(Dal libro Propaganda Propaganda –  Gli anni del consenso disinformato)

il 23 dicembre Repubblica pubblica il seguente articolo :

Sì dell’Aifa, il vaccino arriva. Rischio furti, in campo i Servizi | Rep

Via libera dell’Agenzia del farmaco a Pfizer: “Può bloccare anche il contagio”. Dosi in viaggio la notte di Natale con la scorta. Da Roma saranno trasferite in venti siti protetti. Si teme che le fiale vengano rubate per il mercato nero extraeuropeo. Rizzi (Criminalpol): “Allo stato allerta potenziale, ma può accadere come con le mascherine”

In questo articolo si riportano le parole del direttore generale dell’AIFA:

“È un vaccino con un margine di sicurezza elevatissimo, intorno al 95 per cento”, ha detto. “L’indicazione che sta arrivando è che i vaccini indicano immunità sterilizzante e questa è un’altra buonissima notizia”. Ovvero, oltre a proteggere dalla malattia covid, pare che riescano ad evitare l’infezione asintomatica e rendano il soggetto non contagioso. Il direttore generale Aifa Nicola Magrini ha aggiunto altri dettagli: “Dalle prime evidenze gli anticorpi si sviluppano dopo 6-7 giorni: che ci si possa ammalare nei giorni successivi alla prima dose è una possibilità remota. Il vaccino è approvato per tutta la popolazione sopra i 16anni e non ha controindicazioni assolute, neanche per donne in gravidanza o allattamento perché i benefici superano i rischi. Non sono richieste accortezze particolari per anziani o immunodepressi, inclusi chi ha problemi di coagulazione del sangue o sanguinamento”.

“È un vaccino con un margine di sicurezza elevatissimo, intorno al 95 per cento”

Nessuna accortezza né per immunodepressi né verso chi ha problemi di coagulazione del sangue. Nemmeno per le donne in gravidanza? In allattamento?

Leggiamo a questo proposito le indicazioni dell’ EMA tramite un foglio informativo rilasciato dall’agenzia Europea del farmaco rispetto ad un vaccino qualsiasi per esempio Pfizer:

a pag. 5 riporta:

¹ […]Come per tutte le iniezioni intramuscolari, il vaccino deve essere somministrato con cautela nei soggetti sottoposti a terapia anticoagulante oppure affetti da trombocitopenia o qualsiasi disturbo della coagulazione (ad es. emofilia),

[…] L’efficacia e la sicurezza del vaccino non sono state valutate nei soggetti immunocompromessi, compresi quelli in terapia immunosoppressiva. L’efficacia di Comirnaty potrebbe essere inferiore nei soggetti immunocompromessi.

Possibile che il presidente dell’AIFA non abbia letto il bugiardino rilasciato dall’EMA?

La SIFO-Sezione Regionale Toscana-Gruppo Informazione Scientifica Antecedentemente al vaccino covid pubblica un informativa scientifica riguardante i comuni vaccini.

²La pubblicazione è stata seguita a cura della Dr.ssa Alessandra Ipponi (Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio – Firenze) e dal Dr. Lorenzo Bencivenni Ospedale Serristori di Firenze

Vi si può trovare tra le altre interessanti indicazioni una accortezza, un principio generale:

Le vaccinazioni devono essere rimandate per le donne in gravidanza, salvo casi di necessità, da valutarsi a cura del medico.

Mentre il Foglio illustrativo pubblicato in aprile 2021 del farmaco Comirnaty (Pfizer ) riporta molta cautela:

³ Gravidanza

I dati relativi all’uso di Comirnaty in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3). La somministrazione di Comirnaty durante la gravidanza deve essere presa in considerazione solo se i potenziali benefici sono superiori ai potenziali rischi per la madre e per il feto.

[…]Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o al farmacista prima di ricevere questo vaccino.

Come può il presidente AIFA a dicembre 2020 annunciare tanta certezza sul piano degli effetti avversi se 4-5 mesi dopo, ancora non erano presenti dati sufficienti per garantire la sicurezza di questi farmaci relativamente alle donne in gravidanza e agli immunodepressi?

L’8 maggio 2021, quindi sei mesi dopo, la rivista Nurse24 pubblica un articolo descrivendo i rari casi di effetti collaterali sulle donne in gravidanza. Mentre si continua a declamare l’efficacia e la sicurezza del vaccino vengono mostranti dei dati che a me, nella mia ignoranza, appaiono terribili. Ecco i dati riportati:

⁴Esiti della gravidanza ed esiti neonatali

Tra gli 827 partecipanti che hanno avuto una gravidanza completata, la gravidanza è esitata in un parto con bambino vivo in 712 casi (86,1%), in un aborto spontaneo in 104 (12,6%), in nati morti in 1 (0,1%) e in altri esiti (aborto indotto e gravidanza ectopica) in 10 (1,2%).

Si sono verificati prima della 13° settimana di gestazione un totale di 96 aborti spontanei su 104 totali (92,3%). Inoltre, 700 gravidanze su 712 che hanno portato a un parto vivo (98,3%) erano avvenute nelle persone che avevano ricevuto la loro prima dose di vaccino nel terzo trimestre. Gli esiti avversi tra i 724 bambini nati vivi – inclusi 12 gruppi di gestazioni multiple – erano parti pretermine (60 su 636 tra quelli vaccinati prima della 37° settimana [9,4%]), piccole dimensioni per l’età gestazionale (23 su 724, 3,2%) e anomalie congenite maggiori (16 su 724, 2,2%).

In questo articolo di nurse24 si fa riferimento ad uno studio con 827 partecipanti, i dati a mio modesto avviso non sono per niente confortanti ma al di là del mio inutile punto di vista mi chiedo: come si può basare la tranquillità di milioni di donne in gravidanza su un test relativo ad una coorte di solo 827 gestanti?

Il 23 ottobre 2021 leggiamo sul Il Mattino di Caserta:

⁵ Incinta al nono mese, si vaccina: scopre che la sua bimba era morta

Sarà nota solo fra due mesi la causa del decesso della piccola portata in grembo da una giovane madre di San Prisco. La donna, incinta di nove mesi, ha scoperto che il battito della propria bimba non c’era più il giorno dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino Pfizer.

Scopre che il bambino è morto in grembo il giorno dopo il vaccino, la causa sarà nota solo fra due mesi , tra le cause sul sito dell’On. Paragone di novembre vi è qualche indizio in più:

⁶ al momento sulle cause del dramma ci sono solo ipotesi. Una di queste è di una trombosi sorta nel cordone ombelicale..

Nessun giornale ha riportato il risultato dell’autopsia.

Riporto i dati del VAERS, il Vaccine Adverse Event Reporting System, un sistema di segnalazione passivo che consente a chiunque di presentare una segnalazione di un evento avverso dopo la vaccinazione ed è gestito dalla Food and Drug Administration (FDA) e dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC). https://wonder.cdc.gov//vaers.html

sempre nell’articolo della rivista Nurse24 già citato:

[…] questo registro ha elaborato 221 segnalazioni riguardanti la vaccinazione con covid-19 tra gestanti, delle quali 155 (70,1%) hanno coinvolto eventi avversi non specifici della gravidanza e 66 (29,9%) eventi avversi specifici della gravidanza o del neonato. Gli eventi avversi correlati alla gravidanza riportati più frequentemente sono stati l’aborto spontaneo (46 casi; 37 nel primo trimestre, 2 nel secondo trimestre e 7 nei quali il trimestre era sconosciuto o non segnalato), seguito da feto morto, rottura prematura delle membrane e sanguinamento vaginale, con 3 rapporti per ciascuno. Non sono state segnalate anomalie congenite.

Il messaggio anche a maggio 2021 è sempre lo stesso :

Patrizia Zucchi, infettivologa di Asst Valtellina e Alto Lario, da mesi in servizio nei reparti covid del Morelli, con la collega e responsabile Chiara Rebucci, rilascia un intervista per la provincia di Sondrio ed alla domanda :

“Quindi, vale la pena di vaccinarsi in tranquillità?”

Risponde:

⁷Certo, perché, ripeto, reazioni misteriose non ce le dobbiamo aspettare né nel breve, né nel medio, né tantomeno nel lungo periodo. Del resto quando ci si vaccina, si fa un piccolo atto di fiducia che, come tutti gli atti di fiducia, comporta un suo certo rischio per il semplice fatto che, il “rischio zero”, non esiste. Ma è importante leggere l’atto come corale con un contenuto positivo per la propria salute, ma anche come via d’uscita obbligata da una situazione emergenziale.

ADNKronos il 24 luglio 2021, ricalca ciò che viene passato dai giornali e dai telegiornali ogni giorno, il fatto cioè che il vaccino non abbia controindicazioni o effetti collaterali e che sia quindi sicuro per le donne in gravidanza, evidenziando l’impossibilità che l’mRNA passi al feto.

⁸ “Il vaccino anti-covid in gravidanza è sicuro e non ci sono rischi, come dimostrato da studi scientifici, che i frammenti di mRna possano ‘arrivare’ al feto e tanto meno ‘passare’ attraverso il latte” […] la presidente Sigo, spiegando dal punto vista scientifico che: “La paura di eventuali danni al feto”, a causa del vaccino “non ha alcuna plausibilità biologica, perché i frammenti di mRna sono molto piccoli e hanno una vita brevissima, […], non passa neanche nel latte, come è stato dimostrato da un recentissimo studio”.

L’articolo di AdnKronos riporta le parole di Elsa Viora, presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo)

Nessuna plausibilità biologica per la presenzadi frammenti di mRNA?

Più di un anno dopo il 27 settembre 2022 uno studio riporta la scoperta di tracce di mRNA nel latte materno.

⁹ Gli scienziati della New York University (Nyu) Long Island School of Medicine spiegano di aver rilevato in maniera sporadica mRna in alcuni dei campioni prelevati nel latte di mamme vaccinate entro 6 mesi dal parto.

Lo studio è pubblicato su ‘Jama Pediatrics’.

Perchè tutta questa superficialità su cose così importanti?

Il bugiardino riportato da EMA relativo al vaccino mRNA di Pfizer (pagina 88) non ha la limpida certezza della dottoressa Viora, ammette come doveva fare tutta l’informazione italiana, la mancanza di dati sufficienti per la determinazione del rischio: i dati infatti, dichiara, sono limitati:

¹⁰Anche se i dati relativi agli effetti sulla gravidanza o sul neonato dopo la vaccinazione durante il primo trimestre di gestazione sono limitati, non è stato osservato nessun cambiamento del rischio di aborto spontaneo.

Potrei pensare che ci siano all’EMA e all’interno di Pfizer pericolosi no-vax che redigono i fogli illustrativi e bugiardini per spargere dubbi su un medicinale assolutamente sicuro? Oppure, se fossi una persona maligna potrei pensare il contrario: che si è fatta propaganda sulla pelle delle persone più fragili?

Un articolo pubblicato il 24 dicembre 2022 dal Dr Josh Guetzkow sul giornale “The Daily Sceptic” riporta uno studio condotto in Israele dal ricercatore David Shuldman l’articolo titola:

¹¹“Huge Spikes in Neonatal Deaths Following Vaccine Rollout, Data from Major Israeli Health Insurer Show”

Lo studio evidenzia un notevole aumento di morti pre-natali dopo l’introduzione del vaccino.

Per concludere, il ministro della salute inglese emette un informativa sulle linee guida dei vaccini mRNA il 16 agosto 2022 dove sconsiglia chiaramente l’uso dei vaccini mRNA nelle donne in gravidanza e in allattamento, leggiamo cosa scrive:

L’informativa, redatta dal governo UK e pubblicata nel sito ufficiale titola:

¹²Sintesi del rapporto di valutazione pubblica per il vaccino covid-19 Pfizer/BioNTech

Aggiornato il 16 agosto 2022

Relativamente alla vaccinazione sulle donne in gravidanza e allattamento dichiara:

[…] si ritiene che al momento non sia possibile fornire sufficienti rassicurazioni sull’uso sicuro del vaccino […]

Anche le donne che allattano al seno non dovrebbero essere vaccinate. Questi giudizi riflettono l’assenza di dati al momento e non riflettono una specifica constatazione di preoccupazione. Un consiglio adeguato per quanto riguarda le donne in età fertile, le donne in gravidanza e le donne che allattano al seno sono state fornite sia nelle Informazioni per gli operatori sanitari del Regno Unito che nelle Informazioni per i destinatari del Regno Unito.

In Italia la vaccinazione alle donne in gravidanza e in allattamento, viene addirittura raccomandata dall’istituto superiore di sanità:

¹³ … Si raccomanda l’offerta di una dose di vaccino a mRNA, come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario in accordo con le disposizioni in vigore, alle donne in gravidanza che si trovino nel secondo e terzo trimestre e desiderino vaccinarsi.