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Il diciassettenne dormiva in un’auto, forse rubata. Un agente salta dentro, il giovane parte, l’agente spara. Inutili i soccorsi, si riapre una ferita sempre dolente

Dalaneo Martin aveva 17 anni. E’ morto per una macchina (forse) rubata.

Su richiesta della famiglia, la giustizia americana ha aperto un’inchiesta dopo la pubblicazione di questo video, girato il 18 marzo da una bodycam – la telecamera che il poliziotto portava sul giubbotto d’ordinanza.

Quel giorno, a Washington D.C., la Park Police – la polizia federale che ha competenza su parchi pubblici e aree demaniali – era stata chiamata a investigare sulla segnalazione di un’auto rubata.
Arrivata sul posto, trova il ragazzo che dormiva al posto di guida di una vettura. Uno dei poliziotti entra nell’auto e salta sul sedile posteriore, urlando: “Polizia, non ti muovere, non ti muovere!”. Ma il giovane mette in moto e parte.
Il poliziotto da dietro grida: “Ferma, fammi uscire”. E poi, con la pistola puntata: “Fermati, fermati o sparo”. Ma il ragazzo alla guida non poteva vedere l’arma. Un secondo dopo si sentono colpi di pistola.

Qui il video si interrompe – la parte più cruda non è stata pubblicata.
Quando le immagini riprendono a scorrere, l’auto si schianta sul muretto di una casa, il poliziotto esce. Poi il ragazzo è in terra, altri agenti cercano di praticargli un massaggio cardiaco, in attesa di un’ambulanza.
Inutilmente.

“La perdita di una vita è sempre tragica, ma particolarmente penosa quando riguarda un ragazzo”, dice l’ufficio del Procuratore di Washington D.C. in una dichiarazione. L’avvocato della famiglia di Martin fa sapere che la loro reazione è stata prima di dolore e poi di rabbia: chiedono che l’agente che ha ucciso il giovane sia identificato, incriminato e licenziato.

Sorgente: Un altro ragazzo nero ucciso dalla polizia americana, il video dalla bodycam

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