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La ragazza, assistita da uno psicologo, ieri in sede di incidente probatorio ha ribadito le accuse nei confronti del suo ex allenatore. Che continua a negare e che per il momento, in attesa che l’inchiesta si concretizzi o che venga archiviata, non è stato rimosso dal suo incarico

Giuseppe Scarpa

Un istruttore di nuoto, in trasferta con la sua squadra nella Capitale, ha attirato un’allieva minorenne nella camera d’albergo. Qui ha cercato un approccio sessuale. La ragazza è rimasta di sasso. Impietrita. L’allenatore, di 26 anni, ha allungato le mani sulla quattordicenne.

La baby atleta terrorizzata è scappata via. Adesso l’uomo, difeso dall’avvocato Simona Intini, è indagato per violenza sessuale aggravata. Il caso è complesso. È l’accusa si fonda sulle dichiarazioni della presunta vittima. La quattordicenne che ora ne ha 15 ieri, assistita da uno psicologo, in sede di incidente probatorio ha ribadito le accuse nei confronti del suo ex istruttore.

È il 10 agosto dello scorso anno quando si verifica l’abuso sessuale, stando a quanto riferisce agli investigatori l’atleta. La società “Unione nuoto Friuli” è in trasferta a Roma con alcune giovanissime nuotatrici. Ad accompagnarle ci sono i coach, come capita in questo genere di competizioni. Paola, il nome è di fantasia, viene chiamata in stanza da un allenatore del team, si tratta di un giovane istruttore. Un ragazzo di 26 anni. Questo è ciò che sostiene la minorenne.

La quattordicenne va nella stanza dell’uomo, pensa che debba darle alcuni suggerimenti sulle gare. Ci va senza alcun problema. Di fatto, all’inizio, i due chiacchiereranno. I loro discorsi riguardano proprio il nuoto. Consigli su come comportarsi durante una gara.

Poi, però, accade l’imponderabile. Ciò che Paola non si aspetta. Così spiega la minorenne agli investigatori dopo la denuncia. Il 26enne, che conosceva da tempo, le si avvicina. Lei si allontana. Lui, a questo punto, cerca di spogliarla. Paola rifiuta l’approccio dell’istruttore. Si alza e scappa via. Lascia il 26enne nella stanza dell’albergo e corre verso la sua camera.

Quando rientra a casa racconta tutto ai genitori. Il padre e la madre decidono di denunciare l’ex allenatore della loro figlia. Adesso la procura di Roma indaga sul caso. L’inchiesta si fonda sulla testimonianza della quattordicenne. Una versione che non coincide con quella offerta dal giovane istruttore. Il 26enne respinge integralmente le accuse della sua ormai ex nuotatrice.

L’incidente probatorio, avvenuto ieri a Roma di fronte al gip al pm Antonio Verdi, è servito per cristallizzare la ricostruzione della presunta vittima.
L’istruttore per il momento, in attesa che l’inchiesta si concretizzi o che venga archiviata, non è stato rimosso dal suo incarico.

Sorgente: Nuotatrice 14enne molestata dall’istruttore in trasferta: “Attirata nella sua stanza con una scusa, poi le mani addosso” – la Repubblica

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