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QUESTO ARTICOLO É STATO PUBBLICATO SU “LA REPUBBLICA” DELL’08.02.217, RITENIAMO INTERESSANTE RIPROPORLO

L’europarlamentare e i componenti del gruppo musicale rischiano l’estradizione per aver partecipato a un’iniziativa di solidarietà nel territorio che ha proclamato la propria indipendenza, seppur non riconosciuto a livello internazionale

di Monica Rubino
ROMA – Accusata di “terrorismo” dal governo di Kiev, l’europarlamentare italiana Eleonora Forenza rischia l’estradizione assieme ai componenti del gruppo musicale “Banda Bassotti” e all’ex segretario Fiom Giorgio Cremaschi. A denunciarlo è la stessa parlamentare europea, membro di Rifondazione comunista ed eletta con la Lista Tsipras, che il 30 aprile scorso ha preso parte alla Carovana Anfascista di solidarietà nel Donbass, nell’Ucraina orientale.

Si tratta di un territorio ucraino a maggioranza russofona nel bacino del fiume Donec che – nell’ambito della guerra tra Russia e Ucraina – dal 2014 ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza dall’Ucraina a seguito di un referendum popolare non riconosciuto da Kiev e mai accettato a livello internazionale. Kiev ritiene il Donbass un territorio occupato illegalmente da gruppi armati e truppe della Federazione Russa.

Il 5 maggio Forenza e gli altri sono rientrati in Italia senza problemi. Ad attenderli a Fiumicino non c’erano le forze dell’ordine pronte ad arrestarli. “Mi aspetto che il ministro degli Esteri risponda adeguatamente a questa richiesta a dir poco surreale di estradizione per terrorismo fatta dal governo di Petro Poroshenko”, afferma Forenza, che aggiunge: “Noi siamo andati in Donbass per portare solidarietà e aiuti concreti alle popolazioni, dai giocattoli alle medicine. Siamo rimasti allibiti di fronte alla nota stampa della portavoce del ministro degli Esteri ucraino, Maryana Betsa, in cui emergeva che il governo italiano, a fronte della richiesta di estradizione, si limitava a ribadire l’amicizia nei confronti di Kiev”.

Per l’europarlamentare italiana che ha organizzato anche una conferenza stampa di denuncia a Roma (presso la rappresentanza della Commissione europea in via IV Novembre), la questione, però, è ben più sostanziale: “Dal momento che in Ucraina ci sono ministri che hanno tendenze contrarie ai valori dell’antifascismo, il punto per noi è anche capire se per il ministro Angelino Alfano ma anche per l’Alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Unione Federica Mogherini il nodo dell’antifascismo è un valore costituzionale e fondativo dell’Unione europea o se si preferisca mantenere un rapporto di complicità con un governo così arrogante”.

Abbiamo chiesto delucidazioni alla Farnesina su quali siano le intenzioni del governo italiano rispetto alle richieste di Kiev, prima telefonando all’ufficio stampa, poi scrivendo un’email. Anche se la questione dell’estradizione compete al ministero della Giustizia e l’accusa di terrorismo a quello degli Interni. Una vicenda complicata che riguarda tre dicasteri e su cui bisognerà fare luce.

 

Sorgente: Ucraina, Forenza e “Banda Bassotti” in Donbass con la Carovana antifascista. Kiev li vuole processare per terrorismo – la Repubblica

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