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Il rapporto sulla centrale: «Situazione insostenibile», Grossi: «Stiamo giocando col fuoco». Bombe anche vicino al reattore, registrati danni ai depositi delle scorie. Morto il comandante russo Berdyansk ferito da un’autobomba. Stoltenberg: «Si rischiano disordini nei Paesi Nato»

È il 196° giorno di guerra in Ucraina. Prosegue la controffensiva delle forze armate ucraine nell’Oblast di Kherson. Le truppe di Kiev, facendo leva sull’inerzia del conflitto, cercano di capitalizzare i successi tattici ottenuti nel corso di questi primi giorni di offensiva, con la liberazione di alcuni villaggi minori. Le autorità di Energodar hanno denunciato nuove esplosioni proprio poche ore dopo che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha chiesto la creazione di una zona di sicurezza intorno all’impianto. «L’attuale situazione» nella centrale nucleare «è insostenibile», ha sottolineato l’agenzia Onu.
Intanto, il ministero della Difesa ucraino afferma di aver condotto circa 30 strike aerei nel corso delle ultime ore, colpendo diversi obiettivi lungo l’intero fronte dei combattimenti.

Il racconto – Putin passa al comando in mimetica tra le truppe

Gli aggiornamenti ora per ora

13.32 – Putin: «Non ci sono armi nell’impianto di Zaporizhya»
«Non ci sono armi nell’impianto nucleare di Zaporizhya, in Ucraina». A dichiararlo è stato il presidente russo, Vladimir Putin, contestando una delle affermazioni contenute nel rapporto dell’Aiea. «Nel rapporto si parla della necessità di allontanare la tecnologia militare dall’area dell’impianto», ha affermato il presidente della Federazione russa parlando con i reporter a margine del forum di Vladivostock. «Ma non c’è tecnologia militare sul terreno». Putin ha quindi invitato i giornalisti occidentali a recarsi sul sito dell’impianto per avere un’impressione diretta della situazione.

13.27 – Putin: «Sull’export di grano siamo stati ingannati»
La Russia viene «ingannata» sulle esportazioni di grano dai porti ucraini. Lo ha detto Vladimir Putin all’Eastern Economic Forum. Scagliandosi da Vladivostok contro le sanzioni occidentali, Putin ha sostenuto che le vittime sono le popolazioni dei Paesi più poveri poiché il grano esportato dall’inizio di agosto dai porti ucraini va ai consumatori europei. «E’ diventato chiaro, in parole povere, che ancora una volta siamo stati ingannati in modo grossolano». E riguardo l’intesa di luglio ha sostenuto che nonostante un accordo per la revoca delle restrizioni alle esportazioni di fertilizzanti russi «di fatto le restrizioni restano in atto».

13.21 – Papa Francesco benedice atleti ucraini n piazza San Pietro
Una rappresentanza della Coppa del Mondo di Skiroll ha partecipato questa mattina all’udienza generale in Vaticano con il Papa. A guidare la delegazione dell’evento , che si terrà a Amatrice, Terminillo e Rieti dal 9 all’11 settembre, il presidente del Comitato Organizzatore Sergio Battisti. Con lui anche il pluricampione di Sci Giorgio Rocca, ambassador del Rieti Sport Festival e sostenitore della Coppa del Mondo che si terrà nel Reatino. Presenti l’ex dirigente scolastica dello Jucci, Stefania Santarelli , il rappresentante di Confcommercio Riccardo Guerci e Gianluca Giovannelli, coordinatore dell’evento. Con loro anche diversi atleti, soprattutto della Nazionale dell’Ucraina, emozionanti nell’essere presenti a Piazza San Pietro e nel mostrare al Santo Padre la bandiera del loro paese. Al Papa sono stati donati un paio di skiroll (pattini a rotelle, nati per l’allenamento estivo dello sci nordico e che poi hanno dato vita a una vera e propria disciplina) e i pettorali con cui Italia e Ucraina gareggeranno nella tre giorni di Coppa del Mondo di Rieti, tappa decisiva per assegnare la Coppa di Cristallo. ‘«Un vero onore essere ricevuti dal Santo Padre – dice Battisti – grazie a mons.Leonardo Sapienza e al vescovo Domenico Pompili per questa opportunità. La delegazione e l’intero movimento dello Skiroll e della Coppa del Mondo sono emozionanti nell’ascoltare il saluto e le parole del Papa, soprattutto quelle contro la guerra in Ucraina e contro ogni conflitto. La partecipazione all’udienza è di sprone per tutta l’organizzazione, per la manifestazione, per tecnici, atleti e dirigenti».

13.19 – Russia-Brasile: «Rafforzeremo la nostra partnership strategica»
Il presidente russo, Vladimir Putin, si è congratulato con il suo omologo brasiliano, Jair Bolsonaro, in occasione del Bicentenario dell’Indipendenza del Brasile, che si celebra oggi in tutto il Paese con i principali eventi concentrati a Brasilia e Rio de Janeiro. «Sono sicuro che, grazie agli sforzi reciproci, rafforzeremo la partnership strategica tra Russia e Brasile a beneficio dei nostri popoli. Auguro sinceramente buona salute e successo a tutti i suoi concittadini, felicità e prosperità», si legge nel comunicato inviato da Putin a Bolsonaro. La nota aggiunge che il Brasile è «un membro rispettato della società internazionale, svolge un ruolo importante nell’economia mondiale e partecipa attivamente alla risoluzione di molte questioni attuali nell’agenda regionale e globale». I complimenti di Putin a Bolsonaro, riportate dai media brasiliani, si collocano nel contesto dell’avvicinamento tra i due leader, dopo l’incontro tenutosi lo scorso febbraio a Mosca, una settimana prima dell’invasione dell’Ucraina. Nell’occasione, Bolsonaro espresse «solidarietà» alla Russia e in seguito si oppose alle sanzioni della comunità internazionale contro Mosca.

13.11 – Verso incontro Xi-Putin, “asse” torna a Samarcanda
Cresce l’attesa per il primo incontro di persona tra il presidente cinese, Xi Jinping, e il presidente russo, Vladimir Putin, previsto per settimana prossima, a margine del vertice della Shanghai Cooperation Organization (Sco) a Samarcanda, in Uzbekistan. Una conferma è arrivata oggi dall’ambasciatore russo a Pechino, Andrey Denisov, che ha parlato di un incontro «serio e completo» tra i due capi di Stato su cui le diplomazie di Mosca e Pechino stanno lavorando. Pechino, per ora, rimane silente, ma secondo quanto emerso nei giorni scorsi, il presidente cinese sarà in visita in Kazakistan il 14 settembre prossimo, a ridosso del vertice della Sco. La visita coinciderebbe con il ritorno di Xi su palcoscenico internazionale, a oltre due anni e mezzo dall’ultima missione all’estero, nel gennaio 2020, pochi giorni prima dello scoppio del focolaio di Wuhan, il primo noto di Covid-19. Il faccia a faccia con Putin sarebbe il primo dall’incontro di febbraio scorso, quando Putin si reco’ a Pechino per l’apertura delle Olimpiadi Invernali. L’incontro tra Xi e Putin di settimana prossima sarà preceduto dall’Eastern Economic Forum di Vladivostok, a cui partecipa per la Cina il numero tre della gerarchia politica cinese, Li Zhanshu, presidente dell’Assemblea Nazionale del Popolo, l’organo legislativo del parlamento cinese, e precede di un mese l’inizio del ventesimo Congresso del Partito Comunista Cinese, da cui è attesa una riconferma di Xi al vertice del partito per un terzo mandato consecutivo. L’intesa tra Mosca e Pechino passa anche attraverso il piano militare: la Cina partecipa alle esercitazioni congiunte Vostok 2022 con uno spiegamento di forze tra i più ragguardevoli mai messi in campo per esercitazioni militari all’estero, con oltre duemila soldati e trecento mezzi militari. Nonostante la partnership con Pechino, che la Russia definisce «senza limiti», la Cina ha sempre cercato di considerarsi neutrale rispetto alla guerra in Ucraina, senza mai condannare Mosca per l’invasione e dicendosi favorevole a colloqui diretti tra Mosca e Kiev, ma neppure sostenendo direttamente la Russia con la fornitura di armi. Pechino ha, invece, incassato il sostegno di Mosca sulla questione di Taiwan, dopo le critiche di Putin alla visita sull’isola della speaker della Camera dei Rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, che ha adirato la Cina.

12.54 – Zaporizhzhia: Kiev, valutiamo spegnimento centrale nucleare
L’Ucraina valuta lo spegnimento della centrale nucleare di Zaporizhzhia per ragioni di sicurezza. Lo ha annunciato durante un briefing il principale esperto ucraino di sicurezza nucleare, Oleh Korikov dell’Ispettorato dello Stato per la sicurezza nucleare e delle radiazioni (Snriu), spiegando che Kiev è preoccupata per le riserve di diesel usate per i generatori di backup. «L’opzione dello spegnimento della stazione è in corso di valutazione», ha detto Korikov.

12.48 – Studio Finlandia: «Entrate della Russia maggiori del costo della guerra»
Le entrate della Russia provenienti dalle esportazioni di energia fossile nei primi sei mesi di guerra in Ucraina hanno superato di gran lunga i costi dell’operazione militare in Ucraina. E’ la conclusione di un rapporto del Centro finlandese per la ricerca sull’energia e l’aria pulita, sul calcolo delle esportazioni di petrolio, gas e carbone dal 24 febbraio al 24 agosto di quest’anno, basato su dati di trasporto marittimo e gasdotti. La Russia sta incassando entrate senza precedenti grazie all’aumento dei prezzi, osservano gli autori dello studio. Durante i primi sei mesi di guerra, si legge, la Russia ha guadagnato 158 miliardi di euro dalle esportazioni di combustibili fossili. L’Unione europea ne ha importato il 54%, per un valore di circa 85 miliardi di euro. Le esportazioni di combustibili fossili hanno contribuito con circa 43 miliardi di euro al bilancio federale russo dall’inizio dell’invasione, e hanno quindi concorso, emerge dalle conclusioni, a finanziare la guerra in Ucraina.

12.46 Von der Leyen, price cap al gas russo
Tra le misure che l’Ue metterà in campo nel breve termine sull’emergenza energetica «proporremo un price cap al gas russo. L’obiettivo è molto chiaro, dobbiamo tagliare i proventi alla Russia che Putin usa per finanziare la sua atroce guerra in Ucraina». Lo annuncia la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. «Tempi difficili, non finiranno presto»

12.41 – Putin: «Mi fido di rapporto Aiea su Zaporizhzhia»
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di fidarsi del rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia. «Certamente mi fido di questo rapporto», ha detto Putin parlando dall’Eastern Economic Forum. «L’Aiea è un’organizzazione internazionale molto responsabile. Il leader è una persona molto professionale», ha aggiunto Putin, sottolineando però che gli ispettori dell’Aiea sono sotto pressione da parte dell’Occidente e non possono dire direttamente la verità sul bombardamento della centrale nucleare.

12.36 – Von der Leyen, in arrivo altri 5 miliardi di assistenza a Kiev
«La situazione in Ucraina richiede il nostro pieno sostegno. Oggi la Commissione europea propone ulteriori 5 miliardi di euro di assistenza macrofinanziaria per il Paese. Questo si aggiunge ai 10 miliardi di euro che l’Ue ha già fornito in aiuti finanziari, umanitari e militari». Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter.

12.22 – Putin: «Parole di Borrell sulla Russia? Lo giudichi Dio»
«Lo giudichi Dio». Così il presidente russo, Vladimir Putin, ha commentato, durante il forum economico di Vladivostok, le parole dell’Alto rappresentante Ue per gli Affari Esteri e la Sicurezza, Josep Borrell, il quale aveva auspicato una sconfitta di Mosca «sul campo» in Ucraina. Lo riporta Tass. «Ciò suona molto strano detto dal capo della diplomazia Ue», aggiunge il leader russo.

12.14 – Polonia: «Ue sia più generosa con i soldi all’Ucraina.  A Kiev non solo sovvenzioni, ma anche prestiti»
Il premier polacco Mateusz Morawiecki ha chiesto ai Paesi dell’Unione europea di essere «più generosi» nei confronti dell’Ucraina per evitare che vada in bancarotta, come vorrebbe Mosca. «Chiedo l’invio dei fondi di aiuto – ha detto –. Non solo sovvenzioni, ma anche prestiti. L’Ue non è molto generosa, nonostante il fatto che lì, a Oriente, la gente muoia per la sicurezza e la libertà dell’Occidente. Non è la prima volta che accade una cosa simile, lo sappiamo dalla nostra storia». Il leader della Polonia ha rivolto un «forte appello» affinché l’Europa «metta in atto gli impegni assunti al Consiglio europeo di giugno».

12.08 – Popolari candidano Zelensky per il Premio Sakharov
Il gruppo del Ppe nel Parlamento Europeo candida il presidente Volodymyr Zelensky e il popolo dell’Ucraina per il premio Sakharov, che l’Aula assegna ogni anno a persone o organizzazioni che si siano distinte nella difesa dei diritti umani e delle libertà individuali. Lo annuncia la vicepresidente del gruppo Rasa Jukneviciene, che ha la delega per gli Affari Esteri. «Non abbiamo dubbi – dice – che il coraggioso popolo dell’Ucraina, guidato dal presidente Zelensky, meriti di vincere quest’anno il premio Sakharov. Continuano a difendere i valori europei sul campo di battaglia ogni giorno. Spero che la nostra proposta sia sostenuta da tutti i gruppi politici nel Parlamento Europeo».

11.59 – Fonti Ue, rischio recessione eurozona non si può escludere. «Faremo di tutto perché non si concretizzi»
Il rischio di una recessione dell’eurozona «non si può escludere». E’ quanto ha spiegato un alto funzionario dell’Unione europea in vista della riunione dell’Eurogruppo prevista venerdì a Praga. Tra i dossier che i ministri delle Finanze dell’eurozona affronteranno ci sarà quello del «coordinamento delle politiche fiscali» rispetto alle ripercussioni della crisi energetica e inflattiva conseguenti alla guerra in Ucraina. «Noi – ha aggiunto l’alto funzionario – stiamo facendo del nostro meglio affinché il rischio di una recessione non si concretizzi».

11.55 – Missili russi su Kramtorsk, distrutto ospedale psichiatrico
Missili russi hanno colpito e distrutto alle prime ore di stamattina l’ospedale psichiatrico di Kramtorsk, nella regione orientale ucraina di Donetsk. Non vi sono vittime. Lo ha reso noto su Telegram il Consiglio comunale di questa città, riferisce Ukrinform.

11.48 – Stoltenberg: «Si rischiano disordini nei Paesi Nato»
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha avvertito che si prepara un autunno difficile in Europa che potrebbe far registrare, in molti Paesi membri dell’Alleanza, «disordini sociali» ma fa appello a resistere. In un intervento ospitato dal Financial Times, ha osservato che la guerra in Ucraina sta «entrando in una fase critica», avvertendo che i membri dell’alleanza militare dovranno affrontare «tagli energetici, interruzioni e forse anche disordini sociali. La nostra unità e solidarietà saranno seriamente messe a dura prova, poiché le famiglie e le imprese subiranno la crisi dell’aumento dei prezzi dell’energia e del costo della vita causato dalla brutale invasione della Russia. Per il futuro dell’Ucraina e per il nostro, dobbiamo prepararci alla guerra invernale e mantenere la barra dritta».

11.29 – Energoatom favorevole a caschi blu a Zaporizhzhya
Energoatom, l’operatore nucleare ucraino, è favorevole all’invio dei “caschi blu” dell’Onu alla centrale nucleare di Zaporizhzhya. «Dispiegare il contingente di mantenimento della pace e mandare via i soldati russi può essere uno dei modi per creare la zona di sicurezza presso la centrale nucleare di Zaporizhzhya», ha detto Petro Kotin, all’indomani dell’appello dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica per la creazione di una «zona di sicurezza» attorno al sito.

11.16 – Energia, Morawiecki: «Macchina Ue inceppata, fare presto»
«Dobbiamo avere una risposta alla crisi a livello europeo, e preferibilmente a livello globale. Indipendentemente da come valutiamo l’Ue, una cosa è certa. Il processo decisionale è molto lento. La macchina, che è principalmente al servizio dei più grandi, è inceppata. Queste non sono solo mie osservazioni. Sono anche osservazioni di paesi più piccoli. Abbiamo un deficit strutturale, una imperfezione nel processo decisionale», ha detto il premier polacco Mateusz Morawiecki, in una dichiarazione alla stampa a margine del 31° Forum Economico a Karpacz. «Stiamo costruendo una coalizione di paesi – ha spiegato – per proporre una riduzione temporanea dei costi dell’ETS (European Emissions Trading System, ndr) e per intervenire sul meccanismo di modifica del calcolo dei prezzi delle fonti energetiche. Sollecitiamo che la revisione dei costi energetici avvenga al più presto, qui e ora. Lo chiediamo con un gruppo di paesi in continua crescita che sostengono che dobbiamo agire più rapidamente perché avremo una crisi sempre più profonda. L’abbassamento dei prezzi dell’energia è la ragione di stato dell’UE e della Polonia. Dobbiamo armarci di strumenti che ci permettano di superare l’autunno, l’inverno e la primavera. L’impatto dei pacchetti di sanzioni per la Russia diventerà sempre più visibile nei prossimi mesi, ma è un processo non immediato. Noi, Stati democratici e Occidente libero, non vogliamo solo sopravvivere, vogliamo vincere e aiutare l’Ucraina».

10.36 – Putin: «Pronti ad attivare Nord Stream 2»
La Russia è pronta ad attivare il Nord Stream 2 «se necessario». E’ quanto ha affermato il presidente russo Vladimir Putin intervenendo al forum economico di Vladivostok

10.19 – Pechino: «Cittadini Ue stufi delle sanzioni a Mosca»
Tra la doverosa attenzione per il terremoto in Sichuan e per il discorso di Xi Jinping che chiede maggiore impegno del partito sull’innovazione tecnologica, il People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese, trova spazio anche per un commento sulla crisi energetica in Europa, costretta a «ingoiare una pillola amara» mentre i cittadini «pagano il prezzo dei giochi politici» sulla guerra in Ucraina, e cominciano a protestare. Nell’articolo, pubblicato anche dal Global Times, si sostiene che sempre più europei stanno abbandonando la loro «istintiva solidarietà» con l’Ucraina perché «comprendono gradualmente di essere loro stessi a pagare il prezzo per la strategia del “politicamente corretto” dei loro governi che si accodano alle sanzioni degli Usa contro la Russia». Secondo l’articolo, che cita dichiarazioni di abitanti di varie città europee, come Praga, Duesseldorf e Parigi, «l’attuale crisi energetica e l’aumento delle bollette del gas potrebbero essere solo l’inizio poiché è difficile per molti Paesi europei rimediare alla carenza di gas, date che mantengono le sanzioni alla Russia per il conflitto con l’Ucraina, e molti politici e analisti europei hanno avvertito di un inverno duro non solo per i residenti in Europa, ma anche per le economie».

9.58 – Putin: «Impossibile isolare la Russia. Mosca non ha iniziato guerra Ucraina, vuole finirla»
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto che «è impossibile isolare la Russia», con riferimento alle sanzioni occidentali. Putin, che parla al’Eastern Economic Forum a Vladivostok, ha aggiunto, citato dalla Tass, che «la Russia non ha perso e non sta perdendo nulla a causa dell’Operazione speciale (l’invasione dell’Ucraina, ndr), ma ha anzi rafforzato la propria sovranità». Il leader russo si è detto certo che «l’economia globale attraversa un periodo difficile, ma la logica della cooperazione vincerà sicuramente».

9.47 – Zelensky sostiene la proposta Aiea su zona di sicurezza della centrale nucleare
«Se il contenuto di questa proposta consiste nella smilitarizzazione del territorio della centrale nucleare – e questo è logico, perché è la presenza dell’esercito russo che ha posto la centrale di Zaporizhzhia sull’orlo di un disastro radioattivo – allora possiamo sostenere una tale protezione della zona smilitarizzata». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sulla proposta del direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi di creare una zona di sicurezza intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. «Credo che il mondo non solo meriti, ma abbia bisogno che i rappresentanti dell’Aiea costringano la Russia a smilitarizzare il territorio della centrale nucleare e restituire il pieno controllo all’Ucraina», ha detto Zelensky citato da Unian.

9.38 – Truss accetta l’invito di Zelensky ad andare a Kiev
Il nuovo primo ministro britannico Liz Truss ha accettato l’invito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a visitare l’Ucraina e ha confermato il sostegno «incrollabile» del Paese alla guerra con la Russia. Ieri la Truss aveva avuto un colloquio con Zelenskyy, in una delle sue prime conversazioni telefoniche con un leader straniero da neo premier.

09.19 – Putin minaccia: “La Russia non ha iniziato guerra, sta cercando di porvi fine”
«La Russia non ha iniziato la guerra in Ucraina, ma sta cercando di porvi fine». Lo ha detto il presidente russo Valdimir Putin parlando all’Eastern Economic Forum (Wef). Il leader, citato dalla Tass, ha affermato che i combattimenti in Ucraina vanno avanti dal 2014.

09.00 – Putin: “Potremmo limitare l’esportazione di grano in Europa”
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l’intenzione di discutere con il leader turco Recep Tayyip Erdogan la possibilità di limitare l’esportazione di grano e cibo dall’Ucraina all’Europa, «poiché non viene inviato ai Paesi più poveri che ne hanno bisogno». «Abbiamo fatto di tutto per garantire che il grano ucraino venisse esportato – ha detto Putin alla sessione plenaria dell’Eastern Economic Forum (Wef) a Vladivostok – Lo abbiamo fatto insieme alla Turchia. Se escludiamo la Turchia come Paese intermediario, quasi tutto il grano esportato dall’Ucraina non viene inviato ai Paesi in via di sviluppo più poveri, ma ai paesi dell’Ue». Putin ha sottolineato che «solo due navi su ottantasette sono state caricate nell’ambito del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite». E «sono state esportate 60mila tonnellate di cibo su 2 milioni di tonnellate. Voglio dire che, come molti Paesi europei negli ultimi decenni e secoli, hanno agito come colonialisti, e continuano ad agire oggi. Ancora una volta, Paesi in via di sviluppo sono stati ingannati e li continuano a ingannare». Con questo approccio – ha aggiunto – «la portata dei problemi alimentari nel mondo non potrà che crescere, purtroppo. Il che può portare a una catastrofe umanitaria senza precedenti. Forse dovremmo pensare di limitare l’esportazione di grano e cibo commerciale lungo questa rotta. Di questo parlerò con il presidente della Turchia Erdogan».

08.56 – Putin: “Impossibile isolare la Russia”
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto che «è impossibile isolare la Russia», con riferimento alle sanzioni occidentali. Putin, che parla al’Eastern Economic Forum a Vladivostok, ha aggiunto – citato dalla Tass – che «la Russia non ha perso e non sta perdendo nulla a causa dell’Operazione speciale (l’invasione dell’Ucraina, ndr), ma ha anzi rafforzato la propria sovranità»”. Il leader russo si è detto certo che «l’economia globale attraversa un periodo difficile, ma la logica della cooperazione vincerà sicuramente».

08.44 – Putin: la qualità della vita in Europa sacrificata alla dittatura Usa
La qualità della vita delle persone in Europa viene sacrificata per preservare la dittatura statunitense negli affari mondiali: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, intervendo alla settima edizione del Forum Economico Orientale a Vladivostok. Lo riferisce l’agenzia Tass.

08.13 – Mosca chiede chiarimenti all’Aiea sul rapporto su Zaporizhzhya
Il governo di Mosca ha chiesto spiegazioni al direttore generale Rafael Grossi su alcuni passaggi del rapporto degli ispettori Aiea alla centrale nucleare di Zaporizhzhya. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov. «Occorrono ulteriori spiegazioni, vista la presenza di alcune questioni nel rapporto, ma non entrerei qui nel dettaglio… Quindi abbiamo chiesto al direttore generale dell’Aiea di fornire queste spiegazioni, ha detto Lavrov a margine dell’Eastern Economic Forum a Vladivostok.

08.00 – Lavrov:  “Impossibile complicare ulteriormente i rapporti Usa”
Le relazioni tra Russia e Usa hanno raggiunto un punto tale per cui non possono essere ulteriormente complicate: lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. «Niente può complicare la situazione attuale», ha detto rispondendo alla domanda se il possibile stallo sulla nomina del prossimo ambasciatore degli Stati Uniti in Russia possa complicare le relazioni bilaterali.

07.50 – Morto il comandante russo Berdyansk ferito da un’autobomba
È morto il comandante dell’amministrazione di occupazione russa della città ucraina di Berdyansk, nell’Oblast di Zaporizhzhia, Artem Bardin, ferito ieri da una bomba nella sua automobile. Lo afferma il Kiev Independent che dice di citare l’amministrazione russa. Bardin, scrive il sito d’informazione ucraino, è morto in ospedale per la gravità delle sue ferite.

07.40 – Kiev accoglie la richiesta Onu per una zona di sicurezza a Zaporizhzhia
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accolto con favore le richieste dell’agenzia nucleare delle Nazioni Unite per una zona di sicurezza nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. Dopo la visita degli ispettori dell’Aiea, la scorsa settimana, l’Onu ha concluso che i bombardamenti devono finire immediatamente nella zona dell’impianto occupato dalla Russia dall’inizio della guerra e che da allora è stato oggetto di ripetuti attacchi. Zelensky ha affermato che sosterrà la zona di sicurezza se mira a smilitarizzare il territorio della centrale nucleare. In un rapporto pubblicato ieri, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha affermato che i bombardamenti della più grande centrale nucleare d’Europa potrebbero portare a un rilascio illimitato di materiali radioattivi, mentre la presenza di attrezzature militari russe sul posto potrebbe minarne la sicurezza. Zelensky ha commentato che il rapporto rileva la presenza di attrezzature militari russe sul territorio dello stabilimento e parla di pressioni sui dipendenti, insieme a «chiari riferimenti all’occupazione militare russa». I bombardamenti nei pressi della centrale sono continuati anche mentre una squadra dell’Aiea di 14 persone ha visitato il sito la scorsa settimana e il suo capo, Rafael Grossi, ha avvertito in quel momento di un rischio molto reale di disastro nucleare. Sebbene la maggior parte della squadra abbia lasciato lo stabilimento dopo due giorni, due funzionari sono restati.

07.00 – L’Ungheria chiede lo stop alle sanzioni Ue a 3 imprenditori russi
L’Ungheria ha chiesto all’Unione europea di rimuovere tre imprenditori russi – Alisher Usmanov, Petr Aven e Viktor Rashnikov – dall’elenco delle persone fisiche sanzionate per la guerra in Ucraina. Lo riporta il quotidiano Politico, citando fonti anonime fra diplomatici e funzionari europei.

05.30 – Zelensky: “Bene le restrizioni sui visti per i cittadini russi”
«L’Unione Europea ha compiuto un passo significativo approvando la proposta di sospensione del regime semplificato dei visti attualmente in vigore tra Ue e Russia»: lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo il quale «l’Europa non è un luogo di baldoria per gli assassini e per coloro che li sostengono». «È assolutamente inaccettabile che il territorio europeo possa essere utilizzato per il turismo o lo shopping da chi in Russia sostiene la scissione e la beffa dell’Europa, o addirittura lavora per questo – aggiunge Zelensky nel suo discorso quotidiano alla nazione -. Sono grato alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e a tutti i leader Ue che sostengono le restrizioni sui visti per i cittadini russi». Bisogna ricordare, conclude il presidente ucraino, che «oltre al lato morale della faccenda si tratta anche di una questione di sicurezza elementare: la Russia ha ripetutamente inviato assassini in Europa con il pretesto di turismo ordinario».

04.20 – La Cina: bombe su Zaporizhzhia “davvero preoccupanti”
Le autorità cinesi sono preoccupate per i bombardamenti in corso sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, ha detto al Consiglio di sicurezza dell’Onu il vice inviato cinese Geng Shuang. «Nonostante i ripetuti avvertimenti e appelli della comunità internazionale, i bombardamenti della centrale continuano anche dopo che i visitatori dell’Aia sono arrivati lì», ha affermato Geng, citato dall’agenzia russa Tass. «Questo è davvero preoccupante», ha sottolineato. Il rappresentante dei Pechino all’Onu ha enfatizzato infine come i fatti di Chernobyl e Fukushima non siano ancora «sbiaditi nella memoria» e che «il mondo non può permettersi un altro disastro nucleare».

00.50 – Grossi (Aiea): a Zaporizhzhia stiamo giocando con il fuoco
La sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia è costantemente «violata». Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, parlando in videocollegamento al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Grossi ha spiegato che è «inaccettabile» che il sito sia preso di mira e ha chiesto l’istituzione di un «zona di sicurezza». «Stiamo giocando con il fuoco», ha avvertito Grossi.

00.40 – Gb, telefonata Truss-Biden: uniti nell’impegno per la libertà nel mondo
Nella prima telefonata fra la neo premier britannica Liz Truss e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden i due leader «hanno riflettuto sulla duratura forza della relazione speciale» fra Washington e Londra e «hanno convenuto che il partenariato» fra i due Paesi, «rafforzato dai valori condivisi, è stato fondamentale per difendere e promuovere la libertà e la democrazia nel mondo». Così si legge nella nota diffusa da Downing Street. Truss e Biden «hanno convenuto di costruire su questi legami, anche promuovendo la profonda alleanza di difesa attraverso la Nato e l’Aukus». Infine, si legge ancora, i due leader «intendono accrescere il loro impegno per rafforzare la libertà globale, affrontando i rischi posti dalle autocrazie e assicurando che Putin fallisca in Ucraina».

00.30 – Zelensky: grato all’Ue per le restrizioni dei visti ai russi
«È assolutamente inaccettabile che il territorio europeo possa essere utilizzato per il turismo o lo shopping da chi, in patria, in Russia, non solo sostiene divisioni e prepotenze dall’Europa, ma lavora anche per loro. E non si può prendere alla leggera che i propagandisti russi possano ancora restare nei paesi europei. Sono grato alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e a tutti i leader europei che sostengono le restrizioni sui visti per i cittadini russi». Lo ha dichiarato il premier ucraino Volodymyr Zelensky. «Bisogna ricordare – ha aggiunto – che oltre al lato morale della questione, si tratta anche di una questione di sicurezza elementare. La Russia ha ripetutamente inviato assassini in Europa nelle vesti di turisti ordinari».

Gas russo, ecco lo spot del terrore. In video la minaccia di Mosca all’Europa: “Un inverno lungo”

00.20 – Zelensky: bene che Aiea citi armi russe nella centrale di Zaporizhzhia
«È un bene» che nel rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia che ha visitato la centrale nucleare di Zaporizhzhia sia stata rilevata «la presenza di equipaggiamenti militari russi sul territorio della centrale nucleare, venga sottolineata la pressione sui nostri lavoratori nucleari e si faccia chiari riferimenti all’occupazione militare russa». Lo dichiara il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto video messaggio serale. 

00.01 – Mosca: rammarica che l’Aiea non indichi le responsabilità di Kiev
Il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vassily Nebenzya, ha espresso «rammarico» per la mancata menzione delle presunte responsabilità dell’Ucraina nei bombardamenti che hanno messo a rischio la centrale nucleare di Zaporizhzhia nel rapporto pubblicato oggi dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica. «Ci rammarichiamo che nel suo rapporto non venga nominata direttamente la fonte di questi attentati», ha affermato Nebenzya dopo l’intervento del direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Il diplomatico russo ha dichiarato che la relazione è una «conferma» che «l’unica minaccia» per il sito proveniva da «bombardamenti e sabotaggi da parte delle forze armate ucraine». Kiev, a sua volta, accusa Mosca di colpire la centrale, che è occupata dalle forze russe. L’Aiea, nel rapporto, non attribuisce a una parte in particolare la responsabilità degli attacchi, che non è al momento possibile verificare. «Comprendiamo la vostra posizione ma nella situazione attuale è importante chiamare le cose con il loro nome», ha insistito Nebenzya.

Le news e gli approfondimenti di ieri

L’operazione notturna dello spauracchio di Mosca, per Kiev il Bayraktar ha distrutto 28 milioni di dollari di equipaggiamenti russi in 3 giorni

 

Sorgente: Ucraina – Russia, le news sulla guerra di oggi 7 settembre. Esplosioni a Zaporizhzhia. Aiea: “Minaccia nucleare reale” – La Stampa

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