0 6 minuti 1 anno

Il 22 marzo è previsto un dibattito e un voto alla Camera dei deputati, dopo che la premier Giorgia Meloni dovrà riferire sul Consiglio europeo del 23 e 24 marzo con in agenda l’Ucraina.

Fuori l’Italia dalla guerra, fuori la guerra dalla Storia!

Le “pacifiste” e i “pacifisti”, che raccolgono una proposta di Disarmisti esigenti & partners (WILPF Italia in prima fila), invitano a una mobilitazione contro il coinvolgimento bellico dell’Italia che avrà il suo culmine nel presidio che si terrà dalle ore 9:00 alle ore 19:00, appunto il 22 marzo a Roma, in piazza dell’Esquilino.

Si protesta, interpretando l’opinione e il sentimento popolare maggioritari per il ripudio della guerra, sancito dalla Costituzione, contro l’indirizzo istituzionale di unità filoatlantista di cui il governo in carica, in continuità con il governo Draghi, chiederà conferma parlamentare.

Per alcuni, si tratterà della quinta tappa di un “digiuno di coerenza ecopacifista”. L’iniziativa ha inizio già al corteo del 5 novembre 2022 (vedi nota sotto riportata).

Allora ci si presentò con uno striscione che esponeva in massima evidenza la considerazione di Papa Frencesco: “Oggi non esistono guerre giuste”.

E recava le seguenti scritte: “Fermate subito i combattimenti, intervenga l’ONU per negoziare una tregua e prevenire una escalation nucleare”.

“Custodiamo, esseri umani cooperanti, la Terra sofferente”.

“Nonviolenza. Riconvochiamoci, quando si vota in Parlamento, per protestare contro l’invio di nuove armi all’esercito ucraino”.

Di conseguenza, dopo il 13 dicembre 2022, il 10 gennaio 2023, il 23 gennaio 2023, il 24 febbraio 2023, ecco queste attiviste e questi attivisti, con compagne e compagni di cammino che si sono aggiunti, di nuovo in campo!

No al Patto Meloni Schlein per la “pace (sedicente) giusta”, costruita sulla ricerca della vittoria militare!

Il presidio del 22 marzo, dedicato come sempre alla scomparsa presidente della WILPF Antonia Sani, sarà preceduto da un confronto online, con i parlamentari disponibili, il 20 marzo dalle ore 19:00 alle ore 20:00 (vedi lettera allegata).

 

Il 22 marzo si svolgerà, nell’ambito del presidio, una conferenza stampa dalle ore 11:00 alle ore 12:00 in piazza dell’Esquilino a Roma.

Alfonso Navarra e Cosimo Forleo introdurranno, tra gli altri, Enzo Pennetta, del comitato referendario “Ripudia la guerra” . Non è la presentazione ufficiale dell’iniziativa ma l’illustrazione dell’idea come work in progress (vedi appello allegato per la promozione di comitati locali per i referendum contro l’invio di armi all’Ucraina).

Interverranno per la coalizione dei Disarmisti esigenti (www.disarmistiesigenti.org)

Alfonso Navarra – portavoce

Ennio Cabiddu – Stop RWM

Cosimo Forleo – Per la Scuola della Repubblica

Con la collaborazione di:

Angelica Romano – UN PONTE PER

Patrizia Sterpetti – WILPF Italia

 

______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________-

 

 

Nota aggiuntiva

 

Il digiuno di coerenza ecopacifista è concepito come un giorno di riflessione e di rinnovato impegno per trovare la strada di un rapporto di servizio con il popolo italiano inascoltato per come andremo spiegando.
Nella consapevolezza che il concetto di “popolo” non coincide con quello di “popolo della pace”, quest’ultimo in buona parte identificabile con i manifestanti del 5 novembre. Quindi si tratta di costruire un ponte di dialogo e di servizio tra “popolo della pace” e “popolo italiano”.
I digiunatori fanno rilevare che un movimento pacifista indipendente che volesse fare il suo mestiere ed influire politicamente dovrebbe in primo luogo farsi carico dei 4 punti su cui i media all’unanimità riferiscono di un consenso popolare maggioritario.
I punti sono i seguenti:
1- Non rifornire di armi e di aiuti militari l’esercito di Kiev (pur solidarizzando con il popolo martoriato dall’aggressione russa. Ma martirizzato anche da una guerra che cresce in intensità e durezza, senza sapere dove si potrà finire all’interno della logica che persegue la “vittoria militare”)
2- Darsi da fare diplomaticamente per “fare tacere le armi” (appunto) ed avviare subito, senza precondizioni, trattative di tregua e poi di pace con l’intervento dell’ONU
3- Non alimentare la corsa al riarmo né convenzionale né tantomeno nucleare. Quindi riduzione delle spese militari e rifiuto di ospitare vecchie e nuove bombe atomiche. Ancor meglio: aderire al Trattato di proibizione delle armi nucleari e comportarsi di conseguenza fuoriuscendo dalla condivisione nucleare NATO.

Obiezioni di coscienza: alla guerra (Campagna Object war), al servizio militare, alle spese militari, alla produzione e al commercio delle armi, alle banche che finanziano gli strumenti di morte.

4- Non alimentare una guerra economica parallela con quella militare: le sanzioni energetiche alla Russia, in particolare, risulta chiaro che vanno a danneggiare più i popoli che le élites che profittano dalle guerre.
È questo ultimo punto il contenuto più focalizzato dell’appello che ancora sottoponiamo per le adesioni dal titolo:
SALVIAMO LA TERRA – BLOCCHIAMO LA GUERRA
Revochiamo le sanzioni energetiche contro la Russia che ci separano dalla pace. Indirizziamoci invece verso la soluzione negoziata e cooperativa del conflitto!
PACE SIGNIFICA ANCHE PANE!
I primi firmatari sono:
Alfonso Navarra – Antonia Sani – Luigi Mosca – Moni Ovadia – Alex Zanotelli – Angelica Romano – Luciano Benini – Antonino Drago – Antonella Nappi … e altre/i
Si vada, per leggere il testo al completo, e per sottoscrivere, al link:
https://www.petizioni.com/nonsiamoinguerra-nosanzioni/

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20