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Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato l’ambasciatore cileno per rimproverarlo dopo che il presidente cileno Gabriel Boric ha annullato la cerimonia delle credenziali per il nuovo ambasciatore israeliano a Santiago, secondo quanto riportato dai media israeliani venerdì.

Gil Artzyeli, il nuovo ambasciatore israeliano, era già al palazzo presidenziale per una presentazione programmata quando il ministro degli Esteri cileno Antonia Urrejola gli ha detto che la cerimonia era stata posticipata a ottobre.
Ciò è avvenuto in seguito ai rapporti trasmessi a Boric sull’uccisione da parte di Israele di un ragazzo palestinese nella città occupata di Jenin in Cisgiordania.

“Israele vede con severità il comportamento bizzarro e senza precedenti del Cile”, ha condiviso venerdì il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Emmanuel Nachshon.

“Questo danneggia gravemente le relazioni tra i due Paesi. L’ambasciatore del Cile in Israele è stato convocato domenica dal direttore generale del ministero degli Esteri per un rimprovero”, ha aggiunto.

Boric ha vinto la presidenza all’inizio di quest’anno e, in un incontro con la comunità ebraica durante la sua campagna elettorale, ha definito Israele uno “stato omicida”.

Fonte: .palestinechronicle.com
Il sionismo attacca il presidente cileno (HispanTv)

La decisione del presidente cileno, Gabriel Boric, di non ricevere le credenziali del nuovo ambasciatore sionista in Cile, è un comportamento e una decisione che merita un applauso e il deciso sostegno di tutti coloro che vedono nel regime infanticidio israeliano un certo pericolo per l’umanità.

Come bisogna anche lavorare per fornire un sostegno costante contro l’attacco proveniente da angoli diversi come l’estrema destra cilena, il sionismo creolo, comandato da Tel Aviv e i soliti opportunisti progressisti. Quella di Gabriel Boric è un’azione coraggiosa soprattutto in un Paese i cui presidenti hanno avuto pochissimi o nessun ammiccamento di sostegno alla causa del popolo palestinese. Un gesto necessario, una vera esigenza che rivela principi.

Prigioniero palestinese

Vi invito a visualizzare la seguente situazione, cari lettori. Per 74 anni, un’entità occupante e colonizzatrice di un territorio che non gli appartiene, uccide i suoi abitanti senza alcuna distinzione di età o sesso. Espelle i suoi abitanti, costruisce nuovi centri sotto le macerie dei villaggi e delle città palestinesi. Passa i suoi stivali sulle ossa di migliaia di uomini e donne, assassinati da un’ideologia nata in Europa, con il mito costruito di credersi parte di un popolo eletto e ai quali è stata promessa una terra da un dio che sembrava essere un proprietario terriero.

 

 

BDS movement

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Palestinians salute President @gabrielboric for postponing the accreditation of apartheid Israel’s ambassador. States that respect human rights should not welcome apartheid envoys. We call on Chile to support #UNinvestigateApartheid. #UNGA77 https://loom.ly/KD2pRo0

 

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Immaginate quell’entità che demolisce le case delle famiglie palestinesi, saccheggia le loro risorse agricole, le falde acquifere, impedendone la mobilità. Immagina strade esclusive per i coloni stranieri che si stabiliscono in territorio palestinese contro il diritto internazionale. Un regime che trattiene migliaia di uomini e donne che chiedono il rispetto dei loro diritti, la fine delle restrizioni al libero esercizio della loro fede e, soprattutto, la fine di un regime di apartheid. Non è forse un’entità alla quale si deve applicare la Carta delle Nazioni Unite per i suoi crimini contro l’umanità? Non è questo un regime al quale dovrebbe applicarsi il Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite perché è una minaccia permanente alla pace?

Quel regime, ritenendo che l’impunità criminale non abbia freno, ha deciso di presentare le credenziali di un nuovo ambasciatore in Cile. Per fare questo, si dirige al palazzo presidenziale, poche ore dopo che il diciassettenne Uday Salah è stato ucciso nella città di Kafr Dan, in Cisgiordania, vicino a Jenin, con un preciso colpo alla testa, come è consuetudine nell’esercizio di omicidi cronici dell’esercito di occupazione israeliano. È inaccettabile tenere una cerimonia protocollare con il rappresentante di quel regime che disprezza la vita del popolo palestinese. (…….)

Fonte: Hispan Tav

Sorgente: controinformazione.info | Israele convoca l’inviato del Cile dopo che il presidente Boric ha annullato la cerimonia delle credenziali dell’ambasciatore

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