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Da oggi la Russia interrompe le forniture di gas verso la Polonia e la Bulgaria dopo che i due Stati si sono rifiutati di pagarle in rubli, come previsto dal governo di Mosca nei confronti degli acquirenti che rientrano nella lista dei “Paesi ostili” al Cremlino.Lo stop alle forniture è l’effetto della battaglia di sanzioni innescata dall’invasione russa dell’Ucraina e dalla rezione dell’Unione europea. Ed è solo l’inizio, stando alle dichiarazioni del presidente della Duma.”Gazprom ha sospeso completamente la fornitura di gas a Bulgaria e Polonia. Lo stesso dovrebbe essere fatto per quanto riguarda i paesi ostili nei nostri confronti”, ha precisato Vyacheslav Volodin su Telegram, ripreso dall’agenzia russa Tass.Varsavia: “Violazione del contratto”L’azienda dello stato polacco che si occupa della gestione del gas si affida alla russa Gazprom oltre la metà delle sue importazioni. Varsavia ha annunciato che non dovrà intaccare le riserve di gas, ma se l’interruzione dovesse protrarsi per diverse settimane le industre più energivore potrebbero fermarsi. Intanto si prospetta una battaglia legale, perché per Varsavia la richiesta di pagamento in rubli costituisce una violazione degli obblighi contrattuali di Gazprom.”Siamo preparati per questo scenario – ha scritto ieri la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen in una nota – Siamo in stretto contatto con tutti gli Stati Membri. Abbiamo lavorato per garantire consegne alternative e i migliori livelli di stoccaggio possibili in tutta l’Ue. Gli Stati membri hannopredisposto piani di emergenza proprio per questo scenario e abbiamo lavorato con loro in coordinamento e solidarietà”.”Gli europei possono confidare nel fatto che siamo uniti e in piena solidarietà con gli Stati membri colpiti da questa nuova sfida”, ha concluso.

Sorgente: Stop a forniture di gas russo per Polonia e Bulgaria. La Duma: è solo l’inizio | Euronews

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