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Nel 66mo giorno di guerra la Russia bombarda Odessa, intensifica gli attacchi sul Donbass e rade al suolo l’acciaieria Azovstal a Mariupol. E dopo aver reso la città portuale un cumulo di macerie i «separatisti» del Donbass portano pane alla popolazione allo stremo

Internazionale

Guerra infame

Marco Boccitto

Nel 66mo giorno di guerra la Russia bombarda Odessa, intensifica gli attacchi sul Donbass e rade al suolo l’acciaieria Azovstal a Mariupol. E dopo aver reso la città portuale un cumulo di macerie i «separatisti» del Donbass portano pane alla popolazione allo stremo

Editoriale

Le guerre contro i lavoratori

Tommaso Di Francesco

Quella che dovrebbe essere la festa dei lavoratori, non di un astratto «lavoro», cade quest’anno nel pieno di una guerra devastante in piena Europa che, nata come sanguinosa aggressione militare di Putin all’Ucraina, ormai assume i contorni di una guerra mondiale dai costi incalcolabili, di lunga durata per la «vittoria» sulla Russia di un fronte di nuovi volenterosi a guida angloamericana, della quale l’Unione europea è al carro mentre già appare come vittima

IL SEGRETARIO DELLA CGIL LANDINI

«Pace e non riarmo, più salario e sicurezza contro la precarietà»

Massimo Franchi

Il segretario Cgil: la guerra non si ferma comprando armi. I soldi vadano a ambiente, sanità e scuola. Siamo ad Assisi per chiedere un negoziato stile Helsinki. Per i giovani contratto unico di ingresso e pensione di garanzia. La gente non arriva a fine mese e Confindustria continua a chiedere fondi senza condizioni. Giusto ragionare su un trattamento economico complessivo minimo

Magistrati, sciopero inevitabile
GIUSTIZIA

Magistrati, sciopero inevitabile

Andrea Fabozzi

Assemblea a Roma dell’Anm, incontro-scontro con i partiti della maggioranza. Le correnti delle toghe sono già in campagna elettorale e si marcano, passa una mozione quasi unitaria per una giornata (o due) di astensione dal lavoro

Casa Puglisi ora è di tutti
Italia

Casa Puglisi ora è di tutti

Stefano Chianese

Reportage da uno dei beni confiscati al crimine organizzato, a Roma, dove vivono detenuti in semilibertà condannati per reati di mafie. Franco La Torre: «Troppi ancora inutilizzati»

Verónica Gago, relazioni magnetiche tra parole e lotte
Cultura

Verónica Gago, relazioni magnetiche tra parole e lotte

Francesca Maffioli

Una intervista con la ricercatrice e attivista argentina di «Ni Una Menos» a partire dal suo volume «La potenza femminista», tradotto in Italia per le edizioni Capovolte. «Il desiderio ha a che fare con il lutto, il dolore, con l’ingiustizia, l’impunità. In primo piano c’è una trama collettiva per la sua diffusione che assume molte forme, linguaggi e strumenti»

Una rivincita commerciale per Penelope
Alias Domenica

Una rivincita commerciale per Penelope

Marcella Farioli

Barker, Haynes, Miller, Lynn, Saint… Spopolano (anche in Italia) le scrittrici che rivisitano Omero e i classici dal punto di vista delle donne: il loro però è un superficiale tributo all’empowerment che strumentalizza il pensiero femminista

Sorgente: Edizione il manifesto del 01.05.2022

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