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Le notizie di mercoledì 22 giugno sulla guerra, in diretta: le truppe russe avanzano nel Donbass, l’esercito ucraino tenta la controffensiva nel sud

di Lorenzo Cremonesi, Marco Imarisio, Andrea Nicastro e Paolo Foschi

La guerra in Ucraina è arrivata al 119esimo giorno.
• La tensione è altissima nell’area baltica, dopo che la Lituania ha bloccato il trasporto delle merci dirette verso l’exclave russa di Kaliningrad. Mosca minaccia ritorsioni, la Nato si dice pronta a difendere la Lituania.
• Putin ha avvertito che il supermissile Sarmat sarà operativo entro l’anno.
• Le forze armate ucraine hanno annunciato di avere attaccato la strategica Isola dei Serpenti, nel Mar Nero, causando «significative perdite» ai russi.
• I russi avanzano lentamente nell’est, mentre le truppe ucraine tentano la controffensiva nel sud.
• Draghi ha superato la prova del voto al Senato sull’Ucraina.
• La prossima settimana si terranno a Istanbul i colloqui tra Russia e Ucraina sui corridoi navali per il grano con la mediazione della Turchia e dell’Onu
• Non scatta per ora in Italia lo stato d’allarme sul gas: «Monitoraggio già alto».

Ore 13:02 – Una nave turca parte da Mariupol dopo i colloqui sul grano

Una nave mercantile turca è in partenza dal porto di Mariupol in Ucraina in seguito ai colloqui sul grano con Mosca. Lo rendono noto le autorità di Ankara.

Ore 12:53 – Russia: esplode deposito di munizioni, 4 morti

Un deposito di munizioni nella regione russa di Vladimir è saltato in aria oggi a causa dell’esplosione di proiettili di artiglieria provocando quattro morti e un ferito: lo hanno reso noto funzionari sanitari, secondo quanto riporta la Tass.

Ore 12:44 – La raffineria in Russia colpita da due droni

Non un drone, come si era pensato nelle prime ore, ma probabilmente due droni hanno colpito questa mattina l’impianto russo di Novoshakhtinsk, nella regione di Rostov (a pochi chilometri dal confine ucraino), causando un incendio. A riferirlo è il servizio stampa della raffineria citato da Ria Novosti. Si registrano alcuni danni «causati dai rottami dei droni», le fiamme «sono state spente».

 

Ore 12:32 – Mosca consegna alla Bielorussia 16 razzi antiaerei

«Stanotte in Bielorussia sono stati consegnati, probabilmente provenienti da Pskov, in Russia, 16 razzi per il sistema missilistico antiaereo C-300 e un sistema missilistico Pantsyr». Lo ha comunicato su Telegram Belarusky Gaiun, gruppo bielorusso di monitoraggio delle attività militari sul territorio di Minsk.

Ore 11:53 – Filorussi, 1.300 soldati ucraini circondati a Lysychansk

Oltre 1.300 tra soldati e mercenari ucraini sono circondati in queste ore a sud di Lysychansk, nell’Ucraina orientale: lo rende noto il ministero degli Interni dell’autoproclamata Repubblica di Lugansk, secondo quanto riporta la Tass.

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Una raffineria in fiamme a Lysychansk, foto del 20 giugno (Anatolii Stepanov/Afp)

Ore 11:47 – Draghi, armi e sanzioni perché Kiev deve difendersi

«C’è una fondamentale differenza fra due punti di vista. Uno è quello mio, l’Ucraina si deve difendere, e le sanzioni, l’invio di armi, servono a questo. L’altro punto di vista è diverso: l’Ucraina non si deve difendere, non dobbiamo mandare sanzioni e armi, perché la Russia è troppo forte, lasciamo che l’Ucraina si sottometta, ma cosa vogliono questi…». Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi nella sua replica alla Camera. E ha poi aggiunto a proposito delle sanzioni: «Quando dico che sono efficaci ripeto quello che dicono le organizzazioni internazionali e ritengo che diventeranno ancora più efficaci questa estate».

«Il sostegno è stato abbastanza, molto unito e l’unità è essenziale in questo momento perché ci sono decisioni molto difficili da prendere. Riguardano la guerra ma anche la nostra situazione economica e sociale interna – ha proseguito il presidente del Consiglio – non sono cose facili. Vorrei fare una considerazione di carattere personale: alcune di queste decisioni, soprattutto quando vedono l’Italia, anche se indirettamente, coinvolta in una situazione di guerra, sono importanti, complesse profonde, hanno risvolti morali molto complicati. Il vostro sostegno è fondamentale e vi ringrazio».

Ore 11:39 – Kiev, lanciati 7 missili su Mykolaiv

La Russia ha lanciato sette missili su Mykolaiv. Lo ha riferito su Telegram il governatore della regione, Vitaliy Kim, senza fornire ulteriori dettagli.

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Un edificio colpito a Mykolaiv , foto del 18 giugno (George Ivanchenko/Ap)

Ore 11:35 – Estonia nel mirino russo, simulati attacchi missilistici e violato spazio aereo

La Russia starebbe simulando attacchi missilistici contro l’Estonia. Secondo un’intervista rilasciata dal capo di Stato maggiore del ministero della Difesa estone, Kusti Salm, alla testata finlandese Iltalehti, «la Russia starebbe attualmente conducendo esercitazioni in cui simula attacchi missilistici sul territorio estone». Inoltre, gli elicotteri militari russi avrebbero più volte violato lo spazio aereo dei Paesi baltici e «un elicottero non attraversa accidentalmente il confine», sottolinea Salm. Una situazione che il ministero della Difesa estone considera molto grave. «I russi pensano che non meritiamo l’indipendenza. Le loro recenti operazioni e comunicazioni strategiche lo confermano», aggiunge Salm. All’inizio di marzo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ricorda Iltalehti in un articolo, ha avvertito che Putin avrebbe tentato di occupare il Baltico se la Russia fosse riuscita a conquistare l’Ucraina. «Se l’Ucraina crolla, la prossima mossa sarà per i paesi baltici», aveva detto Zelenskyi.

Ore 11:18 – Mosca cambia indirizzo dell’Ambasciata degli Stati Uniti

Il comune di Mosca ha cambiato l’indirizzo ufficiale dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Mosca in “Piazza della repubblica popolare del Donetsk”, una delle due regioni separatiste dell’Ucraina. La nuova denominazione è stata scelta dopo una votazione on-line organizzata dal comune della capitale russa, alla quale hanno partecipato 278.684 persone, secondo quanto reso noto dal municipio. L’iniziativa richiama quella analoga di Washington che nel 2018 ribattezzò una parte del viale antistante l’Ambasciata russa Boris Nemtsov Plaza, ricordando un oppositore russo ucciso tre anni prima vicino al Cremlino.

Ore 11:05 – Mosca, risposta a blocco Kaliningrad sarà pratica e non diplomatica

La risposta della Russia al divieto di transito delle merci nella regione di Kaliningrad attraverso la Lituania «risiederà nel campo pratico e non in quello diplomatico». Lo ha affermato il ministero degli Esteri di Mosca. Lo riporta Ria Novosti. La portavoce Maria Zakharova ha affermato che la Lituania, avendo preso una tale decisione, «sta agendo in modo aggressivo ed è andata oltre le linee ostili».

Ore 10:57 – Kiev: bombe a grappolo su Mykolaiv, un morto

Un civile è morto ieri, colpito da una bomba a grappolo, durante un attacco russo contro la città di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina: lo ha reso noto l’amministrazione militare regionale, secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform. La vittima era in compagnia di un altro uomo che è rimasto ferito nell’esplosione. I due si trovavano nel giardino di una casa. Ieri le truppe russe hanno inoltre colpito col fuoco di artiglieria il villaggio di Shyroke, nel distretto di Bashtanka, e il villaggio di Inhulka ferendo due civili. Un altro civile è rimasto ferito durante un attacco a Ochakiv e un quinto ha riportato ferite in un attacco a Pervomaiske e Novomykolaivka. Un sesto civile è rimasto ferito a Chervone.

Ore 10:54 – Governatore Kharkiv: «I bombardamenti continuano, ci sono vittime civili»

«Questa notte gli occupanti russi hanno continuato a terrorizzare la città di Kharkiv e gli insediamenti della regione. Sfortunatamente, ci sono civili morti». Lo comunica su Telegram il governatore, Oleg Synegubov. Nella seconda città dell’Ucraina, sono stati colpiti questa notte «i distretti di Slobidsky e Industrial, causando danneggiamenti di fattorie e strutture industriali danneggiate e diversi incendi su larga scala». Questa mattina invece – prosegue Synegubov – «continuano i bombardamenti sul distretto Nemyshlyany di Kharkiv. Ci sono stati tre feriti», ma il bilancio è provvisorio.

Nel resto della regione «di notte i russi hanno continuato a bombardare la città di Chuguiv, distruggendo edifici residenziali. Due persone sono state uccise e due ferite, ma il bilancio è ancora in fase di definizione. Nel villaggio di Zolochiv, nel distretto di Bohodukhiv, un condominio è stato danneggiato ed è scoppiato un incendio. Il corpo di una vittima è stato rimosso dalle macerie. Sono in corso i soccorsi ed è probabile che altre due persone siano sotto le macerie».

Infine «una persona è rimasta ferita nel bombardamento russo la scorsa notte nel villaggio di Shevchenkove, nel distretto di Kupyansk». Per quanto riguarda il fronte, «i russi – riferisce il governatore – stanno facendo attacchi di artiglieria e conducendo una ricognizione aerea in direzione di Kharkiv. Nella zona di Izyum, continua l’assalto in direzione di Slovyansk», ma – conclude Synegubov – «il nostro esercito si sta difendendo, causando pesanti perdite ai russi».

Ore 10:42 – Mosca: evitare il conflitto nucleare è la nostra priorità

La «priorità assoluta» della Federazione Russa, «tenendo conto dei rischi di un’escalation della crisi ucraina e dell’imprevedibilità generale nel mondo, è prevenire un conflitto diretto tra potenze nucleari». Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov. Lo riporta Ria Novosti. Il politico russo ha parlato di «mantenere un dialogo» relativo alla «non proliferazione delle armi di distruzione di massa e migliorare la situazione nel campo del controllo degli armamenti».

Ore 10:38 – Mosca, le accuse di provocare la crisi alimentare sono false

Le accuse alla Russia di voler provocare una crisi alimentare tramite il blocco dell’export del grano ucraino «sono intrinsecamente false». Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Lo riporta la Tass.

Ore 10:25 – Mosca: incendio nella raffineria Rostov causato da un drone ucraino

Una delle più grandi raffinerie petrolifere della Russia meridionale — l’impianto di Novoshakhtinsk, nella regione di Rostov, a pochi chilometri dal confine ucraino — è stata colpita questa mattina sembra da un drone che ha provocato un incendio. Lo riportano i media internazionali. «Secondo una versione, l’incendio è stato causato da un attacco di un UAV (veicolo aereo senza pilota)», ha scritto su Telegram il governatore della regione, Vasily Golubev, aggiungendo che nel sito sono stati trovati frammenti di un drone. Secondo l’agenzia Interfax, l’incendio è stato domato.

Ore 10:23 – La ministra degli Esteri Gb Truss in visita in Turchia

La ministra degli Esteri britannica Liz Truss sarà oggi e domani in visita ufficiale in Turchia. Lo fa sapere il ministero degli Esteri di Ankara attraverso un comunicato secondo cui durante la visita, Truss discuterà con funzionari turchi riguardo a «relazioni bilaterali oltre che a questioni a livello regionale e internazionale». Il quotidiano turco Sabah aveva fatto sapere ieri che durante gli incontri erano previsti colloqui rispetto all’apertura di corridoi per il trasporto di cereali dai porti dell’Ucraina.

Ore 10:09 – Kiev, 34.230 soldati russi uccisi dall’inizio della guerra

Sono circa 34.230 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione, secondo l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica che si registrano anche 216 caccia, 182 elicotteri e 614 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.496 carri armati russi, 752 pezzi di artiglieria, 3.614 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 137 missili da crociera e 14 navi.

Ore 09:47 – «Questo confine non dovrebbe esistere, è peggio del Muro di Berlino»

Secondo uno dei leader filorussi delle nuove realtà amministrative create dalla russia nella regione di Zaporizhzhia, il confine tra Ucraina e Russia è «peggio del Muro di Berlino» e — semplicemente — «non dovrebbe esistere».

Vladimir Rogov – citato dall’agenzia Ria Novosti — ha detto che «per noi, il confine con la Russia è peggio del Muro di Berlino per i tedeschi. Secondo le stime, il 60-68 per cento di berlinesi che vivevano a Est avevano parenti a Ovest. In Ucraina, la percentuale di popolazione che ha parenti in Russia è del 73-85 per cento. Quel confine, semplicemente, non dovrebbe esistere. La nostra riunificazione con l’Ucraina è inevitabile».

Ore 09:40 – L’Europa «si prepari allo stop totale del gas russo»

Mentre le autorità europee stanno discutendo di un tetto al prezzo del gas russo, l’Agenzia internazionale per l’energia (Iea) ha avvertito oggi l’Europa, spiegando che i Paesi dell’Ue devono prepararsi immediatamente a uno stop completo delle forniture di gas russo questo inverno.

«L’Europa dovrebbe essere pronta nel caso in cui il gas russo sia completamente tagliato», ha detto Faith Birol in un’intervista al Financial Times.

La riduzione delle forniture decisa dalla Russia la scorsa settimana può essere una premessa di altri tagli, sostiene, nel tentativo di Mosca di usarla come «leva» per la guerra all’Ucraina.

Quanto al «price cap» — su cui l’Italia ha spinto da sempre — tecnici della Commissione europea stanno assistendo quelli del ministero della Transizione ecologica guidato da Roberto Cingolani per la messa a punto di un piano che non metta in difficoltà il funzionamento del mercato interno.

L’idea sarebbe di avviare la discussione per farla arrivare al tavolo dei leader Ue a luglio.

Berlino starebbe valutando l’ipotesi del price cap, mentre l’Olanda resta critica.

Ore 09:29 – Le truppe russe su Lysychansk

«Inutile farci illusioni, poche settimane e noi dovremo abbandonare sia Severodonetsk che Lysyshansk», ha detto a Lorenzo Cremonesi Taras, un ufficiale delle Forze speciali di Kiev. E le notizie che arrivano dal campo sembrano sostenere questa – fosca – previsione.

Secondo quanto riferito su Telegram dal capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, Sergij Gaidai, le truppe russe si stanno avvicinando alla città di Lysychansk, mentre proseguono i combattimenti in strada nella vicina Severdonetsk.

«I russi si stanno avvicinando a Lysychansk, stanno entrando nei villaggi vicini e attaccano la città con l’aviazione, i carri armati e l’artiglieria. La situazione è difficile in direzione di Popasna».

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Soldati ucraini scavano trincee fuori dalla città di Lysychansk (Anatolii Stepanov/Afp)

Ore 09:19 – Le parole di Draghi, alla Camera

Il premier Mario Draghi, alla Camera, sta ripetendo le comunicazioni prima del Consiglio europeo sull’Uraina di giovedì già lette ieri, al Senato.

Tra i passaggi chiave, il mandato ricevuto dal Parlamento per sostenere l’Ucraina e cercare una pace «concordata, e non subita, da Kiev: l’unica che possa essere davvero duratura».

«La strategia dell’Italia — in accordo con l’Ue e con gli alleati del G7 — si muove su due fronti: sosteniamo l’Ucraina e imponiamo sanzioni alla Russia perché Mosca cessi le ostilità e accetti di sedersi davvero al tavolo dei negoziati».

Ore 08:15 – L’assalto all’Isola dei Serpenti

Un «colpo significativo». Così l’esercito ucraino descrive gli effetti causati dall’assalto all’Isola dei Serpenti, nel Mar Nero, dove un attacco condotto con dei droni ha distrutto un sistema missilistico antiaereo Pantsir C1, una stazione radar e alcuni veicoli dell’esercito russo.

Si tratta di un’operazione «ancora in corso», ha detto l’esercito di Kiev, che «richiede silenzio informativo fino al termine».

L’esercito di Mosca ha definito «scellerato» l’attacco ucraino, che avrebbe visto in azione «15 droni», tredici dei quali sarebbero stati abbattuti.

Qui sotto, le immagini satellitari diffusi da Maxar Technologies che mostrano una torre di controllo distrutta e una erie di infrastrutture danneggiate.

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Ore 08:04 – Minacce e missili

(Luca Angelini) Le limitazioni al transito di merci dalla madrepatria verso Kaliningrad «avranno conseguenze che si faranno sentire in maniera fortemente negativa sulla popolazione lituana». Lo ha detto ieri il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolaj Patrushev, parlando proprio dall’exclave russa sul Mar Baltico, dopo che la Lituania ha deciso di non far passare più sul proprio territorio le tipologie di merci sottoposte ad embargo.

«La Lituania è un membro della Nato e gli Usa sono al suo fianco. Il nostro sostegno è blindato» ha replicato il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price.

Dal Cremlino ieri è arrivata anche la notizia che sarà operativo entro la fine di quest’anno il super missile balistico intercontinentale Sarmat, l’arma più sofisticata e temuta dell’arsenale del Cremlino. Lo ha annunciato Vladimir Putin in persona, parlando ai giovani diplomati delle accademie militari della Russia.

Quanto alla situazione militare sul terreno ucraino, all’inviato Lorenzo Cremonesi Taras, un ufficiale delle forze speciali incontrato in un bar di Sloviansk, dice: «Inutile farci illusioni, poche settimane e noi dovremo abbandonare sia Severodonetsk che Lysyshansk». Le sue valutazioni fanno il paio con quelle che pubblica la stampa americana citando gli esperti del Pentagono: gli ucraini non potranno tenere l’ultimo 5 per cento del Lugansk, ma la battaglia per la provincia di Donetsk resta ancora tutta da giocare, gli ucraini cominciano ad usare con efficacia i cannoni e lanciarazzi inviati dagli Stati Uniti e dagli altri alleati. In ultima analisi, ben difficilmente Putin riuscirà a coronare il suo piano di prendere l’intero Donbass. (Qui il punto militare di Andrea Marinelli e Guido Olimpio)

Questa analisi è stata pubblicata su PrimaOra, la newsletter che il Corriere riserva ai suoi abbonati. Per riceverla occorre iscriversi a Il Punto, di cui PrimaOra è uno dei tre appuntamenti: lo si può fare qui.

Ore 07:01 – Fiamme Gialle, congelati beni per 1,7 miliardi a cittadini russi

Fino al 31 maggio scorso la Guardia di finanza ha “congelato” beni riconducibili a 14 cittadini russi per un valore complessivo di oltre 1,7 miliardi di euro: fabbricati, auto, imbarcazioni, aerei, terreni e quote societarie. Lo rendono noto le stesse Fiamme gialle in coincidenza del 248esimo anniversario di fondazione del Corpo. A partire dal 23 febbraio scorso, in conseguenza della crisi russo-ucraina e della conseguente escalation militare, la Guardia di finanza, membro del Comitato di sicurezza finanziaria, ha avviato mirati accertamenti economico-patrimoniali sugli individui e sulle entità `listate´ nei provvedimenti restrittivi emanati dall’Unione europea. Le verifiche hanno riguardato «oltre 1.100 soggetti che hanno contribuito a compromettere o minacciare l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina».

Ore 06:59 – Kiev: forze armate russe cercano di rilanciare l’offensiva su Slovyansk

Le forze armate russe «stanno cercando di riprendere l’offensiva su Slovyansk». Lo ha annunciato su Facebook lo stato maggiore delle forze armate ucraine. Lo riporta Unian. «Gli occupanti stanno effettuando un fuoco sistematico per creare le condizioni per la ripresa dell’offensiva sulla città di Slovyansk. Stanno effettuando operazioni di assalto», viene spiegato. Nella regione di Kharkiv invece «il nemico sta conducendo una ricognizione aerea per identificare le posizioni delle nostre truppe. L’aggressore ha effettuato intensi bombardamenti di artiglieria delle posizioni ucraine vicino a Kharkiv, Staryi Saltov, Rubizhne e Chepil».

Ore 06:20 – Putin e il super missile «pronto entro l’anno»

Sarà operativo entro la fine di quest’anno, il super missile balistico intercontinentale Sarmat, l’arma più sofisticata e temuta dell’arsenale del Cremlino. Lo ha annunciato Vladimir Putin in persona, parlando ai giovani diplomati delle accademie militari della Russia. «Non c’è dubbio che saremo ancora più forti», ha detto il presidente russo, attingendo ancora una volta alla sua grammatica di riferimento: «Di fronte alle nuove minacce e rischi, svilupperemo e rafforzeremo le nostre forze armate, alla luce delle lezioni dei moderni conflitti». (Leggi qui l’articolo completo di Paolo Valentino, corrispondente da Berlino)

Ore 06:16 – Kiev: negli attacchi del sud uccisi 49 soldati russi

L’aeronautica militare ucraina ha riferito di aver distrutto due depositi di munizioni russi, due veicoli aerei senza pilota, 10 veicoli blindati e un missile il 21 giugno negli oblast di Donetsk. Lo rende noto Kyiv Independent. Nel sud le truppe di Kiev invece avrebbero distrutto due obici semoventi, un trattore di artiglieria, una stazione per la guerra elettronica, un deposito di munizioni e cinque veicoli corazzati e militari, uccidendo 49 soldati russi.

Ore 06:12 – Le due grandi battaglie in corso: nel Donbass e nel sud

Il presidente Volodymyr Zelensky non si è mai allontanato da Kiev nella prima fase della guerra, ma dalla fine di maggio ha cominciato a visitare le truppe vicino al fronte per portare un messaggio di incoraggiamento alla resistenza e, al tempo stesso, mostrare al nemico che le aree erano abbastanza sicure da permettere un suo viaggio. Dopo la prima visita del 29 maggio a Kharkiv, dove la resistenza aveva appena respinto l’offensiva russa nel nordest, sabato il leader ucraino si è portato sul fronte meridionale, facendo tappa a Odessa e Mykolaiv, porto fluviale strategico che i russi non sono riusciti a conquistare nonostante un lungo assedio. «Non lasceremo il sud a nessuno», ha garantito domenica Zelensky. È un segnale delle priorità di Kiev, che da un lato si difende a est, dall’altro contrattacca a sud provando a sfruttare la minore presenza dell’Armata, distratta dalla grande battaglia del Donbass, diventato l’obiettivo principale di Vladimir Putin. I russi stanno ottenendo però soltanto guadagni marginali nel settore orientale, mentre gli ucraini nelle ultime settimane stanno conducendo contrattacchi in quello meridionale, cercando di riprendere il territorio che l’Armata aveva conquistato all’inizio del conflitto. (Leggi qui l’articolo completo di Andrea Marinelli e Guido Olimpio)

 

Ore 06:12 – Kaliningrad: ecco perché l’exclave russa è così importante

Venerdì la Lituania ha vietato il traffico ferroviario sul suo territorio di beni soggetti alle sanzioni internazionali contro la Russia, isolando l’exclave di Kaliningrad affacciata sul Mar Baltico. Ieri Mosca ha reagito avvertendo che, qualora Vilnius non dovesse eliminare il blocco, prenderà le misure necessarie per difendere i propri interessi nazionali. La questione, sostiene il governatore di Kaliningrad Anton Alikhanov «può essere risolta con mezzi diplomatici» e per questo il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore dell’Unione europea a Mosca Markus Ederer. Kaliningrad è una exclave russa, un territorio russo separato dalla Madre Patria che si trova fra Lituania e Polonia ed è affacciato sul Mar Baltico, di cui è uno dei principali porti: insieme a quello di Baltijsk è l’unico porto russo della regione aperto tutto l’anno senza ghiacciare e qui, dal 1952, è di stanza la flotta del Baltico. Kaliningrad è il capoluogo dell’omonimo oblast, ha quasi 500 mila abitanti ed è un avamposto militare da cui Mosca può minacciare l’Europa. (Leggi qui l’articolo completo di Andrea Marinelli)

Ore 06:11 – L’esercito russa conquista alcuni villaggi nell’est dell’Ucraina

L’esercito russo ha ottenuto dei successi nell’est dell’Ucraina. Lo ha reso noto lo stato maggiore di Kiev, secondo quanto riportano i media locali, spiegando che le truppe di invasione hanno conquistato i villaggi di Pidlisne e Myrna Dolyna nel sud-ovest della città di Severodonetsk ed hanno ottenuto «successi parziali» vicino all’insediamento di Hirske nell’oblast di Luhansk. All’inizio della giornata Kiev aveva annunciato la resa del villaggio di Toshkivka, sulla linea del fronte orientale. La situazione è comunque difficile da decifrare, come spiegato nel consueto punto militare di Andrea Marinelli e Guido Olimpio (leggi qui l’articolo).

Ore 05:55 – Usa: «Il sostegno alla Lituania è blindato»

Joe Biden ha detto di «non temere fratture» nell’alleanza occidentale che sta sostenendo l’Ucraina contro la Russia. «Ma – ha aggiunto – penso che a un certo punto diventerà un gioco di attesa» tra «quello che i russi possono sostenere e quello che l’Europa sarà preparata a sostenere. È ciò di cui parleremo in Spagna», ha concluso il presidente Usa, riferendosi al vertice Nato di fine mese a Madrid. «La Lituania è un membro della Nato e gli Usa sono al suo fianco. Il nostro sostegno è blindato» ha invece precisato il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, in un briefing con la stampa a proposito delle minacce di Mosca alla Lituania. «Sin dall’inizio dell’ingiustificata invasione russa dell’Ucraina abbiamo sottolineato l’importanza dell’articolo 5 della Nato, è il fondamento dell’Alleanza di cui la Lituania è membro», ha ribadito.

Ore 05:50 – Aereo Su25 precipita in Russia durante volo di addestramento

Un aereo russo Su-25 si è schiantato «durante un volo di addestramento pianificato» nell’Oblast’ di Rostov, in Russia. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ria Novosti.

Ore 05:48 – Zelensky: Ue approvi subito il settimo pacchetto di sanzioni contro la Russia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel consueto video-messaggio al termine della giornata, ha affermato che il settimo pacchetto di sanzioni dell’Ue contro la Russia deve essere approvato il prima possibile. «In tutti i negoziati con i partner stranieri, sottolineo costantemente che il settimo pacchetto di sanzioni dell’Ue è necessario il prima possibile. La Russia deve sentire la crescente pressione per la guerra e la sua aggressiva politica anti-europea», ha affermato il leader ucraino, ricordando le nuove minacce russe alla Lituania e le pressioni energetiche su alcuni paesi europei con il taglio delle forniture di gas. Secondo alcuni media internazionali l’Ue sta valutando l’imposizione di sanzioni sull’oro russo come parte del prossimo pacchetto di misure restrittive contro Mosca.

22 giugno 2022 (modifica il 22 giugno 2022 | 13:03)

Sorgente: Kiev lancia l’assalto all’Isola dei Serpenti. Kaliningrad, gli Usa: difenderemo gli alleati della Lituania | Le ultime notizie sulla guerra

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