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L’ex parlamentare e dirigente di Sel è tra gli organizzatori dell’assemblea del 22 ottobre con il leader del Movimento. “Bisogna ricostruire un polo progressista”. E sugli ex compagni di SI ed Europa verde: “Errore scegliere come interlocutore privilegiato il Pd ma saranno utili in Parlamento”

di Matteo Pucciarelli

Paolo Cento è uno degli organizzatori dell’assemblea del 22 ottobre a Roma con Giuseppe Conte. Pezzi sparsi della sinistra che ragioneranno sul da farsi: entrare nel M5S? Lo si vedrà. L’ex parlamentare verde e dirigente di Sel dice che ora “bisogna provare a mettere in rete una proposta, ricostruire un polo progressista riconoscendo che queste elezioni ci hanno consegnato due elementi: la crisi di un sistema di alleanze centrato sul Pd e il Movimento con Conte si colloca a sinistra”.

 

 

Farete entrismo nel M5S?
“No, non sarà un’adesione tout court. Vediamo intanto come andrà l’assemblea, che contributi ci saranno. Certo la nostra storia è diversa”.

Ma?
“Noi diciamo che la leadership di Conte è un’elemento di novità, attorno a quello va organizzata una rete. Che da sinistra molti voti siano andati al M5S non è una novità”.

Anche il suo?
“Beh, De Petris e Fassina lo avevano annunciato prima del voto. Il M5S sta rappresentando la risposta a una richiesta di protezione sociale”.

Lei dice quindi: il M5S è molto più a sinistra del Pd.
“Loro non amano questa definizione e non è una corsa a conquistare l’aggettivo ma ricomporre un voto popolare che una volta si sarebbe detto proletario. Pezzi di società che trovano nel reddito di cittadinanza, anche chi non lo percepisce direttamente, un riferimento. Mi ha colpito molto l’accoglienza a Conte alla piazza della Cgil. Così come mi ha colpito l’assenza di Letta, cosa che dimostra un vuoto”.

Ma il vostro apporto di ex quadri della sinistra classica nel M5S quale può essere?
“Questo soggetto sociale di riferimento sul terreno economico in primis va organizzato sui territori. Penso ad esempio che i percettori del reddito dovranno unirsi, fare una vertenza contro i tentativi di smantellare il provvedimento che farà questo governo”.

E lì arrivate voi.
“Abbiamo un’esperienza decennale nei movimenti sociali, questo sì”.

La prospettiva politica generale qual è?
“Ricostruire l’alleanza progressista ma non più con il Pd socio di maggioranza”.

Voi sarete una componente esterna ai 5 Stelle, quindi?
“Ripeto, lo vedremo dopo l’assemblea. Noi pensiamo che il centrosinistra faccia parte del passato, era una formula basata sul ceto medio che oggi è impoverito e cerca un maggior livello di protezione e anche di nuove formule radicali. Su ecologia, riduzione dell’orario di lavoro, ad esempio. Poi il tema della guerra è decisivo: esiste un rischio nucleare e l’impatto economico e sociale è già enorme, quindi occorre rilanciare una battaglia per la pace”.

E dei suoi ex compagni di Sinistra Italiana ed Europa verde cosa pensa?
“Hanno sbagliato a scegliere come interlocutore privilegiato il Pd, alla fine non è stata una grande alleanza contro le destre, lo si è visto dai numeri. Però la loro presenza è utile in Parlamento e serviranno a ricostruire un campo. Siamo in una fase in cui serve il contributo di tutti. In generale però penso una cosa: questo M5S è sicuramente meno ideologico, ma più radicale di tanti altri a sinistra”.

 

Sorgente: L’ecologista Paolo Cento: “Riorganizzare la sinistra attorno a Giuseppe Conte” – la Repubblica

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