settembre

Cisgiordania: arrestato sospettato tentato attacco con autobomba

In un’operazione congiunta tra le forze speciali israeliane e lo Shin Bet, la scorsa notte è stato arrestato un ricercato palestinese coinvolto nell’esplosione di un’autobomba vicino a Hebron il 13 agosto. Il sospetto, che era rimasto ferito nel tentativo di attentato, è stato catturato mentre era ricoverato in un ospedale a Halhul, vicino a Hebron, in Cisgiordania. Ora si trova in custodia per ulteriori indagini da parte dello Shin Bet. Lo riportano i media israeliani

 |  12 Settembre

Portaerei Usa Theodore Roosevelt lascia la regione

Gli Stati Uniti hanno deciso il rientro della portaerei USS Theodore Roosevelt dal Medio Oriente, secondo funzionari statunitensi citati dal Washington Post. La portaerei è stata di stanza insieme alla USS Abraham Lincoln per diverse settimane. Le due portaerei sono state dispiegate nella regione dopo l’uccisione da parte di Israele del comandante di alto rango di Hezbollah Fuad Shukr e l’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, che Hezbollah e l’Iran hanno giurato di vendicare. I funzionari hanno aggiunto che anche un cacciatorpediniere del gruppo d’attacco della USS Theodore Roosevelt ha lasciato la regione, mentre la USS Abraham Lincoln rimane in Medio Oriente.

 |  12 Settembre

Attacco alla scuola Al-Jouni: i morti sono 14, decine di feriti

Sono 14 i morti nell’attacco israeliano contro la scuola Al-Jouni, nel campo profugo di Nousserat, nella Striscia di Gaza. Lo riferisce la locale Protezione civile. Decine i feriti, fra cui diversi in gravissime condizioni. Fra le vittime anche donne e bambini, oltre a 6 operatori Onu. La scuola era utilizzata come rifugio dagli sfollati che gravitano nella zona del campo profughi allestito dopo l’invasione israeliana a Gaza.

 |  12 Settembre

Washington Post: dubbi sulla ricostruzione israeliana della morte dell’attivista Usa

I racconti dei testimoni e nuovi video sollevano dubbi sulla ricostruzione di
Israele in merito all’uccisione dell’attivista americana Aysenut Eygi in
Cisgiordania. Lo riporta il Washington Post che ha condotto un’indagine in base alla quale Eygi è stata colpita da un colpo di arma da fuoco più di
mezz’ora dopo l’apice degli scontri a Beita, e circa 20 minuti dopo che i
manifestanti si erano spostati dalla strada principale. Un adolescente
palestinese, che secondo alcuni testimoni era a meno di 20 metri da Eygi,
è rimasto ferito dal fuoco israeliano.

 |  12 Settembre

Guterres e la morte di 6 operatori Onu a Gaza: «È inaccettabile»

Il Segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha deplorato la morte di sei
membri del personale delle Nazioni Unite in un attacco israeliano contro una scuola a Gaza, denunciando «drammatiche violazioni del diritto umanitario internazionale». «Una scuola utilizzata come rifugio per 12.000 persone è stata nuovamente presa di mira da attacchi aerei israeliani. Sei dei nostri colleghi dell’Unrwa sono tra i morti», ha dichiarato su X. «Quello che sta accadendo a Gaza è totalmente inaccettabile», ha sottolineato Guterres,
dichiarando che «queste drammatiche violazioni del diritto umanitario
internazionale devono cessare immediatamente».

 |  12 Settembre

Hamas: «Pronti al cessate il fuoco immediato senza nuove condizioni»

Hamas è disponibile ad attuare un cessate il fuoco “immediato” con Israele a Gaza sulla base di una precedente proposta statunitense senza nuove condizioni da parte di nessuna delle parti. Lo riporta Al Jazeera citando un comunicato di Hamas al termine dell’incontro tra la delegazione negoziale di Hamas, guidata dall`alto funzionario Khalil al-Hayya, e il primo ministro del Qatar Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al Thani e il capo
dell`intelligence egiziana Abbas Kamel a Doha.

La precedente proposta avanzata dal presidente americano Joe Biden
a giugno prevedeva un cessate il fuoco in tre fasi
in cambio del rilascio dei
prigionieri israeliani. Finora i colloqui non sono riusciti a raggiungere un
accordo per porre fine alla guerra durata 11 mesi.
Il direttore della CIA William Burns, il capo negoziatore americano
su Gaza, ha detto sabato che una proposta di cessate il fuoco più dettagliata
sarà avanzata nei prossimi giorni.

 |  11 Settembre

Gallant rivela il monito di un comandante di Hamas a Sinwar: «Il popolo non è più con noi»

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha diffuso una lettera di un alto funzionario di Hamas, Rafa Salama, ucciso in luglio dall’ Idf, indirizzata ai fratelli Yahya Sinwar e Muhammad Sinwar, da cui emergerebbe una grave crisi dell’organizzazione islamica. La lettera, secondo la tv israeliana, risalirebbe allo scorso maggio. Nel documento, tradotto e pubblicato dall’ufficio del ministro della Difesa e mostrato in foto dallo stesso ministro, Salama sottolinea «le gravi perdite subite da Hamas: la capacità missilistica è stata ridotta del 90-95%, il 60% delle armi personali è stato distrutto e il 65-70% degli armamenti anti-carro sono stati persi. Inoltre, il 50% dei combattenti è stato ucciso o ferito». Salama aggiunge che «i restanti combattenti sono fisicamente e mentalmente esauriti e la popolazione non li sopporta più». «I leader non avrebbero potuto salvarlo», ha dichiarato Gallant riferendosi a Salama. «Anche i capi di Hamas saranno presto colpiti», ha aggiunto il ministro.

12 settembre, 01:43 – Aggiornata il 12 settembre, 09:25

Sorgente: Israele – Hamas, le notizie di oggi in diretta | Hamas: «Pronti al cessate il fuoco senza nuove condizioni» | Corriere.it

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