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L’annuncio della Bbc: il cineasta libero su cauzione

Il celebre regista iraniano Jafar Panahi è stato rilasciato su cauzione, due giorni dopo aver iniziato il suo sciopero della fame «per protestare contro i comportamenti disumani e illegali della Repubblica islamica e la presa di ostaggi» come ha definito i prigionieri politici nel Paese. Lo riporta la Bbc in farsi pubblicando anche le foto del cineasta fuori dal carcere.

 

 

La vicenda
Panahi era in carcere dal luglio del 2022. Si era recato alla prigione di Evin per chiedere informazioni su Mohammad Rasoulof e Mostafa Al-Ahmad, due registi arrestati nei giorni precedenti. Da allora è dietro le sbarre, senza un’accusa vera e propria che non sia quella generica e comune a tutti i dissidenti di “propaganda contro il governo”. Secondo le autorità iraniane l’arresto è legato a una condanna a sei anni risalente al 2010. Era stato arrestato insieme alla moglie e alla figlia per la sua attività di dissidente e dopo tre mesi rilasciato su cauzione in una sorta di libertà condizionata: divieto per 20 anni di uscire dal paese, di scrivere sceneggiature e di girare film. In attesa dell’appello, nel 2011, aveva girato “Questo non è un film”, un video diario dal titolo provocatorio per sottolineare la censura a cui era sottoposto e contrabbandato fuori dall’Iran su un hard-disk.

Sorgente: Iran, scarcerato il regista Panahi. Ha sfidato il regime con lo sciopero della fame – La Stampa

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