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In città ha vissuto in un appartamento tra fine 2022 e inizio 2023: l’attività di volontariato lo occupa (anche in smart working) dalle 8 alle 22, l’orario in cui deve tornare nel carcere di Verziano

A quasi 45 anni dall’uccisione di Aldo Moro, l’uomo che trent’anni fa dichiarò di esserne stato l’esecutore materiale – ed è stato punito con sei ergastoli – ora è a Brescia. Mario Moretti, che sta scontando un regime di semilibertà dal 1997 (grazie a permessi premio e licenze straordinarie, a volte, trascorre brevi periodi fuori dal carcere senza rientrare la notte), è recluso a Verziano: a Brescia, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 – come riporta il Giornale di Brescia – ha vissuto in un appartamento cittadino dove il suo cognome è ancora marchiato sul citofono con un pennarello. L’ex brigatista doveva rimanere in casa dalle ore 22 alle 7 del giorno dopo.

Dal 4 gennaio svolge attività di volontariato per un’associazione bresciana in modalità smart working: Moretti, 77 anni compiuti il 16 gennaio scorso, lavora dal nuovo domicilio bresciano e per due giorni alla settimana può recarsi negli uffici di una Rsa. L’attività è a puro titolo di volontariato, l’aveva già svolta a Milano: lo occupa dalle 8 alle 22 sino al weekend, quando può lasciare – è autorizzato anche a guidare l’auto della compagna – più tardi il carcere di Verziano che lo ha in carico dal 23 dicembre scorso.

Sorgente: Mario Moretti è a Brescia in regime di semilibertà: l’uomo che uccise Aldo Moro lavora come volontario in Rsa

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