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Bombe su Zaporizhzhia, alla centrale ripristinata l’elettricità. Mosca: colpiti solo obiettivi militari. Kuleba: falso. ll conflitto in tempo reale, giorno 380

Attacco dell’esercito di Kiev contro siti e centri logistici russi in territorio ucraino. Tredici raid, l’aviazione ha colpito un complesso antiaereo, l’artiglieria ha centrato 6 aree di concentrazione del personale militare, 2 centri logistici, 3 depositi di munizioni, 6 stazioni di controllo elettronico e 2 veicoli antiaerei. A Kiev, dopo l’attacco missilistico, il 30% degli utenti oggi senza riscaldamento, l’erogazione di luce e acqua ripristinate.

Un allarme aereo è stato lanciato nella notte nelle regioni di Poltava, Kharkiv e Dnipropetrovsk. Difese ucraine in difficoltà come conferma anche un consigliere del presidente Zelensky: «I sistemi di difesa non resistono abbastanza bene ai missili ipersonici russi».

 

Le bombe russe nella notte a Kiev nei distretti Goloseevsky e Svyatoshinsky

 

 

 

Missili russi su Kiev, i soccorritori all’opera nel distretto di Sviatoshyn

 

L’Europa intanto tiene gli occhi puntati sulla centrale nucleare più grande del continente, Zaporizhzhia dopo che l’impianto è stato tagliato fuori dalla rete elettrica in seguito all’attacco.

Leopoli, missili russi colpiscono un quartiere residenziale: la devastazione ripresa dal drone

 

 

Per approfondire
Georgia, vince l’Europa

La premier finlandese Marin è arrivata a Kiev

La premier finlandese Sanna Marin è arrivata a Kiev. Lo riportano i media ucraini. La leader di Helsinki ha in programma un incontro con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Ministro degli Esteri russo, Lavrov: “Con Blinken colloquio costruttivo e civile”

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha descritto come «costruttivo e civile». il colloquio avuto recentemente con il segretario di Stato americano, Antony Blinken, a margine della riunione dei ministri degli Esteri del G20 a New Delhi. «Abbiamo discusso la situazione nel campo della stabilità strategica nel contesto del trattato Start e l’Ucraina», ha aggiunto Lavrov, citato dalle agenzie russe.

Cnn: russi trovano armi Usa in Ucraina

La Russia ha inviato all’Iran per la decodifica dei sistemi le armi fornite dagli Stati Uniti e dalla Nato lasciate sul campo di battaglia in Ucraina: lo hanno dichiarato alla Cnn quattro fonti vicine al dossier. Nel corso dell’ultimo anno, funzionari Usa, Nato e di altri Paesi occidentali hanno assistito a diversi casi di sequestro da parte delle forze russe di armi piccole e a spalla, tra cui i sistemi anticarro Javelin e antiaerei Stinger che le forze ucraine sono state a volte costrette a lasciare sul campo di battaglia. In molti di questi casi, Mosca ha poi inviato l’equipaggiamento in Iran per smantellarlo e analizzarlo, probabilmente in modo che l’esercito iraniano possa tentare di realizzare una propria versione di queste armi, hanno detto le fonti. I funzionari statunitensi ritengono che il problema non sia diffuso o sistematico, e le forze armate ucraine fin dall’inizio della guerra riferiscono al Pentagono qualsiasi perdita di attrezzature fornite dagli Stati Uniti. Tuttavia, i funzionari riconoscono che la questione è difficile da monitorare. Non è chiaro se l’Iran sia riuscito a decodificare le armi statunitensi prese in Ucraina, ma Teheran si è dimostrata molto abile nello sviluppo di sistemi d’arma basati su attrezzature statunitensi sequestrate in passato.

Nord Stream, Mosca: “È chiaro che colpevoli sono gli Usa”

«Per noi è chiaro che Washington è responsabile per questo atto terroristico senza precedenti». Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov in un’intervista a Russia Today in arabo, ripresa dalla Tass, in merito alle esplosioni sul Nord Stream. Ryabkov ha aggiunto che le presunte indiscrezioni fatte trapelare da fonti americane e pubblicate dal New York Times secondo le quali l’attacco sarebbe stato compiuto da «un gruppo pro-ucraina.

Cremlino: “Rischi possibili provocazioni in Sud Ossezia e Abkhazia”

Il Cremlino denuncia rischi di provocazioni in Sud Ossezia e Abkhazia, le due regioni della Georgia di cui Mosca ha riconosciuto la sovranità. Il portavoce Dmitry Peskov, ha spiegato che Mosca sta seguendo la situazione «con preoccupazione».

Hacker alla tv russa annunciano un falso allarme nucleare

 

Hacker irrompono nella Tv russa con un falso allarme nucleare: “C’è un attacco andate nei rifugi “

 

Bloccarono difese aeroporto Kiev: arrestati capi Antonov

L’ex direttore generale dell’azienda statale Antonov, il suo vice e il capo dell’unità di sicurezza dell’aviazione sono stati arrestati dai servizi ucraini per aver impedito all’esercito di Kiev di mettere in sicurezza l’aeroporto di Gostomel (a 10 chilometri dalla capitale) alla vigilia dell’invasione russa. Lo riferiscono i media del Paese. I tre, secondo l’accusa, proibirono intenzionalmente all’esercito ucraino di costruire fortificazioni intorno all’aeroporto. Il loro ostacolo ha portato le forze russe a prendere il controllo dell’aeroporto oltre che alla distruzione dell’aereo Antonov 225 Mriya, il più grande del mondo.

Georgia, Mosca vede «mani» Usa dietro «sentimenti antirussi»

Il Cremlino vede «le mani» degli Stati Uniti dietro «il sentimento antirusso» che ha animato le proteste degli ultimi giorni a Tbilisi, proteste contro una legge sulla stampa che è stata poi ritirata dal governo. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: «La mano di qualcuno sta cercando diligentemente di aggiungere elementi anti-russi. Stiamo attentamente, con preoccupazione, osservando le provocazioni».

Cessato l’allarme aereo a Kiev

È stato diramato il «cessato allarme» a Kiev, dopo che la sirena che indica l’allerta aerea era risuonata poco meno di un’ora e mezza fa.

A Kiev il 30% degli utenti è senza riscaldamento

A Kiev, dopo l’attacco missilistico di ieri, il 30% degli utenti rimane oggi senza riscaldamento, mentre l’erogazione di elettricità e acqua sono state ripristinate. Lo riferisce Ukrinform che cita l’amministrazione militare locale a Kiev. «Non ci sono interruzioni di corrente. Approvvigionamento idrico in modalità normale. Fornitura di riscaldamento in fase di recupero, ha sottolineato il capo dell’amministrazione locale Serhii Popko. Alle 7:50, il 30% dei consumatori è senza riscaldamento. I lavori di ripristino sono proseguiti per tutta la notte e continuano tuttora».

 

Il capo del gruppo Wagner: tagliati fuori dai canali di comunicazione speciali con le autorità russe

Il capo e fondatore del gruppo mercenario russo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha denunciato di esser stato tagliato fuori dai canali di comunicazione speciali con le autorità russe, come reazione al fatto che, da settimane, si lamenta della mancanza di munizioni per i suoi uomini. «Per farmi smettere di chiedere munizioni, hanno disconnesso tutti i telefoni di comunicazione speciale in tutti gli uffici e in tutte le unità», ha raccontato in un audio pubblicato sul suo account Telegram. Prigozhin ha aggiunto che la situazione non è affatto cambiata e che il gruppo Wagner – la principale forza d’assalto russa a Bakhmut, da mesi la battaglia più feroce in Ucraina orientale – ancora non ha quel che gli serve. «E un’altra cosa importante che hanno fatto, hanno bloccato tutti i passaggi in tutte le istituzioni in cui vengono prese le decisioni. Non li nominerò, per non screditarli». Prigozhin è da settimane ai ferri corti con il ministro della Difesa Sergei Shoigu e con lo Stato Maggiore russo. L’imprenditore, considerato molto vicino a Putin, ha anche dichiarato che ora ha l’opportunità di chiedere ulteriori consegne solo attraverso i media, cosa che ha “probabilmente” farà. «Ma non tutto è così male. Ci sono cose positive. I miei ringraziamenti agli industriali», ha aggiunto, ringraziando personalmente il ministro dell’Industria e del Commercio Denis Manturov per la produzione di munizioni.

Gb: raid Mosca meno frequenti perché mancano munizioni

All’indomani del violentissimo attacco aereo russo su tutta l’Ucraina, il più violento dal 16 febbraio e uno dei più pesanti in un anno di offensiva, l’intelligence militare britannica fa notare che la Russia lancia attacchi massicci meno frequentemente che nel passato perché non ha sufficienti munizioni e ha bisogno di un intervallo di tempo più lungo per raccogliere una quantità sufficiente di proiettili da lanciare su suolo ucraino. Il ministero della Difesa del Regno Unito ne parla nel suo ultimo rapporto sul tema, una aggiornamento dedicato all’ondata di raid aerei che ieri il Cremlino ha sferrato contro le infrastrutture critiche in diverse parti del Paese. «L’intervallo tra le ondate di attacchi sta probabilmente aumentando perché la Russia ora ha bisogno di accumulare una massa critica di missili di nuova produzione direttamente dall’industria», si legge nel tweet.

Esercito Kiev contrattacca, colpiti centri logistici russi

Potente attacco dell’esercito di Kiev a partire da ieri sera contro siti e centri logistici dove sono concentrate le truppe e le attrezzature dell’esercito russo in territorio ucraino: lo riferisce lo Stato maggiore ucraino citato dai media locali. Tredici gli attacchi lanciati dalle forze armate ucraine, l’aviazione ha colpito un complesso missilistico antiaereo, mentre unità di artiglieria hanno centrato 6 aree di concentrazione del personale militare russo, 2 centri logistici, 3 depositi di munizioni, 6 stazioni di controllo elettronico e 2 veicoli antiaerei in posizione di tiro.

Kiev: “Ultimo attacco accelera l’arrivo dei sistemi di difesa aerea”

Il massiccio attacco missilistico della Russia contro l’Ucraina il 9 marzo non farà che accelerare la fornitura di sistemi di difesa aerea all’Ucraina da parte di partner internazionali. Ne è convinto il vice capo dell’ufficio del presidente ucraino, Oleksiy Kuleba, che alla tv nazionale ha risposto così alla domanda se il massiccio bombardamento di ieri influenzerà ulteriori forniture di armi, in particolare il Patriot e Sistemi SAMP/T in grado di intercettare missili balistici. Lo riferisce Ukrinform. «Certamente accelererà il processo, ne sono certo. Avremo prima tutti i sistemi di difesa aerea di cui abbiamo bisogno perché il mondo intero può vedere il male che dobbiamo combattere ogni giorno. Quindi sono sicuro che gli si ritorcerà contro, contrariamente a quanto si aspetta l’esercito russo», ha detto. Kuleba ha aggiunto che la Russia cerca di spezzare lo spirito degli ucraini lanciando raffiche di missili. «Ma non saranno mai in grado di farlo. Stiamo combattendo per la nostra terra, la nostra vita e le nostre case», ha sottolineato.

Think tank Usa: pausa tattica di Wagner a Bakhmut

Il gruppo di mercenari di Wagner sta prendendo una “pausa tattica” a Bakhmut, la città ucraina sotto un feroce assedio da settimane. Lo afferma il think tank Usa Institute for the Study of War. L’ISW ritiene che Wagner stia aspettando l’arrivo di rinforzi di truppe russe convenzionali a cui cedere la prima linea nella feroce battaglia, la più violenta della guerra ucraina. «L’arrivo di un numero maggiore di forze russe convenzionali nell’area potrebbe suggerire che le forze russe intendono controbilanciare il possibile culmine delle operazioni offensive di Wagner a Bakhmut con nuove truppe convenzionali«, ha affermato l’ISW.

Papa Francesco: Putin sa che sono a disposizione

Se incontrassi Putin «gli parlerei chiaramente come parlo in pubblico. È un uomo colto». Così Papa Francesco nell’intervista alla Rsi – che sarà pubblicata in forma integrale sul sito da domenica sera – anticipata da Corriere, Repubblica e La Stampa.

Melnyk: più difese anti-aeree contro minaccia atomica Russia

«La Russia sta provando a minacciare tutto il mondo con il disastro nucleare, per questo dobbiamo essere uniti per proteggere soprattutto i luoghi dove si trovano le centrali nucleari dalla possibilità di essere attaccate dai missili. Stiamo lavorando per consegnare un maggior numero di sistemi di difesa aerea e dare copertura a tutti gli oggetti ad alta pericolosità». Così l’ambasciatore dell’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk in un’intervista a La Stampa.

Isw: attacco aereo del 9 marzo fa parte di un’azione di propaganda

Il bombardamento del 9 marzo sull’Ucraina – il più grande attacco aereo della Federazione Russa nel 2023 – non ha portato alcun vantaggio sul campo di battaglia e fa parte di un’azione di propaganda. Lo sostengono gli analisti dell’American Institute for the Study of War (Isw) sottolineando che «il Cremlino ha probabilmente lanciato deliberatamente missili che il sistema di difesa aerea ucraino non può intercettare per ottenere risultati nello spazio informativo russo, nonostante la riduzione delle scorte di tali missili». In dettaglio si tratterebbe di una “vendetta” per gli attacchi terroristici avvenuti nella regione di Bryansk, in territorio russo, il 2 marzo scorso. Il 9 marzo sono stati lanciati dalla Russia 84 missili su varie città dell’Ucraina, provocando almeno 11 morti e 22 feriti.

Stati Uniti e alleati occidentali congelano beni russi per oltre 58 miliardi di dollari

La cosiddetta task force REPO (Russian Elites, Proxies, and Oligarchs) ha annunciato di aver congelato oltre 58 miliardi di dollari di beni russi. lo riporta il sito Kyiv Independent. I membri della task force: Italia, Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e Commissione Europea, hanno promesso di “raddoppiare” gli sforzi per ritenere la Russia responsabile della sua guerra contro l’Ucraina e di resistere agli sforzi russi per eludere le sanzioni. «La REPO continuerà a identificare, localizzare e congelare i beni dei russi sanzionati, con l’obiettivo di privare il Cremlino dei fondi necessari per combattere la sua guerra illegale».

Ucraina: allarme aereo in tre regioni

Un allarme aereo è stato lanciato stanotte nelle regioni ucraine di Poltava, Kharkiv e Dnipropetrovsk, secondo i dati della mappa online del Ministero della trasformazione digitale ucraino. Lo riporta l’agenzia russa Ria Novosti, secondo cui l’allarme aereo è suonato quasi contemporaneamente, intorno alle 4.11 ora di mosca (le 2.11 in Italia).

Sorgente: Ucraina – Russia, le news sulla guerra oggi. Wagner: “Putin ci ha tagliati fuori” – La Stampa

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