“Quando si parla di controffensiva – aggiunge – bisogna sempre tenere presente che ci sono dei costi umani altissimi in queste operazioni militari. E quindi anche l’Ucraina dovrà scegliere in qualche modo degli obiettivi mirati per non logorare troppo le proprie forze, perché forse ci sono ancora sproporzioni ancora troppo forti rispetto alla Russia. È vero che la macchina bellica russa ha dato dei segnali molto negativi ma è anche vero che la potenza russa in gran parte è ancora lì sul campo”.
Circa la proclamazione della vittoria a Bakhmut da parte della Russia, Negri spiega: “Molte volte gli esperti occidentali hanno detto che la caduta di Bakhmut non aveva nessun significato strategico rilevante, tanto è vero che già un paio di mesi fa anche il New York Times diceva che forse era il caso che gli ucraini si ritirassero lasciando la città ai russi – chiosa – Ed è questo il problema di questa guerra infinita: non c’è stato nessun cambiamento significativo in mesi e mesi di conflitto lungo un fronte di circa 1200 km. È una guerra di posizione e di logoramento”.