Cristiana Rosaria Barsony-Arcidiacono, fantasma di spia italo-anglo-israeliana con forte supporto tecnico ungherese. Lei, sulla sua pagina LinkedIn, con tanto di bella foto, si descrive come «consulente strategica e sviluppatrice d’impresa». Dopo aver rilasciato un commento alla Nbc che per prima l’ha raggiunta, ‘puff’, in una fumettistica nuvola di fumo, la misteriosa ma bella donna riprodotta dalla foto, scompare.
Trama Mossad e finta italiana con sponda ungherese
Occorre partire dal maggio 2022 per capire qualcosa in più della sofisticata operazione effettuata dal Mossad per colpire Hezbollah. Allora, Hassan Nasrallah, capo del gruppo libanese, aveva ordinato ai sui miliziani di abbandonare gli smartphone tecnologici per passare ai cercapersone per evitare che Israele potesse intercettare le loro comunicazioni. Ma lo spionaggio israeliano da tempo ascoltava. Ed avrebbero creato dal nulla e sotto falsa identità, una società ungherese che avrebbe venduto i ‘cercapersona’ bomba ai nemici. ‘BAC Consulting Kft.’, società a responsabilità limitata intestata alla nostra Cristiana Rosaria Barsony-Arcidiacono, da cui siamo partiti
Cristiana Rosaria Barsony-Arcidiacono
Miss Barsony-Arcidiacono, ammesso che questo sia il suo vero nome, sarebbe nata nel 1985. Una bella 39enne, siciliana, originaria di Santa Venerina, in povincia di Catania, laureatasi in Fisica nell’Ateneo etneo e poi andata all’estero. Avrebbe conseguito un dottorato di ricerca in fisica delle particelle all’Università di Londra. Avrebbe anche lavorato con istituzioni britanniche, come The School of Oriental and African Studies (SOAS). Creativi non da poco coloro che hanno creato il personaggio, salvo il ‘buco’ che rimane sul coinvolgimento nel settore delle telecomunicazioni. Una ‘fisica delle particelle’ che vende cercapersone? Perché un esperto di quel campo dovrebbe mai fondare un’azienda come la BAC, la domanda facile ma fatta oggi.
La versione di Taiwan
Hsu Ching-Kuang, il fondatore della Gold Apollo, ha negato che i cercapersone bomba siano stati fabbricati a Taiwan, dichiarando al Guardian che li ha costruiti una sussidiaria europea, la già citata ‘Bac Consulting ungherese’, che aveva acquisito il diritto di usare la loro marca. “I prodotti non erano nostri. Avevano soltanto il nostro brand stampato sopra”. Le fonti di intelligence citate dal New York Times affermano senza ombra di dubbio che la Bac Consulting di Budapest era stata creata appositamente dal Mossad. La signora Barsony-Arcidiacono, sarebbe dunque e platealmente una agente dello spionaggio israeliano. Che non avrebbe avuto bisogno di manomettere i cercapersone nella fabbrica ungherese. Con altre mani esperte che avrebbe inserito l’esplosivo durante la fabbricazione degli apparecchi destinati a Hezbollah.
Cercapersone 2022
I primi cercapersone acquistati dal gruppo fondamentalista con l’esplosivo nascosto nella batteria sarebbero cominciati ad arrivare in Libano già nell’estate 2022, scrive il quotidiano di New York. Nel corso di questa estate, le forniture destinate a Hezbollah sono aumentate, fino a diventare circa 4 mila. Per gli estremisti libanesi erano un mezzo finalmente sicuro di comunicare: il capo di Hezbollah trasmetteva ordini ai militanti solo così. Per il Mossad ‘i pulsanti’, armi da far esplodere quando necessario. Un segnale acustico di dieci secondi con migliaia di membri del movimento a prendere in mano il cercapersone, per vederselo esplodere fra le mani.bQualcosa di simile è accaduto il giorno dopo con i walkie-talkie, l’altro mezzo a bassa tecnologia usato da Hezbollah per comunicare.
Gold Apollo, modello AR924
Dal poco che si sa o che ci fanno volutamente sapere, la nostra Cristiana Rosaria Arcidiacono –spia planetaria-, aveva stipulato un accordo a lungo termine con una ditta di Taiwan che consentiva alla sua azienda di progettare, produrre e vendere cercapersone (modello AR924) con il marchio Gold Apollo in mercati specifici. Ma dopo quanto accaduto in Libano, la signora ha cancellato la sua presenza online e chiuso gli uffici della società, alimentando ulteriormente sospetti e speculazioni. Fin che è esistita, Cristiana Rosaria con la Nbc News, ha negato che i dispositivi esplosi in Medio Oriente provenissero dalla BAC: «Sono soltanto l’intermediaria» (non ho costruito io le bombe). E da quel momento in poi, Arcidiacono si volatilizza.
Copertura da Budapest a San Francisco
La casa di Criatiana Rosaria, elencata nei registri aziendali come un grattacielo dell’era comunista nel nord di Budapest, è enigmatica come la donna stessa. I vicini, intervistati dal Financial Times, hanno affermato di non averla mai vista negli ultimi anni. L’immagine della donna appare sul sito web di ‘Eden Global Impact’, un’azienda con sede nel Mission District di San Francisco. Qui Arcidiacono pare cambi profilo e storia personale, e da scienziata di scuola londinese, si presenta -per il minimo necessario-, come «esperta in programmi umanitari e sociali, con competenze nel settore non-profit». E la sua azienda con licenza taiwanese, e inesistente base produttiva ungherese diventa ecologica, specializzata in generatori di energia solare, sistemi di depurazione dell’acqua e “telefoni satellitari fuori rete”.
Cristiana Rosaria Arcidiacono in Mossad
Da romanzo giallo, spionistico senza neppure dover ricorrere a Fleming. Con oggi, a gioco scoperto, che scopriamo difficile spiegare perché o come un esperto di fisica delle particelle con una vasta esperienza nel cambiamento climatico e nell’economia globale dovrebbe vendere cercapersone taiwanesi ad acquirenti libanesi. Sulla trasformazione dell’estrosa imprenditrice diventa ecologica, specializzata in generatori di energia solare. Con qualche timore ulteriore in aggiunta che ci permettiamo di segnalare. Attenti ai pannelli solari di dubbia provenienza, nella martoriata terra tra Libano e Siria
Sorgente: Cristiana Rosaria Barsony-Arcidiacono in Mossad – Remocontro