Azov
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Accusati di antisemitismo e di essere neonazisti, eppure accolti con calore in Israele. Alcuni militari del famigerato Battaglione Azov, oggi chiamato Reggimento Azov, sono giunti la scorsa settimana, assieme a una delegazione ucraina, a Gerusalemme dove hanno incontrato, tra gli altri, ufficiali riservisti delle forze armate israeliane.

Scopo del viaggio, di cui si è appreso solo due giorni fa da articoli apparsi su alcuni giornali locali, è stato quello di discutere con gli interlocutori israeliani dell’andamento della guerra con la Russia e di smentire quanto si dice a proposito dei sentimenti razzisti dei combattenti dell’Azov.

Sabato la delegazione ucraina è andata nell’area del Mar Morto dove ha visitato il sito archeologico di Masada, la cittadella dove l’esercito romano nel 73 d.C., al termine della prima guerra giudaica, mise sotto assedio un gruppo di ribelli zeloti arroccati in una fortezza.

ALLA FINE, i romani riuscirono ad espugnarla trovandovi i cadaveri di quasi tutti gli assediati che si erano suicidati in massa. Un luogo che, stando a ciò che riferiscono i media israeliani, ha ispirato la guida della delegazione, Ilya Samoilenko, uno degli ufficiali dell’Azov che si sono barricati mesi fa nelle acciaierie dell’Azovstal, al punto da spingerlo a paragonare la difesa di Mariupol dall’attacco russo a quella di Masada contro i romani. «Quando oggi in Israele si parla della difesa di Mariupol, gli israeliani, comprendendo prima di tutto le differenze militari tra la guerra di duemila anni fa e oggi, ripetono costantemente: Mariupol è la tua Masada», ha proclamato, attraverso un portavoce, Samoilenko, accompagnato in Israele da Yuliya Fedosyuk, dell’Associazione delle famiglie dei difensori dell’Azovstal. In Israele, Samoilenko ha lungamente parlato dei soldati ucraini che hanno combattuto al suo fianco e che sono detenuti in Russia.

Il Reggimento Azov oggi afferma di essere diverso dal Battaglione Azov e di aver congedato i neonazisti che ne facevano parte. Proprio Samoilenko, durante l’assedio dell’Azovstal, descrisse in un’intervista le accuse secondo cui il reggimento è neonazista parte della «propaganda russa». L’Azov, disse, «è cambiato. Ha epurato il suo oscuro passato. L’unico radicalismo che abbracciamo è la nostra volontà di difendere l’Ucraina».

 

Sorgente: https://ilmanifesto.it/azov-si-purifica-a-masada-miliziani-del-battaglione-neonazista-in-israele-2

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