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Nuovo ciclo di audizioni. Solo sette parlamentari tra presenti e collegati in remoto. Via Nazionale: “Tetto a contante e Pos servono per contrasto criminalità”. Con la Flat tax aumentano le discrepanze, penalizzati i dipendenti

MILANO – Secondo round di audizioni sulla Manovra del governo Meloni. Un documento che il governo è già pronto a ridiscutere, a cominciare dalla possibile retromarcia sul limite a 60 euro per le sanzioni sui negozianti che non accettano i pagamenti digitali via Pos: ieri la presidente del Consiglio ha detto che potrebbe anche scendere. Ma anche la materia pensionistica è in bilico, con la maggioranza che preme per rivedere il meccanismo molto penalizzante di Opzione donna. Pochi parlamentari al via dell’audizione di Bankitalia: quattro presenti (incluso il presidente), tre da remoto sui 50 delle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato. E da via Nazionale arrivano chiare indicazioni negative, proprio sui punti più caldi: tetto al contante e pos servono per contrastare la criminalità, mentre la flat tax penalizza i dipendenti. Anche il Cnel punta il dito contro il rialzo al tetto del contante e i condoni che “non aiutano contro la lotta all’evasione”.

 

Istat, rischio salari incapaci di rincorrere inflazione

“C’è il rischio di assitere all’incapacità dei salari di rincorrere il costo della vita, con le conseguenze che si possono immaginare. Nei primi dieci mesi del 2022 il divario tra la dinamica dei prezzi e quella delle retribuzioni è stata pari a 7 punti percentuali”. Lo ha detto il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, in audizione di fronte alle Commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato sulla manovra economica.

Cnel, bene su pensioni e famiglie. Contrari su estensione voucher

“Si valuta in modo positivo la tendenza che emerge in alcuni interventi” come “l’aumento, pur modesto, delle pensioni minime, l’estensione straordinaria dell’ambito di applicazione del prelievo sugli utili realizzati dalle società energetiche (ad oggi portato al 50%), l’aumento dei congedi, che peraltro dovrebbe riguardare anche i padri e non solo le madri, la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro dipendente, in continuità con quanto previsto dal governo precedente, la maggiorazione dell’assegno unico universale per le famiglie con figli di età inferiore ai tre anni, la continuazione del bonus sociale e del credito di imposta e gli incentivi all’assunzione di donne e giovani, anche se sull’efficacia di tali incentivi permangono dubbi”. Lo ha detto Tiziano Treu, presidente del Cnel, in audizione davanti alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla legge di bilancio. Il Cnel, inoltre, “valuta criticamente l’estensione dei voucher, soprattutto in alcuni settori particolarmente fragili, dove rischiano di sostituire occupazione più garantita e tutelata e dove la contrattazione collettiva ha individuato soluzioni per provare a coniugare l’esigenza di flessibilità della produzione con adeguate tutele del lavoratore. Peraltro – ha spiegato inoltre il presidente Treu – da parte imprenditoriale si osserva che i voucher, se correttamente veicolati, possono costituire un utile strumento di contrasto al lavoro sommerso”. “E’ apprezzabile anche il rafforzamento delle agevolazioni per il welfare aziendale, che andrebbe però legato alla contrattazione collettiva. Allo stesso modo – ha detto ancora – si apprezza la continuazione del sussidio prima casa per i giovani under 36 anni, anche se viene rilevato che sarebbe stato preferibile incentivare gli affitti piuttosto che la proprietà dell’abitazione”. Infine, “la scelta di adottare la finestra 103 per le pensioni nell’immediato evita il rischio di uno scalone pensionistico, anche se sostanzialmente opera un rinvio della riforma del sistema. È da approvare l’incentivo in busta paga, previsto per i soggetti che prolunghino volontariamente la permanenza sul posto di lavoro”, ha concluso Treu.

 

Cnel: “Rialzo tetto contante e condoni non aiutano contro lotta evasione”

“La lotta all’evasione fiscale è fondamentale. Abbiamo per mesi organizzato un’analisi complessa di tutto il sistema fiscale, con proposte di riforma. Il nostro è un sollecito forte a continuare questa lotta e alcuni provvedimenti non aiutano in questa direzione, ma rischiano di andare in senso contrario, in particolare quelli sull’uso del contante”. Lo ha detto Tiziano Treu, presidente del Cnel, in audizione davanti alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla legge di bilancio. “La diffusione della moneta elettronica è importante perché favorisce la verifica e l’effettività delle risorse trasmesse e anche perché è utile per tante operazioni di tracciabilità per l’Agenzia dell’entrate”. Inoltre, ha detto ancora Treu, “i condoni, anche se si è precisato che non si tratta di condoni veri e propri ma di una rottamazione delle cartelle e della riduzione sanzioni, non aiutano”.

Istat, Reddito di cittadinanza tagliato per uno su cinque

La riduzione della durata del Reddito di cittadinanza nel 2023 colpirà “circa 846 mila individui, vale a dire poco più di un beneficiario su cinque”: lo ha detto il presidente dell’Istituto nazionale di statistica, Gian Carlo Blangiardo, in audizione alla Camera sulla manovra di bilancio 2023. Se si considerano i soli beneficiari in età compresa fra 18 e 59 anni, il taglio riguarderà oltre un terzo di essi, spiega il presidente.

“La decurtazione della durata – spiega il presidente dell’Istat – coinvolgerebbe in prevalenza i nuclei familiari di ridotte dimensioni (in particolare coinvolge più della metà degli individui soli) e la componente maschile, e investirebbe quasi la metà dei beneficiari in età compresa fra 45 e 59 anni”, ha aggiunto. Inoltre, la riduzione “comprende un terzo dei NEET fra 18 e 29 anni beneficiari del Reddito, e si caratterizza per livelli di istruzione appena più elevati rispetto alla restante platea dei beneficiari appartenenti alla stessa classe d’età”.

Flat tax, Bankitalia: “Ulteriore penalizzazione per soggetti Irpef, aumenta discrepanze”

In manovra “alcune delle misure non connesse all’emergenza energetica presentano aspetti critici che la Banca d’Italia ha più volte segnalato anche in passato con riferimento a misure analoghe. La discrepanza di trattamento tributario tra dipendenti e autonomi, e all’interno di questi tra quelli sottoposti a regime forfettario ed esclusi, risulta accresciuta”. Lo ha detto Fabrizio Balassone, capo servizio struttura economica della Banca d’Italia. “In un periodo di inflazione elevata la coesistenza di un regime a tassa piatta e uno soggetto a progressività come l’irperf comporta un’ulteriore penalizzazione per chi soggetto a quest’ultimo”, ha aggiunto.

Bankitalia, la Manovra vale 39,2 miliardi. Da extraprofitti ne arrivano 4

“39,2 miliardi è per noi la valutazione dell’importo lordo della manovra. Vedremo se nei prossimi giorni ci sarà da ragionare ulteriormente su questo aspetto”. Lo ha detto Fabrizio Balassone, capo del servizio struttura economica della Banca d’Italia in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla legge di bilancio. Balassone ha premesso che “gli allegati tecnici alla manovra sono stati resi disponibili mercoledì scorso: che ci sia qualche arrotondamento che potrà essere rivisto io non lo escludo”.

“Tra le coperture la principale misura di entrata è l’introduzione di prelievi temporanei sulle imprese del settore energetico (4 miliardi il prossimo anno); dal lato delle spese i maggiori risparmi derivano dalla modifica dei criteri di indicizzazione al costo della vita delle pensioni (3,3 miliardi nel 2023 e circa 6,5 in ciascuno dei due anni successivi, al lordo degli effetti sulle entrate)”, ha evidenziato Balassone. “Tra i provvedimenti che accrescono le spese si segnalano per entità quelli relativi alla sanità, al pubblico impiego e alle pensioni (complessivamente 4,9 miliardi nel 2023)”

Reddito di cittadinanza, Bankitalia: “Senza, un milione di poveri”

“L’introduzione del reddito di cittadinanza ha rappresentato una tappa significativa nell’ammodernamento del welfare del nostro Paese” e secondo l’Inps senza reddito nel 2020 ci sarebbero stati “un milione di individui poveri in più”: lo ha detto il capo del servizio struttura economica della Banca d’Italia, Fabrizio Balassone, in audizione alla Camera sulla manovra. L’attuale assetto, però, ha delle criticità soprattutto come misura di accompagnamento al lavoro, e la “riforma annunciata dal governo potrebbe rafforzare” questo aspetto, ha aggiunto.

Bankitalia: “Contante e tregua fiscale contro modernizzazione del Paese”

“Le disposizioni in materia di pagamenti in contante e l’introduzione di alcuni istituti che riducono l’onere tributario per i contribuenti non in regola rischiano di entrare in contrasto con la spinta alla modernizzazione del paese che anima il Pnrr e con l’esigenza di continuare a ridurre l’evasione fiscale”. Lo ha detto Fabrizio Balassone, capo servizio struttura economica della banca d’italia, in audizione sulla manovra.

Bankitalia: “Mantenere fermo obiettivo calo debito”

“La politica di bilancio mira ad un’ulteriore riduzione del rapporto debito/prodotto nel triennio di programmato. Dato l’alto livello del debito pubblico, la richiamata incertezza sulle prospettive economiche e gli elevati livelli dei tassi di interesse, mantenere fermo questo obiettivo è una scelta necessaria”. Lo ha detto Fabrizio Balassone, capo del servizio struttura economica della Banca d’Italia in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla legge di bilancio.

Contante e Pos, Bankitalia: “Tetto al contante e Pos riducono evasione fiscale”

“Tali misure, contrariamente a quanto avvenuto negli ultimi anni, vanno nella direzione di agevolare l’uso del contante”. Lo ha detto il capo del dipartimento economia di Bankitalia, Stefano Balassone, intervenendo in audizione sulla Manovra sulle iniziative previste dal governo: innalzamento da mille a 5mila euro del tetto all’uso del contante e stop alle sanzioni per chi non accetta i pagamenti con carte sotto i 60 euro.

 

 

Ha ricordato che “rispetto al 2016, la precentuale di transazioni effettuati col contante è diminuita in Italia pur restando maggioritaria” e quindi rimarcato che “i limiti all’uso del contante rappresentano un ostacolo per diverse forme di criminalità ed evasione. Sono emersi studi che suggeriscono che soglie più alte favoriscono l’economia sommersa. C’è inoltre evidenza che l’uso dei pagamenti elettronici ridurrebbe l’evasione fiscale”. Balassone ha ricordato che “anche le raccomandazioni Ue muovono in questa direzione”. Inoltre “la definizione di sanzioni amministrative” per chi rifiuta i pagamenti digitali “era inclusa tra i traguardi del Pnrr del primo semestre di quest’anno”. Infine, quanto agli oneri delle transazioni per gli esercenti, “è opportuno ricordare che anche il contante ha costi legati alla sicurezza: furti, rapine, errori materiali, assicurazioni. Le nostre stime indicano che per gli esercenti il costo del contante in percentuale del valore della transazione è superiore a carte di credito e debito”.

 

 

Pnrr, investimenti e riforme determinanti

“La piena attuazione delle riforme e investimenti del Pnrr potrà fornire un contributo determinante alla crescita economica e di riflesso al miglioramento della finanza pubblica”. E’ quanto ha detto Fabrizio Balassone, capo del Servizio Struttura Economica del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, in audizione davanti alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla legge di bilancio.

 

Sorgente: Bankitalia boccia la Manovra su Fisco ed evasione: porta indietro il Paese – la Repubblica

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