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20 April 2024
0 4 minuti 1 anno
Francia. Occupata per la prima volta Assas, prestigiosa facoltà di giurisprudenza di Parigi. L’intelligence della polizia in allarme

Persino il servizio d’intelligence della polizia francese comincia a inquietarsi: gli studenti «saranno molto più numerosi» alle manifestazioni di oggi contro la riforma delle pensioni, rispetto alle settimane passate, si legge in una nota filtrata sui media francesi.

Nelle settimane scorse il movimento studentesco ha cominciato, lentamente, ad attivarsi. Le assemblee si sono moltiplicate nelle università e nei licei, un po’ ovunque nel paese. Giovedì scorso, in occasione della giornata di sciopero indetto dall’intersindacale, c’erano «80 università bloccate, delle quali 10 da lunedì 20 marzo, ovunque in Francia ma soprattutto fuori Parigi», ha detto Imane Ouelhadj, 24 anni, presidentessa del sindacato studentesco Unef di Nanterre. «Siamo una generazione sacrificata dal Covid e dall’inflazione, che non arriva più a mangiare correttamente, a vestirsi, a pagare l’affitto. Macron dovrà essere obbligato ad ascoltare la collera che proviene dalla strada, a un certo punto dovrà piegarsi di fronte al movimento», ha spiegato.

L’Unef è un’organizzazione relativamente moderata nel panorama delle realtà studentesche. Eppure, la sua presidentessa invita apertamente i suoi coetanei a partecipare alle manifestazioni notturne che hanno scosso il paese in questi giorni, «chiediamo solo agli studenti di fare attenzione a questa repressione iper-violenta», dice al manifesto.

Mentre alcune università tradizionalmente più attive, come Nanterre o St Denis, nella banlieue parigina, sembrano stentare a organizzare blocchi e occupazioni, altre università riescono invece a mobilitarsi in modi spesso inaspettati.

A Lilla, per esempio, 200 km a nord di Parigi, diversi siti del complesso universitario locale sono occupati in maniera più o meno intermittente dal 7 marzo, e un’assemblea inter-facoltà ha votato lo sciopero studentesco dal 27 al 30 del mese. Scene simili si sono ripetute all’università di Montpellier e a Tours, così come in altri centri minori.

La sorpresa più grande è sicuramente quella di Assas, la prestigiosa facoltà di giurisprudenza di Parigi e tradizionale bastione dell’estrema destra. È stata occupata giovedì scorso, «per la prima volta nella sua storia», ha comunicato il sindacato studentesco Solidaires Étudiants. «Sciopero generale: Assas la rossa!», c’era scritto sullo striscione che gli studenti hanno steso all’ingresso della struttura.

Ieri, l’università Paris-Dauphine, nel prestigioso XVI arrondissement dell’ovest della capitale, è stata bloccata per l’intera giornata, in preparazione del corteo sindacale di oggi. Mentre le assemblee e le iniziative studentesche si moltiplicano, tuttavia, le aggressioni dell’estrema destra si fanno anch’esse più frequenti e violente.

La settimana scorsa, a Rennes, degli studenti sono stati aggrediti da un gruppetto di neonazi; a Besançon, dei neofascisti hanno cercato di introdursi con la forza all’interno di una facoltà occupata. Infine, in questi giorni, dei militanti di estrema destra hanno attaccato i picchetti degli studenti che bloccavano provvisoriamente due siti della Sorbona.

Sabato scorso, secondo i sindacati studenteschi, una quarantina di neofascisti del Gud (Groupe Union Défense) ha aggredito a colpi di coltelli e spranghe un gruppo di studenti che bloccava il campus Cassin, una delle struttura della Sorbona, nel 13mo arrondissement della capitale. «Un compagno non è riuscito a sfuggire» all’attacco, hanno scritto le organizzazioni studentesche in un comunicato, «ed è stato picchiato in maniera estremamente violenta, rendendo necessario un ricovero in ospedale», con una frattura alla mascella e il naso rotto.

Sorgente: ilmanifesto.it

 

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