Recepire la direttiva Ue sul salario minimo, ma senza introdurlo. Lo sostiene la mozione della maggioranza, presentata oggi a Montecitorio e che sarà votata il 30 novembre. Il testo infatti, impegna il governo a “raggiungere l’obiettivo della tutela dei diritti dei lavoratori non con l’introduzione del salario minimo ma attraverso le seguenti iniziative: “attivare percorsi interlocutori tra le parti non coinvolte nella contrattazione collettiva” ed “estendere l’efficacia dei contratti collettivi nazionali comparativamente più rappresentativi”. Nelle prossime ore si voteranno anche le mozioni di Pd e M5s. “Vedremo cosa deciderà di fare il Pd – spiegano dal Movimento – tutto, poi, si incastrerà con la grande sfida sulla presidenza della commissione di Vigilanza Rai”