Per l’Idf in zona si nascondeva un centro di comando di Hamas e parla di missili di precisione. L’organizzazione palestinese smentisce e parla almeno 19 morti e decine di feriti nell’area di Al-Mawasi: “Israele dice menzogne per giustificare questi orribili crimini”. L’accampamento di tende preso di mira si trova nell’area di Al-Mawasi, designata come zona umanitaria e affollata di palestinesi sfollati.
A cura di Antonio Palma
L’esercito israeliano ha lanciato un nuovo bombardamento nelle scorse ore nella zona umanitaria di Khan Younis, nel sud di Gaza, dove le autorità locali riferiscono di almeno 19 persone morte e altre decine ferite. L’Idf ha confermato che nella notte le forze aeree israeliane hanno preso di mira la zona meridionale della Striscia di Gaza, sostenendo di aver colpito un centro di comando di Hamas. L’organizzazione palestinese però ha negato che nell’accampamento bombardato da Israele a Khan Yunis ci fossero propri combattenti.
Le forze aeree hanno “colpito importanti terroristi di Hamas che operavano all’interno di un centro di comando e controllo incorporato nell’area Umanitaria di Khan Yunis” ha reso noto l’esercito israeliano sui social, aggiungendo che dall’area colpita, una zona umanitaria designata proprio da Israele, venivano ordinati piani e azioni di attacco contro le truppe di Tel Aviv. Tra gli obiettivi indicati anche Samer Ismail Khader Abu-Daka, capo delle forze aeree dell’organizzazione terroristica.
“Prima dell’attacco, sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili” aggiungono dall’Idf, parlando di munizioni di precisione e informazioni di intelligence dello Shin Bet, ma per le autorità sanitarie di Gaza l’attacco ha causato ameno 19 morti, rivedendo al ribasso il bilancio iniziale che parlava di decine di vittime. I medici hanno affermato che l’accampamento di tende preso di mira si trova nell’area di Al-Mawasi, designata come zona umanitaria e affollata di palestinesi sfollati fuggiti da altre zone dell’enclave.
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Un funzionario della Difesa civile di Gaza ha riferito alla Afp che oltre alle persone morte, altre 60 sono rimaste ferite dopo che almeno quattro missili hanno colpito la zona, incendiando diverse tende. “I nostri soccorritori sono ancora al lavoro per recuperare 15 dispersi a seguito dell’attacco alle tende degli sfollati di Khan Yunis” ha detto all’Afp un funzionario della protezione civile palestinese.
Secondo l’Idf “le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza continuano ad abusare sistematicamente delle infrastrutture civili e umanitarie, compresa l’Area umanitaria designata, per svolgere attività terroristiche contro lo Stato di Israele e le truppe dell’Idf”. “Le accuse degli occupanti sulla presenza di combattenti della resistenza nell’area sono una palese menzogna” ha replicato invece Hamas, aggiungendo: “Questa è una chiara bugia che mira a giustificare questi orribili crimini”
Nella notte intanto le forze aeree israeliane, hanno colpito anche strutture militari di Hezbollah nelle aree di Ayta ash Shab, Khiam e Naqoura, nel Libano meridionale. Lo rende noto sempre l’Idf, riferendo anche di colpi di mortaio nell’area di Naqoura. Le Forze di difesa israeliane hanno confermato l’uccisione di un comandante della forza d’élite Radwan di Hezbollah. Si trtta di Muhammad Qassem al-Shaer. Per l’Idf la sua uccisione “è un altro colpo alla capacità dell’organizzazione terroristica Hezbollah di avanzare e portare a termine attacchi dal Libano meridionale contro il fronte interno israeliano”.
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