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Una città risalente all’impero Mittani vecchia più di 3400 anni è emersa in un bacino nel letto del fiume Tigri a causa del periodo di siccità che sta coinvolgendo la regione, secondo quanto riporta un comunicato della Albert-Ludwigs-Universität di Friburgo.

La siccità in Iraq

I resti della città erano già noti ma non erano mai stati analizzati seriamente anche perché ad un certo punto, diversi decenni fa, sono rimasti sommersi dall’acqua del bacino idrico di Mosul. I resti sono però riemersi da diversi mesi, da quando i livelli dell’acqua dell’area sono diminuiti drammaticamente in poche settimane. Quest’area dell’Iraq, da diversi mesi, infatti, è martoriata da un evento di estrema siccità che sta mettendo in ginocchio, tra l’altro, anche l’agricoltura e diverse attività locali.
A causa della siccità notevoli quantità d’acqua sono state prelevate dal bacino idrico di Mosul, il deposito d’acqua più importante del paese. Ciò ha permesso l’emersione dei resti di una città nell’area di Kemune nella regione del Kurdistan.

Potrebbe trattarsi dell’antica città di Zakhiku

Secondo le prime analisi degli archeologi tedeschi e curde, potrebbe trattarsi dell’antica città di Zakhiku, un centro importante dell’impero Mittani, esistita tra il 1550 e il 1350 a.C.
Gli archeologi hanno dovuto organizzare in fretta una squadra di ricerca già tra gennaio e febbraio di quest’anno perché non si sapeva per quanto tempo l’acqua del serbatoio sarebbe rimasta così bassa. Una volta risalita le tracce sarebbero scomparse di nuovo.

Mappato un palazzo e diversi altri edifici

In poche settimane il team è riuscito a mappare gran parte della città. Hanno mappato un palazzo e diversi altri edifici tra cui una fortificazione con mura e torri, un deposito con più piani e un complesso industriale. In particolare il grande palazzo dedicato allo stoccaggio risulterebbe molto importante, come spiega Ivana Puljiz, ricercatrice dell’Università di Friburgo e membro del team. Secondo la Puljiz all’interno di questo deposito venivano immagazzinate enormi quantità di merci di varia natura le quali venivano trasportate il loco probabilmente da tutta la regione dell’odierno Iraq. Ciò rende ancora più importante questa città, probabilmente fondamentale per tutto l’impero Mittani.

Livello di conservazione delle mura

La cosa che ha stupito di più il team sta nel livello di conservazione delle mura, alcune delle quali alte diversi metri. Queste mura sono fatte di mattoni di fango essiccate al sole e sono rimaste sommerse dall’acqua per diversi decenni. Da ricordare anche il forte terremoto del 1350 a.C. che fece crollare diversi edifici e pareti e che, in un certo senso, ha permesso a quegli edifici rimasti in piedi di rimanere più “conservati”.
I ricercatori hanno trovato inoltre diversi vasi di ceramica e un centinaio di tavolette cuneiformi risalenti al periodo medio assiro, poco dopo il suddetto terremoto.
Secondo Peter Pfälzner, professore all’Università di Tubinga, il fatto che queste tavolette cuneiformi fatte con l’argilla cruda siano sopravvissute praticamente intatte per tanti decenni sott’acqua è una sorta di “miracolo”.

Note e approfondimenti

  1. A 3400-year-old city emerges from the Tigris River — Office of University and Science Communications

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Sorgente: Siccità fa scoprire città di 3400 anni nel letto del fiume Tigri – Notizie scientifiche.it

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