Aggiornato: soldati israeliani uccidono un palestinese e ne feriscono trentasette a Nablus – imemc.org

L’invasione ha portato a proteste prima che l’esercito sparasse una raffica di proiettili veri, proiettili d’acciaio rivestiti di gomma, bombe a gas e granate a concussione.
Fonti mediche hanno detto che i soldati hanno ucciso un giovane, Ahmad Atef Mustafa Daraghma, 23 anni, di Tubas, nel nord-est della Cisgiordania, dopo avergli sparato con due proiettili veri alla schiena e uno alla gamba.
Ahmad era un atleta e un noto calciatore del Thaqafi Club di Tulkarem, nella parte settentrionale della Cisgiordania.
Hanno aggiunto che i soldati hanno anche sparato a sei palestinesi con proiettili veri, tra cui tre che hanno riportato ferite mortali e tre feriti da schegge, e due che sono stati colpiti da proiettili d’acciaio rivestiti di gomma nell’occhio e nel braccio, oltre a almeno 29 che hanno subito gli effetti dell’inalazione di gas lacrimogeno.

Fonti dei media a Nablus hanno riferito che dozzine di veicoli militari corazzati, tra cui un bulldozer, hanno invaso l’area orientale della città per accompagnare i colonizzatori israeliani illegali nella tomba di Giuseppe e hanno chiuso molte strade, provocando massicce proteste.
Inoltre, il gruppo di resistenza Lion’s Den ha affermato in una breve dichiarazione che i suoi combattenti hanno avuto uno scontro a fuoco con i soldati israeliani invasori e hanno lanciato pipe bomb contro i loro veicoli.
Il primo ministro palestinese Mohammad Shtayyeh ha denunciato l’uccisione di Daraghma e ha invitato la FIFA (Fédération Internationale de Football Association) a condannare Israele per l’uccisione di atleti palestinesi.
Shtayyeh ha anche invitato la comunità internazionale ei gruppi per i diritti umani a intervenire e aiutare a porre fine all’occupazione israeliana illegale e ai suoi continui crimini contro il popolo palestinese ea perseguire Israele per i suoi crimini di guerra.
Vale la pena ricordare che l’esercito invade frequentemente la zona orientale di Nablus per accompagnare i coloni nel sito storico della tomba di Giuseppe , una questione che porta a proteste, oltre alle continue invasioni di case e al rapimento di molti palestinesi.
Giuseppe, il patriarca, è venerato allo stesso modo da ebrei, musulmani, cristiani e samaritani; tuttavia, l’esercito israeliano consente agli ebrei di visitare come parte di pellegrinaggi organizzati, nonostante il sito si trovi nell’Area A, dove l’AP ha il pieno controllo e proibisce ai musulmani di adorare nel sito.
Gli ebrei ultraortodossi e nazionalisti cercano regolarmente di visitare il santuario senza approvazione, poiché molti ebrei credono che la tomba sia l’ultima dimora della figura biblica nell’Antico Testamento.
I palestinesi credono che la tomba di Giuseppe sia il monumento funerario dello sceicco Yousif Dweikat, una figura religiosa locale.