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Oggi parliamo di tassi d’interesse e mutui, dell’inchiesta di Bruxelles, di quella sulla moglie e la suocera di Aboubakar Soumahoro, di migranti, dello sciopero dei mezzi e di molto altro.

Ma cominciamo con i tassi di interesse, argomento che sta a cuore a molti, perché ha un riflesso sulle imprese e sui cittadini. La decisione della Banca centrale europeaprovoca la reazione polemica italiana e non pochi contraccolpi.

Proviamo a capire.

 

  • L’aumento La Bce ieri ha deciso di aumentare i tre tassi di riferimento di 50 punti base. Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale e quelli sulla linea di rifinanziamento marginale e sui depositi saranno aumentati rispettivamente al 2,50%, 2,75% e 2% a partire dal 21 dicembre 2022. La decisione rispecchia gli analoghi rialzi dei tassi decisi dalla Banca d’Inghilterra, dalla Banca nazionale svizzera e la decisione della Federal Reserve americana di mercoledì.
  • Perché? L’obiettivo è raffreddare l’inflazione che, dice la presidente Christine Lagarde, «continua a essere troppo elevata». Per questo, è stato detto, ci saranno altri rialzi di 50 punti base. Si vuole provare a riportare l’inflazione in linea con il target del 2%. Ma l’annuncio è controverso ed è frutto di un compromesso tra chi lo voleva subito e chi no.
  • In arrivo una recessione? Nel prossimo trimestre l’economia dell’area euro potrebbe subire una contrazione, ma in base alle ultime proiezioni «una recessione sarebbe relativamente breve e poco profonda», ha spiegato Lagarde.
  • Effetti su mutui, prestiti e titoli di Stato. Come primo effetto, chi ha acceso un mutuo variabile a gennaio di quest’anno, si troverà a pagare una rata maggiorata del 75 per cento. L’aumento del costo del denaro caricherà sulle imprese italiane un fardello da 15 miliardi. I Btp sono calati e lo spread risalito.
  • Borse giù L’effetto della decisione, come scrive Valentina Iorio, è stato subito palese nelle Borse europee, che sono crollate: Milano ha perso il 3,45%, cali superiori al 3% anche per Parigi, Francoforte e Amsterdam.
  • Crosetto contro Lagarde Il ministro della Difesa Guido Crosetto attacca duramente su Twitter: «Non ho capito il regalo di Natale che la presidente Lagarde ha voluto fare all’Italia». Poi posta un grafico che fotografa la caduta del prezzo di un Btp, effetto di «decisioni prese e comunicate con leggerezza e distacco».
  • Lagarde falco? Non proprio. Secondo Federico Fubini, la decisione è «la vittoria dei falchi», con un cambio di linea, per due ragioni. La prima è che sono cambiate le condizioni economiche, con un’inflazione sempre più alta. La seconda è che l’ala monetarista ha ripreso il sopravvento e Lagarde, che non rientra in quel gruppo, ha più difficoltà a contenere la spinta.

 

L’Europa, Giorgetti e la «melina» sul Mes

C’è un unico paese che non ha approvato il Mes, il meccanismo europeo di stabilità, predisposto per fornire aiuto ai Paesi europei alle prese con la crisi finanziaria: l’Italia. Lo ha ricordato la presidente della Bce Christine Lagarde che auspica «un veloce via libera» dell’Italia. Pressing non gradito da Giancarlo Giorgetti. Il ministro dell’Economia spiega: «C’è anche il Parlamento, no? Il Parlamento si esprimerà e faremo quello che dobbiamo fare».

Rispetto istituzionale? Più che altro, scrive Andrea Ducci, Giorgetti nutre molte riserve sul Mes, considerato strumento «obsoleto». Ma anche la premier Giorgia Meloni l’ha sempre contestato. Perché, si dice, con le nuove regole sarà più facile ristrutturare il debito, modello Grecia.

Il Pd interviene e dice, con Antonio Misiani: «Lagarde ha dato la sveglia al governo, è finito il tempo della melina». Anche Matteo Renzi attacca: «I soldi del Mes sanitario ci servono, subito».

L’energia, Meloni e i migranti

Giorgia Meloni riparte dal suo primo Consiglio europeo soddisfatta: i 27 hanno deciso di chiudere le trattative per il price cap sul gas, come da richieste italiane. Quanto ai migranti, la premier chiede «una soluzione strategica e strutturale».

Proroga del superbonus al 110 per cento

Si sblocca la questione del superbonus per le ristrutturazioni edilizie. Ci sarà la proroga fino al 31 dicembre 2022 per la presentazione della Cilas per ottenere l’agevolazione al 110 per cento, e non al 90, come da nuove regole.

L’inchiesta di Bruxelles

 

  • I viaggi di Panzeri Nel mirino degli investigatori, racconta Giuseppe Guastella, due viaggi fatti da Antonio Panzeri, accusato di avere intascato soldi per favorire gli interessi di due Paesi stranieri: il primo, di nove giorni, in Qatar; il secondo, di sei giorni, in Marocco, dove incontrò il capo degli 007 locali.
  • Giorgi ammette Nell’interrogatorio fiume di dieci ore, Francesco Giorgi ammette e si assume per intero la responsabilità dei 750 mila euro che gli sono stati trovati. Smentendo, però, che facciano capo anche alla compagna, la greca deputata del Pasok e una delle vicepresidenti del Parlamento europeo, Eva Kaili.
  • Kaili e Ifigenia La deputata greca affida all’avvocato una difesa che affonda nel mito: non diventerò Ifigenia. Nel senso della figlia di Agamennone e di Clitemnestra che nel mito greco viene sacrificata. Kaili respinge ogni responsabilità.
  • Andrea Cozzolino L’eurodeputato napoletano del Pd non è indagato. Giorgi, suo assistente, ha però fatto sapere di sospettare che abbia preso soldi tramite Panzeri. Simona Brandolini e Marco Imarisio passano al microscopio le dichiarazioni di Cozzolino sul Qatar di questi mesi: sfacciatamente a favore di Doha. Un indizio, ma di certo non una prova.

 

Soumahoro, la moglie indagata con la madre

Dopo la suocera, anche la compagna del deputato Aboubakar Soumahoro, Liliane Murekatete, è indagata nell’ambito dell’inchiesta della procura di Latina sulle cooperative per i migranti Karibu e Consorzio Aid. L’indagine si è allargata alla gestione delle società accusate di false fatturazioni. E Liliane Murekatete ne è stata consigliera. Virginia Piccolillo racconta che a leggere le carte dell’inchiesta si scopre che mentre i fondi della Coop finivano all’estero, nelle strutture di accoglienza c’erano blatte, topi e molte carenze igieniche, oltre che ospiti in sovrannumero.

La «pacificazione» di La Russa

Ignazio La Russa racconta a Bruno Vespa l’itinerario dei Fratelli d’Italia, a dieci anni dalla nascita, e l’intenzione di continuare nella sua opera di «pacificazione». Così la chiama. In questo senso, richiama Luciano Violante che nel 1996 fece un discorso sul comprendere «i ragazzi di Salò»: «L’obiettivo di lavorare a una pacificazione è lo stesso di Violante».

Sciopero dei trasporti contro la manovra

Oggi sciopero generale di 24 ore dei settori privati e pubblici indetto da Cgil e Uil contro la legge di Bilancio del governo, giudicata «socialmente iniqua». A rischio treni, metro e autobus in diverse città e regioni italiane. Qui tutte le fasce orarie coinvolte.

La guerra in Ucraina

 

  • Niente colloqui di pace. Neanche a Natale, scrive Marta Serafini, si apriranno i colloqui di pace.
  • Kiev-Mosca, scambio di prigionieri Un primo passo, però, potrebbe essere un’intesa «generale» per lo scambio dei prigionieri. Nel quale sono coinvolti anche gli Stati Uniti. Dopo la liberazione di Brittney Griner, è tornato a casa anche Suedi Merezeki, veterano dell’aeronautica.
  • L’offensiva di inverno L’Economist riporta i timori di Volodymyr Zelensky, secondo il quale ci sarebbe pronto un piano russo per un’offensiva d’inverno: obiettivo, Kiev.
  • Russia alle Olimpiadi? Gli atleti russi sono stati banditi dal 24 febbraio, ma ora il presidente del Cio, Thomas Bach, starebbe premendo per una riammissione, già alle prossime Olimpiadi (Parigi 2024 e Milano-Cortina 2026). Zelensky si oppone: è un’idea che mi sconvolge.
  • Incidenti stradali Una strage quotidiana, alla quale rischiamo di assuefarci. Ma nelle ultime 36 ore le vittime sono state ben undici. E gli episodi mortali in città sono cresciuti del 20 per cento nel 2022.

 

Covid, la Cina teme un milione di morti

Il sogno della Cina, che ha messo in atto sin dall’inizio misure drastiche e durissime, era quello del Covid zero. Al di là del numeri ufficiali, gli esperti temono centinaia di migliaia di decessi, fino a un milione. Ancora pochi i vaccinati e con vaccini nazionali che non hanno un’alta efficacia.

Johnson è già milionario

Sono bastati quattro discorsi. Dopo aver lasciato Downing Street tra le polemiche tre mesi fa, Boris Johnson non si è pianto addosso e forse non rimpiange il passato. Ha deciso di fare il conferenziere ed è piaciuto: ha già raccolto oltre un milione di sterline.

Musk e l’azienda italiana che smaschera la sua I.A.

Elon Musk ha lanciato il 30 novembre ChatGpt, un sistema di intelligenza artificiale che, in teoria, non dovrebbe poter essere spinto a fare qualcosa di illecito. Ma, scrive Federico Fubini, una società milanese, la Swascan, ha scoperto una falla «etica».

Altre notizie

• Cristina D’Avena Ha fatto notizia, e un po’ di scandalo, la decisione di Cristina D’Avena, diventata icona gay e paladina dei diritti, di partecipare alla festa di Fratelli d’Italia. Lei si difende: «Ho sostenuto e sostengo i diritti civili e l’amore universale, non mi schiero e non cambio pelle. Non è qualunquismo, il mio, ma libertà». Anche Fiorello la difende. Sotto, ne scrive Massimo Gramellini.

• Caccia ai cinghiali Un emendamento al disegno di legge di bilancio presentato da Fratelli d’Italia scatena la protesta degli animalisti: si propone di consentire la caccia alla fauna selvatica anche in città e anche fuori dal periodo venatorio.

• Tommasi e il processo per stupro Sono stati tutti assolti gli imputati di stupro nei confronti di Sara Tommasi, per un caso di nove anni fa. L’attrice ha spiegato che non si appellerà.

• Nomina alla Biennale Il brasiliano Adriano Pedrosa sarà il curatore della Biennale di Venezia 2024.

•Cohen Una triste storia di eredità contesa, che riguarda i figli di Leonard Cohen.

Da leggere

• Vittorio Feltri intervistato da Maurizio Giannattasio: «Sono guarito e mi candido in Lombardia.

• Quelli che Chiara Severgnini racconta le vite spericolate dei sosia di Vasco Rossi.

• Tifare Francia Non sempre ci sono simpatici i «cugini» francesi. E allora Aldo Cazzullo elenca undici motivi per cui, invece, bisognerebbe tifare per la Francia, nella finale dei mondiali di calcio. Anche se (c’è un finale a sorpresa).

Da ascoltare / Corriere Daily

Domani in Tunisia si vota per il rinnovo del Parlamento, fra le contestazioni contro il presidente Kais Saied che ha deluso ogni aspettativa accentrando il potere e limitando le libertà democratiche. Nel podcast Corriere Daily Francesco Battistini racconta l’atmosfera nella capitale Tunisi, fiaccata dalla crisi economica di un Paese che per noi resta un partner strategico fondamentale, come dimostra la chiusura dell’accordo per un’importante infrastruttura energetica, di cui parla Valentina Iorio.

 

di Alessandro Trocino

Sorgente: Corriere.it

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