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Leghista, in Lombardia ha fama di “sceriffa” per gli attacchi a clochard, moschee e ong. Nel 2018 chiese di rimuovere le foto di Mattarella dagli uffici pubblici

di Lorenzo De Cicco

Alessandra Locatelli, neo-ministra della Disabilità nel governo Meloni, in Lombardia si è guadagnata la fama di sceriffa. Leghista, turbo-salviniana, gavetta politica nel Comasco, di cui diventa segretaria cittadina del Carroccio nel 2016. L’anno dopo viene nominata vice-sindaco. Si fa conoscere per le sparate contro il ramadan, le moschee, le ong, Carola Rackete, l’elemosina ai clochard o per il dispiegamento massiccio della polizia locale, l’8 marzo, contro i venditori di mimose in strada, bollati come “accattoni”. Quarantasei anni, laureata in Sociologia, specializzata nella cura delle persone affette da disabilità psichica, è già stata ministro, proprio della Disabilità e della Famiglia. Un flash: dal 10 luglio al 5 settembre 2019, ultimi rantoli del governo gialloverde, dove per qualche settimana rimpiazzò l’attuale presidente della Camera, Lorenzo Fontana, migrato alle Politiche europee. Deputata della Lega nel 2018, si dimette tre anni dopo, perché Attilio Fontana, al momento del rimpasto, la  chiama in giunta come assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità.

 

Nel 2018, poco prima della nascita del Conte I, nei giorni tribolati del no del Quirinale a Paola Savona ministro dell’Economia, condivide su Facebook l’appello del segretario lombardo della Lega, in cui si chiede a tutti gli amministratori del Carroccio di “rimuovere immediatamente dai loro uffici pubblici la foto di Mattarella, che non è più il garante imparziale dei cittadini”.  Acqua passata: ora è pronta a stringergli la mano, per il giuramento.

Sorgente: Alessandra Locatelli, chi è il ministro della Disabilità nel governo Meloni – la Repubblica

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