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Viviana Mazza

L’incidente, a pochi giorni dalla visita del Segretario di Stato Blinken a Pechino, potrebbe rappresentare una delle più aggressive manovre di raccolta di informazioni degli ultimi anni da parte della Cina

NEW YORK – Un pallone spia cinese sorvola da un paio di giorni gli Stati Uniti: mercoledì è stato avvistato dal Pentagono sopra il Montana e in precedenza sopra le Isole Aleutine in Alaska e in Canada.

La Casa Bianca ha preso in considerazione l’ipotesi di abbatterlo inviando i caccia F22, ma il segretario della Difesa Lloyd Austin e il generale Mark Milley, capo dello stato maggiore congiunto, hanno valutato i rischi finendo per sconsigliarlo, temendo che i frammenti cadendo giù dal cielo possano causare danni.

Da Pechino arriva l’invito a «evitare clamori», unito alla promessa di «indagare»: «La verifica è in corso», ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, aggiungendo che «fino a quando i fatti non saranno chiari, fare congetture e gonfiare la questione non aiuterà a risolverla».

L’annuncio arriva da Washington a pochi giorni dalla partenza del segretario di Stato Antony Blinken per Pechino, dove arriverà domenica e incontrerà Xi Jinping. Blinken è il primo segretario di Stato americano da sei anni a questa parte – e il primo ministro del governo Biden – a sedersi faccia a faccia con il leader cinese.

La visita segue l’incontro tra Biden e Xi al G20 di Bali a novembre, dove i due presidenti si sono trovati d’accordo sulla necessità di stabilizzare i rapporti Cina-Usa, complicati anche dalla pandemia di Covid, e giunti al punto più basso da quando i due Paesi hanno stabilito relazioni diplomatiche nel 1979.

L’amministrazione Biden ha fortemente limitato l’accesso della Cina alla tecnologia americana e le tensioni sono cresciute in relazione all’intervento russo in Ucraina, con Pechino che continua i commerci e l’appoggio diplomatico a Mosca. La questione più calda è naturalmente Taiwan. Gli Stati Uniti ripetono che ci sono aree di competizione ma che può esserci anche cooperazione tra le due potenze.

In Montana si trova una delle tre basi americane con missili nucleari: nello Stato sono presenti 150 missili balistici intercontinentali. I funzionari del Pentagono credono che l’obiettivo del pallone spia sia di raccogliere informazioni e avrebbe sorvolato anche altri luoghi sensibili. Sono state prese alcune misure protettive non specificate, ma i l’opinione dell’Amministrazione è che non si tratti di una minaccia significativa né dal punto di vista dell’intelligence (Pechino dispone di satelliti assai più sofisticati, anche se i palloni spia soffermandosi sull’area possono fornire ulteriori dati) né per gli aerei civili, che volano ad una altitudine molto più bassa.

 

I palloni spia sono stati usati per decenni per la sorveglianza, in particolare durante la Guerra fredda, e non è la prima volta che la Cina usa delle versioni più moderne in tempi recenti, sia negli Stati Uniti che in Giappone.

Pechino non ha commentato ma il Pentagono ha contattato l’ambasciata cinese a Washington e altri canali per protestare.

Alcuni repubblicani al Congresso hanno però chiesto una risposta più dura: per esempio, Tom Cotton, deputato dell’Arkansas, sostiene che Blinken dovrebbe cancellare il viaggio in Cina. Austin ha convocato la riunione sul pallone spia durante un viaggio nelle Filippine, nel corso del quale gli Stati Uniti hanno annunciato che avranno accesso ad altre quattro basi militari locali oltre alle cinque già usate per l’addestramento, l’equipaggiamento e l’atterraggio in base ad un accordo del 2014.

Il Pentagono da tempo puntava a espandere la presenza nella regione, per contrastare la Cina sia nel Mar Cinese Meridionale sia a Taiwan. Anche il Giappone ha annunciato nuovi piani di sicurezza in coordinamento con gli Stati Uniti, incluso l’uso di una unità dei Marines basata a Okinawa come forza capace di muoversi tra le isole e di usare missili anti-nave.

Washington e Pechino si sono incolpate a vicenda per il rischio di uno scontro lo scorso 21 dicembre tra un caccia cinese e un aereo di ricognizione americano. Austin aveva chiesto a Pechino di aprire un canale di comunicazione ad alto livello per evitare rischi simili in futuro, ma ciò non è accaduto.

La Repubblica Popolare sostiene che l’estesa presenza delle forze armate Usa e degli alleati nel Mar Cinese Meridionale mina la stabilità e ha lamentato – in un rapporto dello scorso giugno – che le operazioni di monitoraggio della Cina sono raddoppiate nell’ultimo decennio, con sorvoli che violano lo spazio aereo, e che ogni giorno cinque navi americane in media si avvicinano alle coste cinesi e passano almeno una volta al mese attraverso lo Stretto di Taiwan.

Sorgente: Un pallone – spia cinese sullo spazio aereo Usa: «Ha sorvolato una base con missili nucleari»

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