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di Mauro Giordano, Roberto Russo, Sara Gandolfi, Redazione Online

Colpite le province di Forli-Cesena, Ravenna, Bologna: dispersi e più di diecimila sfollati, Bonaccini: «Per la regione è come un altro terremoto»

  • Sempre più drammatico il bilancio dell’ondata di maltempo che ha invaso l’Emilia-Romagna martedì: sono 13 i morti, decine i dispersi, migliaia gli sfollati. La prefettura di Ravenna ha comunicato cinque vittime, che si aggiungono quelle di ieri. Dal conto complessivo le autorità hanno sottratto una persona che in un primo momento era ritenuta morta nella sua auto. In realtà l’automobilista era riuscito a mettersi in salvo.
  • Sono 24 i Comuni allagati, tutti i fiumi della regione hanno tracimato. In 36 ore le precipitazioni di 6 mesi.
  • È finita sott’acqua Faenza, una parte di Cesena e di Forlì e molti altri grandi centri abitati. In alcune zone, in pochi minuti l’acqua è salita, raggiungendo anche i primi piani delle case. Sommersi alcuni quartieri di Bologna. Stato d’emergenza anche a Rimini.
  • Fermi i treni. Garantiti i servizi in Ausl e ospedali con i gruppi elettrogeni.
  • Impegnati 700 vigili del fuoco, mobilitato il Battaglione San Marco.
  • La premier Giorgia Meloni ha assicurato la massima disponibilità ad aiutare le zone colpite. Lo strumento potrebbe essere quello di un decreto legge. Previsto pure lo stop agli obblighi fiscali.
Ore 17.35: Da Bcc Icrea stanziati 300 milioni per l’emergenza

Visti gli «ingenti danni causati dall’alluvione nei territori dell’Emilia-Romagna», le quattro Banche di credito cooperativo del gruppo Bcc Iccrea attive in regione (Bcc Romagnolo, Bcc Ravennate Forlivese e Imolese, Riviera Banca ed Emil banca), insieme alla capogruppo Bcc Banca Iccrea, hanno stanziato un primo plafond di 300 milioni di euro a sostegno dei territori profondamente colpiti dal maltempo». Il plafond è destinato sia alle famiglie che alle imprese che in questi giorni stanno subendo forti danni a causa di una calamità naturale senza precedenti. « Il Gruppo Bcc Iccrea – è scritto in una nota si sta attivando insieme alle proprie banche per facilitare l’accesso a tutte le misure nazionali e regionali messe in campo a favore delle popolazioni colpite, a cui si aggiungeranno interventi personalizzati una volta quantificati i danni subiti». 

Ore 17.32: «Situazione strutture sanitarie non è critica»

La situazione delle strutture sanitarie e sociosanitarie dell’Emilia-Romagna «non è particolarmente critica», nonostante la grave emergenza del maltempo sia ancora in corso. Il punto è stato fatto oggi dall’Assessorato regionale alla Sanità, nel corso di un incontro con le direzioni generali di tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere e degli Irccs. Sono ripartite quasi ovunque – precisa una nota della Regione – le visite specialistiche e gli interventi di chirurgia, anche facendo ricorso a gruppi elettrogeni quando necessario o spostando i pazienti per garantirne la sicurezza. Sempre assicurate, come nei giorni scorsi, le urgenze. Le maggiori difficoltà in questa fase sono invece legate alla viabilità. E proprio delle zone isolate in queste ore si sta predisponendo una mappa, con gli elicotteri pronti ad approvvigionarle anche di farmaci.  La Regione Veneto ha inoltre dato la sua disponibilità per garantire il servizio di un elicottero con base a Padova, dotato anch’esso di verricello. A supporto dell’area romagnola sono arrivate 14 ambulanze del volontariato. In aggiunta sono disponibili anche 3 ambulanze anfibie. «In questo momento la fase più critica dell’emergenza, con gli appelli delle persone in cerca di soccorso, è stata affrontata e superata – spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – adesso però occorre predisporre le azioni per gestire la seconda fase, di cui non siamo per ora in grado di prevedere la durata, che ci auguriamo il più breve possibile: assicurare i servizi agli sfollati e nei paesi isolati».

Ore 17.15: Confindustria «Serve cabina di regia nazionale»

«In questo momento sono tutti vicini all’Emilia-Romagna, a partire dal governo e da Confindustria nazionale» ma «c’è moltissimo da fare per poter ripartire». A dirlo è il presidente di Confindustria Romagna, Roberto Bozzi, Cfo di Vulcaflex, che ha sede a Cotignola nel Ravennate. «Qui in Romagna la situazione è ancora grave – dice – il primo obiettivo è salvare le persone e il secondo obiettivo è tentare di partire con la ricostruzione per poter ripartire». «La maggioranza delle aziende sono ancora chiuse – aggiunge Bozzi – e molti imprenditori non sono ancora riusciti ad entrare per capire quali siano stati i reali danni e le reali possibilità di ripartenza». Anche lo stesso Bozzi, che ha cercato di fare un sopralluogo in Romagna, non è riuscito a raggiungere i suoi stabilimenti, «perché – racconta – non sono riuscito ad allontanarmi più di 10 chilometri da Ravenna. Non sarà semplice ripartire – precisa – serviranno fortissimi aiuti e mano d’opera specializzata. Come Confindustria Emilia-Romagna cerchiamo di fare una cabina di regia». Confindustria Romagna chiede che siano attivati tutti i possibili ammortizzatori sociali (in primis cassa integrazione in deroga) per tutte quelle imprese che non riusciranno a riprendere a regime l’attività produttiva, che l’Abi sospenda i mutui a semplice richiesta e metta a disposizione un plafond di risorse a tassi agevolati per le imprese che dovessero sostenere spese urgenti. Tra le priorità, anche misure urgenti per la sospensione dei pagamenti di imposte, tributi e contributi e pendenti e che venga richiesto all’Ue una deroga rispetto al regime di aiuto alle imprese.

Ore 17.05 : Altri tre morti in provincia di Ravenna

Altri tre morti sono stati individuati nel Ravennate dopo l’alluvione dei giorni scorsi. A Sant’Agata sul Santerno sono morti un anziano allettato trovato in casa e una donna al momento non identificata, mentre in un’abitazione di Castel Bolognese è stato trovato il corpo di un uomo che sembra non sia voluto andare via all’arrivo delle acque. Risulta inoltre una persona dispersa a Boncellino

Ore 16.05 Trovati altri due morti a Russi (Ra)

Due agricoltori – marito e moglie di 73 e 71 anni – sono stati trovati morti nel loro appartamento di Russi, comune del Ravennate, nelle scorse ore invaso dall’acqua a causa dell’alluvione. A lanciare l’allarme già ieri sui social era stato il figlio che non riusciva più a contattare i due. Tra le ipotesi, si pensa che fossero tornati in casa forse per recuperare un elettrodomestico. Al vaglio le cause esatte del decesso. Non si esclude neppure una morte per folgorazione. Sale a undici il bilancio delle vittime.

Ore 16.05 Confcooperative Emilia «Governo nomini commissario»

Di fronte ai danni incalcolabili subiti da Emilia-Romagna e Marche a causa degli alluvioni dei giorni scorsi, «è necessario che il governo nomini un commissario con pieni poteri che possa affrontare e gestire le urgenze come accaduto in passato, con il terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna nel 2012». La richiesta arriva dal presidente di Confcooperative Emilia-Romagna, Francesco Milza.  «Faremo tutto il possibile per aiutare cooperatrici e cooperatori, i dipendenti e le famiglie coinvolte: su questo fronte, sosteniamo pienamente l’iniziativa di Confcooperative Romagna che ha avviato una prima, importante raccolta fondi per sostenere i soci e le socie colpiti dall’alluvione», fa sapere Milza. «Tuttavia, occorrono interventi straordinari di portata nazionale: ben vengano la sospensione delle scadenze fiscali e i 20 milioni aggiuntivi annunciati in urgenza dal governo che vanno a sommarsi ai 10 già messi a disposizione poche settimane fa, ma in Emilia-Romagna serve molto di più», avverte.

Ore 15.58: Riaperto anche l’ultimo tratto dell’A14

Intorno alle 15 è stato riaperto anche l’ultimo tratto di A14 chiuso a causa dell’ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna. Lo fa sapere la società Autostrade, spiegando che «è stata ripristinata la circolazione nel tratto compreso tra il bivio con la Diramazione per Ravenna e Cesena Nord, dove il traffico al momento transita su una corsia per senso di marcia in entrambe le direzioni». Per consentire il ritorno alla normale circolazione su tutte le corsie nel più breve tempo possibile, «sono già operative- prosegue la nota- più squadre, impegnate su diversi fronti per sistemare i danni causati dalle alluvioni». Lavoreranno di notte. A partire dalle 21 di questa sera e fino alle 6 di domani mattina, sarà chiuso il tratto compreso tra Faenza e Forlì in entrambe le direzioni, e «lo stesso provvedimento verrà adottato nelle notti successive, fino al completamento delle attività di ripristino» Permane sulla A14 in direzione nord, per i veicoli con massa complessiva superiore 7,5 tonnellate, l’uscita obbligatoria ad Ancona Nord, per poi proseguire lungo la strada statale 76 in direzione Fabriano/Perugia.

Ore 15.53: Cervia, si cercano volontari per l’evacuazione

Volontari per emergenza cercansi a Cervia, in provincia di Ravenna. È l’appello del sindaco Massimo Medri che dai social lancia la `campagna´, in vista del prolungarsi dell’emergenza anche per domani e sabato. Dopo una notte difficile nella cittadina costiera, dove l’esondazione del Savio ha reso necessarie le prime evacuazioni in diversi centri abitati dalle prime ore del giorno, ora si teme per l’innalzamento dei canali secondari. A base della ricerca di volontari sono le previsioni meteo e le indicazioni della Prefettura. Le scuole di ogni ordine e grado restano quindi chiuse anche venerdì e sabato a Cervia, idem impianti sportivi comunali, biblioteca, musei, centri diurni. Per chi volesse mettersi a disposizione come volontario è stata attivato il 3425211536.

Ore 15.50: il sindaco di Faenza «Attenti alle truffe nelle case»

«Ci giungono segnalazioni di persone che girano e suonano ai campanelli chiedendo, sfruttando l’emergenza alluvione, di entrare presso le abitazioni per verifiche sulla potabilità dell’acqua o sull’efficienza degli impianti elettrici e del gas. Al momento nessun dipendente comunale o di altri enti è sul campo per svolgere attività di questo tipo». L’avviso di fare attenzione alle truffe è lanciato dal sindaco di Faenza, Massimo Isola. «Condividete l’informazione e non fate entrare queste persone. Ribadiamo che qualsiasi tipo di comunicazione passa solo ed esclusivamente attraverso i canali ufficiali», aggiunge.

Ore 15.21: l’ospedale di Budrio (Bo) sotto pressione

«Nessuno si è risparmiato, dai medici agli infermieri, dagli operatori sanitari a chi si occupa delle pulizie e del guardaroba per fornire lenzuola e coperte. Ieri l’ospedale di Budrio ha dato prova di avere un grande spirito di comunità». Lo ha affermato oggi Claudia Draghetti, responsabile assistenziale dell’ospedale. Tutto il personale, 8 medici e 12 infermieri, è rimasto al lavoro ben oltre i turni stabiliti. Anche dal punto di vista della gestione sanitaria, il distretto della pianura est tra Budrio e Molinella è quello più colpito dal maltempo nel Bolognese: dei 3.500 sfollati della città metropolitana, 2.500 sono a Molinella. E in entrambi i Comuni sono stati allestiti punti di accoglienza con brandine nei palazzi dello sport. L’ospedale di Budrio ha dovuto affrontare l’emergenza causata dall’allagamento del Centro Protesi Inail di Vigorso: 14 pazienti sono stati trasferiti con il supporto dei militari e accolti nei reparti di Medicina Interna e di Lungodegenza, senza interferire con l’attività del Pronto Soccorso e dell’Emergenza territoriale.

Ore 15.05: a Rimini conclusa la fase più critica dell’emergenza

Si è chiusa a Rimini, almeno per ora, «la fase più critica» dell’emergenza del maltempo. In queste ore continua comunque il presidio costante sul territorio da parte di Protezione civile comunale e Polizia locale per la risoluzione delle criticità rimanenti. Da ieri sera, precisano da Palazzo Garampi, si è registrato un sostanziale rientro al di sotto delle soglie di attenzione dei livelli idrometrici su tutti i corsi d’acqua, ma sono stati «due giorni difficili» con oltre 100 millimetri d’acqua piovuti dal cielo e picchi fino a 163 in alcuni Comuni della provincia. Nel territorio comunale la viabilità è stata ripristinata, anche se permane la criticità del traffico intenso causato dalla chiusura della circolazione ferroviaria sulla linea Adriatica tra Bologna e Rimini e dell’autostrada. Anche la statale 16 è stata riaperta, ma solo a una corsia per ogni senso di marcia, in attesa che si concludano i controlli sul ponte del fiume Marecchia.

Ore15.03 Allerta rossa in Emilia-Romagna anche domani

L’Emilia-Romagna rimane in allerta rossa anche domani, venerdì 19 maggio. Non tanto per nuove piogge in arrivo, ma per il rischio frane e per il passaggio delle piene dei fiumi. Per la giornata di domani infatti «si prevedono deboli precipitazioni sul settore centro-occidentale», scrive la Protezione civile regionale nel bollettino diramato oggi. «La criticità idraulica e idrogeologica rossa sul bolognese e sulla Romagna è dovuta alle gravi criticità già presenti sul territorio», si spiega. Per domani dunque «si prevede la propagazione delle piene già in atto nei tratti vallivi di tutti i corsi d’acqua del settore centro-orientale della regione, con occupazione delle golene e interessamento degli argini, in progressiva decrescita», si legge.  Nella giornata di domani, intanto, in Emilia-Romagna è attesa la visita del capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio.

Ore 14.52: A Ravenna disposte nuove evacuazioni

Il Comune di Ravenna, in considerazione dell’innalzamento dei livelli idrici dei canali consortili, dispone l’evacuazione dell’area che ha come confini a nord ovest il fiume Montone, il fiume Ronco e il confine comunale con Forlì. Sono quindi coinvolti dall’evacuazione gli abitati e le case sparse di San Pietro in Trento, Pilastro, Ragone, Roncalceci, Longana, Ghibullo, Filetto e Coccolia. Si ricorda che è obbligatorio lasciare l’abitazione, fino a cessata esigenza. Passare parola. Per chi non dispone di luoghi dove ripararsi, è stato istituito come punto di accoglienza, presidiato da apposito personale e attrezzato per offrire vitto e alloggio: la scuola Campagnoni di San Pietro in Campiano, in viale 2 Giugno 1946.

Ore 14.50: Oltre 280 frane in Emilia Romagna

Sono oltre 280 le frane provocate dal maltempo in Emilia-Romagna, di cui 120 particolarmente importanti in 58 comuni: oltre 100 in provincia di Forlì Cesena, e in particolare ben 71 a Modigliana, sull’Appennino. Lo spiega la Regione. Sono invece oltre 50 gli allagamenti registrati in in 42 Comuni dell’Emilia-Romagna: 15 nel Bolognese, 13 nel Ravennate, 12 nel Forlivese-cesenate, 2 nel Riminese. Salgono a 34mila le utenze al momento disalimentate dalla rete elettrica tra le province di Forlì-Cesena e Ravenna.

Ore 14.10: A1,  Sasso Marconi-Direttissima 9 km di coda

Autostrade per l’Italia ha terminato le attività di messa in sicurezza dello smottamento dovuto al maltempo, nel tratto compreso tra Sasso Marconi nord e il bivio con la A1 Direttissima, in direzione Firenze, dove il traffico transita su due corsie e si registrano 9 chilometri di coda, in diminuzione. Resta esclusa al traffico la terza corsia – precisa Aspi – per consentire ai tecnici di mantenere un monitoraggio costante del versante e consentire l’operatività dei mezzi impegnati. Per ridurre la congestione nel nodo bolognese, i veicoli con massa oltre 7,5 tonnellate che percorrono la A1 in direzione Bologna vengono deviati all’altezza di Parma – dove si registrano 12 chilometri di coda – lungo la A15 in direzione La Spezia, da cui proseguire lungo la A12 verso Pisa e la A11 verso Firenze, per poi reimmettersi in A1. Lo stesso percorso è consigliato ai veicoli leggeri che da Milano sono diretti verso Firenze-Roma. In alternativa, per chi proviene dal Nord Ovest, è possibile seguire la A7 per Genova, quindi la A12 verso Pisa, successivamente la A11 in direzione Firenze, per prendere poi la A1 verso Roma.

Ore 14.40 A Bologna domani le scuole riaprono

Dopo tre giorni di chiusura, riaprono le scuole a Bologna. «Visto l’attenuarsi delle piogge», annuncia il Comune, domani (venerdì 19 maggio) riprende «l’attività didattica nel territorio comunale in tutte le scuole di ogni ordine e grado: nidi, scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori». Con alcune eccezioni: «Rimarranno chiuse la scuola primaria Longhena e la scuola dell’infanzia Casaglia perché non raggiungibili in sicurezza a causa degli smottamenti nell’area collinare. Resta chiusa anche la scuola dell’infanzia Follereau a causa di infiltrazioni che richiedono ulteriori interventi». Inoltre, «sono in corso verifiche per la scuola dell’infanzia Scarlatti. Entro sera la scuola informerà direttamente i genitori sulla riapertura o meno», spiega l’amministrazione.

Ore 14: chiuse 250 strade coinvolte dalle frane

Abbiamo chiuso 250 strade coinvolte dalle frane. Lo ha dichiarato la vicepresidente della regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, nel corso del punto stampa sull’aggiornamento degli effetti del maltempo nella sede della Protezione civile regionale. «Le piogge dei prossimi giorni non ci preoccupano tanto per l’innalzamento dei fiumi ma perché contribuiranno ulteriormente alle fragilità delle frane in montagna», ha sottolineato Priolo, annunciando che questa sera sarà attivato un numero verde per l’assistenza.

Ore 13.40: sale a 42 il numero dei Comuni colpiti dal maltempo

Aumenta il numero dei Comuni colpiti dall’alluvione in Emilia-Romagna. Sono al momento 42, come spiega la vicepresidente della Regione Irene Priolo questa mattina in conferenza stampa insieme al governatore Stefano Bonaccini e al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Il bolognese e il ravennate sono le aree in cui si stanno concentrando gli interventi in queste ore, indica Priolo. Allagamenti si registrano a Lugo e Cervia, interventi di emergenza sono in corso anche a Medicina, mentre a Molinella si sta cercando di capire «come riportare gli sfollati nelle loro case». Il conto degli evacuati è oltre 10.000 persone, di cui 2.600 ospitati in strutture di accoglienza. «Ma non possiamo pensare che rimangano nelle palestre- afferma Priolo– stiamo lavorando a un’accoglienza dignitosa, ma la logistica è ancora difficile». In Appennino la situazione è critica in particolare nella provincia di Forlì-Cesena. «Ci sono frazioni isolate- spiega Priolo- e stiamo cercando di capire il fabbisogno di derrate alimentari. Enel intanto sta lavorando al ripristino della corrente elettrica». Entro stasera la Regione attiverà un numero verde d’emergenza grazie al quale i cittadini possono essere «indirizzati in modo corretto alle strutture di cui hanno bisogno». Mentre si lavora sul fronte dell’emergenza, le operazioni sono in corso anche per il ritorno alla normalità.

Ore 13.30: a Ravenna nuove evacuazioni: ecco dove

Fiumi e canali di scolo ancora in innalzamento nel territorio di Ravenna e in questo momento risulta chiusa una serie di arterie della viabilità. In particolare sono chiusi al transito veicolare i ponti su via Trieste in zona Pala De Andrè, via Romea tra le rotonde Grecia e Gran Bretagna, e il ponte nuovo tra rotonda Gran Bretagna rotonda Myrdal Alva e via Stradone, nonchè il ponte sui Fiumi Uniti all’altezza della rotatoria Myrdal Alva. Stess situazione per via Villanova, dalla provinciale 45 a via Viazza di Sotto; via Viazza, dalla provinciale 27 a via Macoda; via Ravegnana statale 67 lato fiume Ronco nelle località di Coccolia e Durazzanino, non più allagata e in attesa di pulizia. Chiuse anche le provinciali 3 Ponte della Vecchia, da Dismano a Castiglione; 118 Dismano tra Casemurate e Borghetto; 99 via Viazza di Sotto all’altezza della rotonda di San Michele; 27 via Cella da via Trova a via Rustica; e 53 via Budria.áSono in fase di aggiornamento le chiusure riguardanti le strade comunali. Il Comune ha anche disposto nuove evacuazioni al confine comunale con Russi. In particolare per gli abitanti di San Michele, Fornace Zarattini, Villanova di Ravenna e le relative case sparse. Il punto di accoglienza è all’Istituto tecnico industriale statale Nullo Baldini.

Ore 13.25: Pichetto «chiederemo fondo solidarietà europeo»

Il governo porrà all’attenzione della Commissione Ue la questione di attivare il fondo di solidarietà europeo. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto, a Bologna per fare il punto con il presidente Stefano Bonaccini. Il ministro manifesta il «più assoluto impegno nello stare al fianco» dei territori colpiti «e cercare le soluzioni più compatibili per un evento che ha qualcosa di tragico e eccezionale. La domanda non è quanto si stanzia, ma cosa bisogna fare. Bisogna porre l’attenzione alle procedure e ai tempi decisionali». Pichetto ha ribadito che è «una questione nazionale: serve lavoro di squadra».

Ore 13.15: anche venerdì 19 maggio sarà allerta rossa

La parte dell’Emilia-Romagna più colpita dalle inondazioni sarà in allerta rossa anche il 19 maggio: la protezione civile l’ha diramata per l’area che comprende le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Bologna e Rimini. Si prevedono deboli precipitazioni, ma l’allerta riguarda soprattutto la propagazione delle piene già in atto nei tratti vallivi di tutti i corsi d’acqua interessati, anche se in progressiva decrescita. Continuano a preoccupare moltissimo le frane nelle zone montane e collinari.

Ore 13.10: la Ferrari donerà un milione di euro

«Ci è arrivata comunicazione da parte della Ferrari che donerà un milione di euro. Lo voglio dire come esempio, ma abbiamo contezza di tanti cittadini che voglio donare e anche chi dà un solo euro deve essere ringraziato. Come avvenuto per il terremoto e per la pandemia rendiconteremo fino all’ultimo euro». Lo ha detto il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, parlando del sostegno alle persone danneggiate dal maltempo.

Ore 12.46: Fabio Scheda, la vittima in provincia id Bologna

«Una morte davvero assurda che ci ha lasciati senza parole», così la sindaca di San Lazzaro di Savena, Isabella Conti, nel ricordare il suo concittadino Fabio Scheda, scomparso a 43 anni a causa di un incidente domestico legato al maltempo. L’uomo viveva in una casa per la quale non era stata prevista nessuna evacuazione, ma si è avventurato a ripulire con una pompa un pozzo davanti all’abitazione per scongiurare che l’acqua potesse poi salire e allagare il giardino e il garage. Aveva deciso di farlo tutto da solo, senza avvisare, non ha chiesto aiuto a nessuno.

Ore 12.16: il Papa «partecipazione al dramma di questo disastro»

Il Papa ha inviato un messaggio al cardinale Matteo Zuppi esprimendo «i suoi sentimenti di viva partecipazione per l’impressionante disastro che ha colpito il territorio». «Assicura fervide preghiere di suffragio per i defunti esprimendo cordoglio ai familiari», «invoca da Dio conforto per i feriti e consolazione per quanti soffrono conseguenze per la grave calamità». Papa Francesco inoltre ringrazia «tutti coloro che in queste ore di particolare difficoltà si stanno adoperando per portare soccorso e alleviare ogni sofferenza, come pure le comunità diocesane per la manifestazione di comunione e fraterna vicinanza alle popolazioni più provate».

Ore 12: in Emilia-Romagna in 27mila senza corrente elettrica

Alle 10.30 sono 27.000 le persone senza energia elettrica in Emilia-Romagna. Lo riferisce Enel, spiegando che prosegue l’impegno della task force di 700 tecnici messa in campo da E-Distribuzione, tra personale interno e quello di imprese terze, per fronteggiare le conseguenze dell’ondata di maltempo sulle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Bologna. In campo 4 elicotteri e sono già stati mobilitati 170 gruppi elettrogeni e quattro power station per poter fornire alimentazione di emergenza non appena le condizioni meteorologiche consentiranno il deflusso delle acque.

Ore 11.55: a Bologna oltre 500 interventi dei vigili del fuoco

Continuano le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco di Bologna a seguito dell’ondata di maltempo degli ultimi giorni. Finora, si legge in una nota, sono stati svolti «oltre 500 interventi per soccorsi a persone, evacuazioni, assistenza alla popolazione, frane e svuotamento di aree allagate». Le zone maggiormente colpite, dettagliano i Vigili del fuoco, «sono quelle montane e pedemontane, dove si segnalano 132 interventi per frane che hanno interessato aree abitate e la viabilità». La zona della pianura, invece, «è stata interessata da allagamenti diffusi, anche a seguito delle rotture degli argini di Sillaro, Quaderna e Idice». Le aree più colpite sono Imola, Vedrana, Budrio e Mordano. I pompieri hanno poi effettuato «oltre 300 evacuazioni, anche con l’ausilio della componente aerei dei reparti volo di Vigili del fuoco, Aeronautica militare e Marina militare».

Ore 11.45: attivati servizi contro gli sciacalli

Non solo soccorso alle persone in pericolo e monitoraggio di fiumi e argini. Le forze dell’ordine in campo per l’emergenza maltempo che ha devastato parte di Emilia e la Romagna sono fortemente impegnate anche nel contrasto agli sciacalli, sempre in azione quanto avvengono calamità naturali per depredare le abitazioni lasciate incustodite dai proprietari evacuati. I controlli anti sciacallaggio proseguiranno dunque in maniera ininterrotta sino a quando la situazione non sarà completamente stabilizzata con il rientro a casa di tutte le famiglie sfollate. Complessivamente sono sul campo tra carabinieri e vigili del fuoco circa 2.500 uomini che hanno effettuato fin qui oltre 5.000 interventi, Marche comprese.

Ore 11.31: si abbassano alcuni fiumi, rientri nelle case

In considerazione dell’abbassamento lento, ma progressivo, del livello dei fiumi che interessano il territorio comunale ravennate precedentemente coinvolti dalle piene, il Comune della città romagnola ha comunicato che possono rientrare gli abitanti delle località di Savio di Ravenna, Castiglione di Ravenna, Mensa, Matellica, Ponte Nuovo, via Galilei e viale Newton nella zona adiacente ai Fiumi Uniti in direzione nord fino allo scolo Lama, zona via Antica Milizia dal canale Lama fino alla rotonda Germania, Borgo Montone e Porto Fuori nella parte compresa fra via Stradone e via Bonifica da una parte e i Fiumi Uniti dall’altra. Le persone che hanno avuto danni alle abitazioni o che hanno particolari condizioni personali o logistiche, possono rimanere ospiti degli hub. Per chi era stato trasferito ai centri di accoglienza, è previsto il trasporto nelle rispettive località con pullman. Le informazioni verranno fornite direttamente dagli hub. Le condizioni dei fiumi e della rete consortile nel resto delle zone evacuate, al momento non consente di adottare analogo provvedimento: anzi non si esclude di dovere attuare ulteriori evacuazioni preventive nelle prossime ore.

Ore 11: Zaki «mando il mio pensiero all’Emilia-Romagna»

«Voglio mandare il mio pensiero e la mia vicinanza a tutti coloro che vivono in Emilia-Romagna che stanno vivendo dei momenti tragici a causa dell’inondazione. Spero proprio che le cose vadano a migliorare presto. Grazie a tutti i volontari e a tutti coloro che stanno lavorando tutti i giorni e spero davvero che le cose migliorino presto». Così Patrick Zaki, il ricercatore egiziano dell’Università di Bologna arrestato al Cairo nel 2020, intervenendo ai microfoni di Rai Radio1 a «Forrest» sull’emergenza maltempo in Emilia-Romagna.

Ore 10.54: a Cesena portato in salvo un bimbo di 20 giorni

A Cesena continuano le azioni di soccorso per portare in salvo le persone con le case allagate. Negli ultimi minuti è stata recuperata una famiglia con un bimbo di 20 giorni, spiega a Sky Tg 24 il sindaco Enzo Lattuca, precisando che «stiamo finendo di raggiungere le ultime persone in pericolo grazie agli elicotteri». Ma ci sono «migliaia di persone isolate» nelle zone collinari, anche dei Comuni limitrofi a Cesena, a causa delle frane, senza energia elettrica e acqua potabile. Non risultano dispersi, ma c’è «preoccupazione» per le persone sole che magari non vengono cercate da amici e parenti. Quasi 1.000 hanno lasciato la propria abitazione in questi giorni, continua il primo cittadino, di cui la metà accompagnata fuori casa dai mezzi di soccorso. E 200 sono ospitate nelle strutture di accoglienza comunali. L’acqua sta cominciando a defluire dalla città e sono partite le operazioni di pulizia, anche perché il «fronte più critico» è ora quello verso il mare e Ravenna, dove ci sono esondazioni.

Ore 10.40: in provincia di Modena chiusi i ponti sul Secchia

Il livello dei fiumi a Modena ha iniziato leggermente a calare, ma il Secchia è ancora sopra soglia 3 e il Panaro ben al di sopra di soglia 2. Anche oggi è quindi in vigore l’allerta rossa per criticità idraulica (diramata dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile), dovuta in particolare passaggio delle piene. Per questo la Provincia di Modena ha deciso di chiudere al transito il ponte Pioppa sulla strada provinciale 11 e il ponte di Concordia sulla strada provinciale 8, entrambi sul Secchia. Inoltre restano ancora chiusi gli altri ponti sul Secchia.

Ore 10.23: a Faenza ancora acqua e fango

Il confine tra fango e acqua è sottile. A Faenza si passa dal camminare tra terra e detriti a guadare distese d’acqua. Via Lapi, dove nei giorni scorsi i soccorritori hanno portato in salvo le persone con gommoni oppure a nuoto, è ancora un fiume. A Faenza anche altre strade sono così, nella zona del cimitero racconta la gente, e vicino al centro commerciale. Per trovare una situazione di normalità bisogna andare in piazza del Popolo. Qui le persone si confrontano sui problemi da affrontare e si fanno forza. In molte zone della città manca ancora l’elettricità. Telefonare con il cellulare, più ci si avvicina al Lamone e meno diventa fattibile. «Il torrente oggi fa meno paura – racconta un anziano – ma io non mi fido. Ci ha fatto male». Una donna, in via Renaccio, scavalca il cancello per uscire di casa, perché il fango lo blocca.

Ore 10.10: il punto di Autostrade sui tratti riaperti

Continuano le operazioni della task force di Autostrade per l’Italia nelle aree colpite dall’emergenza maltempo, grazie al lavoro delle squadre e al miglioramento meteo dell’ultima fase, è stato possibile riaprire il tratto compreso tra Rimini Nord e Cesena Nord in direzione Bologna e il tratto compreso tra Forlì e Cesena Nord in direzione Ancona. Restano chiusi al traffico i seguenti tratti autostradali della A14 Bologna – Taranto: tra il bivio con la Diramazione di Ravenna e Forlì in direzione Ancona; tra Cesena Nord e Faenza in direzione Bologna. Permane sulla A14 in direzione nord per i veicoli con massa complessiva superiore 7,5 tonnellate l’uscita obbligatoria ad Ancona Nord, per poi proseguire lungo la S.S. 76 in direzione Fabriano/Perugia. Per gli utenti che, dal Nord sono diretti verso le regioni adriatiche del centro e sud Italia, si consiglia di percorrere la A14 fino alla Diramazione di Ravenna, prendere quindi la S.S. 16 «Adriatica» da cui raggiungere la E45 seguendo le indicazioni per Cesena, da cui rientrare in A14 alla stazione di Cesena Nord. Percorso inverso per chi da Abruzzo, Molise e Puglia è diretto verso Bologna.

Ore 10: Coldiretti «cinquemila aziende sott’acqua»

Sono finite sott’acqua oltre cinquemila aziende agricole con serre, vivai e stalle dove si contano animali affogati e decine di migliaia di ettari allagati di vigne, kiwi, susine, pere, mele, ortaggi e cereali e strutture di lavorazione dei prodotti agricoli. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’alluvione in Romagna dove si registrano dispersi e vittime anche tra gli agricoltori, per le quali si esprime «un profondo cordoglio».

Ore 9.40: Bonaccini «danni per qualche miliardo di euro»

«La portata della devastazione del maltempo è quella di un altro terremoto: saranno danni quantitativamente minori, ma saranno di qualche miliardo di euro. Come per il terremoto ricostruiremo tutto: al governo abbiamo detto che abbiamo bisogno di tante risorse, ma anche di norme speditive, c’è bisogno di un commissario straordinario, adempimenti per i lavoratori, per prorogare scadenze, mutui rate, tanti investimenti. Purtroppo abbiamo una grande esperienza in materia. Le istituzioni devono avere l’ossessione di stare vicine alle persone». Lo ha detto, ospite su Rai3, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. 

Ore 9.25: Pichetto Fratin «regione più esposta  a esondazioni»

«L’Emilia Romagna è la regione a più alto rischio in Italia in assoluto di esondazioni ma si è verificato un evento molto particolare con il mare che non riusciva più a ricevere». Si tratta, però, di «una regione che funziona, e politicamente sto dall’altra parte, poi le correzioni sono sempre utili laddove ci si accorge che qualcosa non funziona». Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, lo dice intervenendo a Radio Anch’io su Radio1 Rai. In ogni caso si possono mettere in campo «tutta una serie di correzioni perche si può sempre migliorare», dice Pichetto.

Ore 9.00: allagato il centro di Lugo, in provincia di Ravenna

Ha cominciato ad allagarsi il centro storico di Lugo, nel Ravennate. L’acqua ha cominciato a risalire dalla parte sud della pianura, lato via Emilia, per le esondazioni del Senio e del Santerno, che scorrono il primo ad ovest e il secondo a est della città. L’acqua dei fiumi, ricercando una via verso il mare, ha così invaso la cittadina romagnola, a una decina di chilometri in linea d’aria da Imola e Castel Bolognese, che si sta allagando sempre di più. Alcune strade sono già sotto un metro d’acqua e gli allagamenti hanno raggiunto la Rocca estense che sorge nel centro cittadino.

Ore 8.50: il ministro Pichetto «sarà dichiarato stato di calamità»

 «Martedì sarà dichiarato lo stato di calamità perché è evidente che ci vuole un atto normativo per farlo e si risponderà ai primi interventi con il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie, tutti interventi che necessitano di un provvedimento per decreto. Nel contempo c’è uno strettissimo rapporto con le autorità locali con la Regione prima di tutto e tra oggi e domani e si cercherà di capire lo stato della gravità dell’emergenza e i primi interventi e poi le valutazioni complessive». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto a Radio Anch’io.

Ore 8.40: Salvini «paghiamo anni di troppi no»

A malincuore, «è stato giusto rinviare il Gp di Imola su cui il Mit aveva investito anche dei fondi – spiega il ministro Matteo Salvini -. Ora è meglio concentrarsi per fronteggiare l’emergenza: ne ho parlato con gli organizzatori e con Stefano Bonaccini in totale sintonia. Contiamo venga recuperato, magari nel 2026». Rispetto alla questione del dissesto idrogeologico nel Paese «ci sono due temi: da una parte la crisi idrica, dall’altra il rischio idrogeologico. Sull’emergenza idrica, serve intervenire per costruire, riparare e migliorare tutte le strutture che devono contenere e governare l’acqua. Anche per riutilizzarla in industria o agricoltura». Come Mit «abbiamo messo sul tavolo più di 100 milioni, che sono solo una prima tranche urgente, di cui 13,1 per l’Emilia-Romagna per interventi non rinviabili sul Canale Emiliano Romagnolo». L’Italia, per Salvini, paga «decenni di troppi no che hanno bloccato il Paese a tutti i livelli. Pensiamo alla pulizia del letto dei fiumi o alle dighe come quella di Vetto a Reggio Emilia, attesa da anni, e su cui serve l’ultimo parere della Corte dei conti per assegnare i fondi per la progettazione: 3,2 milioni».

Ore 8.11: smottamenti all’altezza di Sasso Marconi

Autostrade per l’Italia segnala14 chilometri di coda sulla A1 Milano – Napoli, nel tratto compreso tra Sasso Marconi nord e il bivio con la A1 direttissima in direzione Firenze, a causa di un importante smottamento, «costantemente monitorato» dovuto alle forti piogge registrate nelle ultime ore. Al fine di preservare la percorribilità del tratto in direzione sud è stato pertanto necessario attivare una corsia in deviazione sulla carreggiata opposta all’altezza del km 212.

Ore 8.10: riaperti tratti di autostrada

Continuano le operazioni della task force di Autostrade per l’Italia nelle aree colpite dall’emergenza maltempo, grazie al lavoro delle squadre e al miglioramento meteo dell’ultima fase, è stato possibile riaprire il tratto compreso tra Rimini Nord e Cesena Nord in direzione Bologna e il tratto compreso tra Forlì e Cesena Nord in direzione Ancona. Lo comunica Autostrade per l’Italia. Restano invece chiusi al traffico i tratti autostradali della A14 Bologna – Taranto tra il bivio con la diramazione di Ravenna e Forlì in direzione Ancona oltre a quello tra Cesena Nord e Faenza in direzione Bologna. Resta sulla A14, in direzione nord per i veicoli con massa complessiva superiore 7,5 tonnellate, l’uscita obbligatoria ad Ancona Nord, per poi proseguire lungo la strada statale 76 in direzione Fabriano/Perugia

Ore 7.49: Domenicali e il Gp di Imola «una questione di coscienza»

«Non sarei mai stato a posto con la coscienza se solo avessimo provato a proseguire il Gran premio, sarebbe stata una follia andare avanti. Annullarlo era l’unica cosa giusta da fare». Lo dice Stefano Domenicali, presidente della Formula 1, al Corriere della Sera, in merito all’annullamento del Gp di Imola in programma nel weekend per il maltempo ha colpito l’Emilia Romagna. «Quando vedi le immagini della devastazione in tv, quando ci sono vittime, quando poi tocchi la situazione con mano parlando con amici che sono stati evacuati o che hanno perso le loro cose, l’ultima cosa che ti viene in mente è la Formula 1. Prima di ripartire per Londra passerò un po’ di tempo con i miei, e con mia sorella. Tutti da queste parti sono scossi, anche se qui la situazione non è critica come in altri posti», aggiunge

Ore 7.40: il punto della situazione

L’Emilia Romagna si sveglia tra il fango e la voglia di rialzarsi dalla melma. Dopo le alluvioni che hanno sfigurato città e piccoli comuni si temono smottamenti e frane. La macchina dei soccorsi non si e’ mai spenta perché la priorità è mettere al sicuro i cittadini. Al tempo stesso inizia la conta dei danni (enormi) con tante aziende rimaste in ginocchio. La strage del maltempo ha fatto 9 vittime. Migliaia le persone senza casa e ancora non definito il numero di eventuali dispersi. Un “nuovo terremoto” dice il presidente della Regione Stefano Bonaccini, proprio a pochi giorni dall’anniversario del sisma del 2012. Intanto anche se oggi non sono previste forti precipitazioni e’ confermata l’allerta rossa per piene di fiumi e frane su tutta la Romagna, la pianura bolognese e modenese, le colline montane dell’Emilia centrale e bolognese. Allerta arancione su pianura e costa ferrarese. E scuole ancora chiuse. Un’altra notte di soccorsi e un’altra notte di paura. A Ravenna il Comune ha chiesto ai residenti di alcune zone di salire ai piani alti a causa di nuovi allagamenti.

Ore 7.22: ordine di evacuazione per aree in provincia di Ravenna

Ordine di evacuazione immediata a persone e aziende di ,Villanova di Ravenna Filetto e Roncalceci, per rischio di allagamenti provocati dalla rottura del Lamone tra Reda e Fossolo. Il Comune di Ravenna segnala alle persone che non possono andare da amici e parenti l’area di accoglienza allestita al Cinema City al Museo Classis di Classe. «Si sta procedendo ad inviare dei pullman nelle frazioni interessate. Passare parola. Limitare al massimo gli spostamenti», comunica l’amministrazione.

Ore 7.12: ancora allagamenti in Romagna

Nella notte nuovi allagamenti in Romagna, in particolare nella zona di Ravenna. La frattura fra Reda e Fossolo ha sovraccaricato il Canale emiliano-romagnolo e tutta la rete secondaria dei canali consortili, con l’acqua che ha invaso parti significative delle campagne: allagamenti a Russi, Godo, San Pancrazio e Villanova di Ravenna. Durante la notte il Comune di Ravenna è intervenuto, con il supporto della Polizia locale, informando i cittadini di Villanova, invitandoli ad andare ai piani alti, offrendo a chi fosse impossibilitato il primo piano della sede del centro civico o la sistemazione al Cinemacity. Evacuazioni in corso ancora anche a Castel Bolognese, sempre provincia di Ravenna, dove si è registrato un problema di assenza di acqua potabile. Il Comune ha distribuito l’acqua dove ha potuto e al palazzetto dello sport è arrivata un’autobotte.

Sorgente: Maltempo in Emilia Romagna, i danni dell’alluvione in diretta: allerta rossa anche oggi. Trovati altri corpi: i morti salgono a 13 | Corriere.it

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