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di Luigi Ippolito

LONDRA — Il cuore di Londra è rosso: i laburisti sono riusciti nell’impresa di strappare ai conservatori il consiglio locale di Westminster, in mano alla destra fin dalla sua creazione nel 1964. Questo vuol dire che il quartiere che ospita il Parlamento e il governo — oltre che i palazzi reali — sarà governato ora dall’opposizione. Per Boris Johnson si profila una disfatta in queste elezioni amministrative che si sono tenute ieri. Il suo partito conservatore sta perdendo in tutta l’Inghilterra centinaia di seggi, molti in luoghi altamente simbolici: oltre a Westminster è caduto anche Wandsworth — sempre a Londra — quartiere simbolo del thatcherismo e immortalato pure in Love Actually (è dove Hugh Grant va a bussare porta a porta).

È il verdetto degli elettori sul Partygate, lo scandalo delle feste in lockdown a Downing Street: la credibilità di Johnson ne è uscita distrutta e la sua popolarità è ai minimi, tanto che il suo partito in molte zone si è presentato con l’etichetta di «Conservatori locali», nel tentativo (vano) di prendere le distanze dalla propria stessa leadership. La rotta dei Tories è evidente soprattutto a Londra (dove si concentrava il 40% della competizione elettorale), mentre nel resto dell’Inghilterra i laburisti non sono riusciti a sfondare: in particolare nel Nord operaio pro-Brexit i conservatori, che avevano dilagato alle politiche del 2019, stanno reggendo meglio l’urto.

Sono andati bene i partiti minori, ossia i liberal-democratici e i Verdi, mentre in Irlanda del Nord ci si aspetta la vittoria storica del Sinn Fein, il partito nazionalista cattolico erede dei guerriglieri dell’Ira. Per Boris si apre una fase delicata. È possibile che nei prossimi giorni — se non nelle prossime ore — Scotland Yard, che aveva deciso di rispettare una pausa elettorale, annunci nuove multe contro il primo ministro a causa dei festini illegali; ed è atteso a breve il rapporto finale dell’inchiesta di Sue Gray, che si prospetta devastante per il premier. Sommando la batosta elettorale, nei ranghi dei conservatori si riaprirà il toto-successione: con la possibilità che scatti un voto di sfiducia contro Johnson con l’obiettivo di defenestrarlo entro l’estate.

Sorgente: Gran Bretagna, disfatta di Johnson: i laburisti vincono a Westminster per la prima volta dal 1964- Corriere.it

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