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di Paolo Berizzi

La “moda” di minacciare l’uso delle armi con cartelli appesi fuori casa si è diffusa in Friuli e Veneto dal 2015. In quell’anno il benzinaio Graziano Stacchio imbraccia il fucile e uccide un rapinatore entrato in azione in un esercizio commerciale vicino alla stazione di rifornimento

La difesa fai da te è un cartello 30×20 cm, in alluminio o in pvc, ma anche più grande e comunque facilmente acquistabile con un ordine on line. Cartelli e targhe “segnaletiche” da appendere sui muri e sul cancello di casa. Con avvisi inquietanti in puro stile difesa-offesa. O pistolero della porta accanto. Tra i più articolati: “Questa casa è protetta da Dio e da un’arma! Se desideri incontrare entrambi basta entrare senza permesso!”. Impossibile non notarlo l’avvertimento sul muro di una villetta sulle colline di Trissino, in provincia di Vicenza, lungo la strada verso monte Faldo. Al centro dell’insegna – per rendere il tutto più esplicito – c’è l’immagine di una pistola. A buon intenditor.

È solo uno dei tanti casi che nel profondo nord-est – Veneto e Friuli Venezia Giulia, ma anche in altre regioni del settentrione, dalla Lombardia al Piemonte – raccontano una tendenza sempre più frequente. “Arredare” l’esterno della casa con insegne che fungano da monito per ladri e visitatori “indesiderati”. Una moda che si è diffusa negli ultimi anni e che – per dire, appunto, del vicentino – ha trovato emuli dopo la vicenda di Ponte di Nanto. Nel 2015 il benzinaio Graziano Stacchio imbraccia il fucile e uccide un rapinatore entrato in azione in un esercizio commerciale vicino alla stazione di rifornimento. Da lì in poi la cartellonistica domestica ha come fatto un salto di qualità, diciamo così. Dal vecchio classico anni ’70 “attenti al cane” si è passati alla nuova declinazione che dall’animale da guardia allarga il campo della difesa al padrone di casa, al suo presunto essere armato e all’attitudine ad affrontare – pistola o fucile in pugno – chi entra in casa “senza permesso”.

 

Su cancelli, recinzioni e pareti esterne è sempre più frequente vedere spuntare scritte con avvertimenti di questo tenore. “Attenti al cane e al padrone” (con raffigurati un cane e un’arma). “Non abbiate paura del cane, preoccupatevi del padrone”. “Attenti al padrone, è armato”. “Attenti al padrone, qui l’unico normale sonio io” (con il muso di un doberman o di un bulldog). Un’altra versione in commercio riporta sulla targa la foto del film Il Padrino, che in questo caso altro non rappresenta che, appunto, il padrone di casa. Basta fare una rapida ricerca in Internet e c’è solo l’imbarazzo della scelta per acquistare on line i cartelli. Di vari tipi, prezzi e dimensioni. Su Amazon o eBay grondano offerte: al prezzo di pochi euro (1,21; 2,70) più spese di spedizione ti arriva direttamente a casa la targa “in polipropilene compatto serigrafato, adatto alla posa in esterni, applicazione su cancelli/recinzioni”.

Merce che fa la gioia dei paladini della difesa fai da te. Uno su tutti, in Veneto, noto alle cronache politiche e non, l’ex sindaco di Albettone (Vicenza) e attuale consigliere regionale di FdI, Joe Formaggio (Joe come Joey protagonista del telefilm Furia). Tornato in consiglio comunale il 28 marzo dopo la vicenda delle presunte molestie denunciate dalla collega leghista Milena Cecchetto, da anni Formaggio esalta le armi vantandosi di tenere pistola e carabina in casa pronte in caso ad accogliere i ladri. “Giro di ronda con il mio fucile a pompa”, disse anni fa dopo un caso di aggressione subita da un cittadino. E ancora: “Qui siamo razzisti, gli immigrati rischiano la pelle” (sempre lui, sdraiato sul sillogismo immigrato uguale delinquente).

 

 

Il rischio della deriva securitaria, armi in pugno e vi aspettiamo. Un rischio che trova nella cartellonistica pistola-animali-padrone un formidabile volano. Nella valle dell’Agno, Prealpi vicentine, i segnali appesi su cancelli e recinzioni si sono moltiplicati. E i discorsi che li accompagnano sono in linea. Danilo Andriollo, Anpi Vicenza, riferisce a Repubblica di alcuni casi e testimonianze più che eloquenti. In zona Montecchio Maggiore. C’è chi, racconta Andriollo, ha teorizzato contro i ladri le soluzioni più estreme. “Se hai il giardino spazioso puoi concimare con chi ti viene in casa… e visto che se li arrestano mollano subito la soluzione concime è migliore perché irreversibile”.

Sorgente: “Attenti al padrone, è armato”: i cartelli con cane e pistola per la difesa fai da te – la Repubblica

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