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 20 COMPAGNIE EUROPEE DEL GAS HANNO APERTO UN CONTO PRESSO GAZPROMBANK PER PAGARE IL GAS AI RUSSI. VON DER LEYEN SI MANGIA IL CAPPELLO

 

di Pierre Olivier

Secondo l’ agenzia Bloomberg , 20 società europee hanno già aperto conti con GazpromBank per pagare il gas russo convertendo gli euro in rubli. Altri 14 clienti hanno richiesto i documenti necessari per aprirli. E 4 hanno già effettuato il pagamento in rubli!

In effetti, il tempo stringe, i termini di pagamento per le spedizioni di aprile, per i principali acquirenti dell’Europa occidentale, si avvicinano a questo mese.

L’11 maggio il premier italiano ha addirittura annunciato che la Germania aveva già iniziato a pagare in rubli il gas russo. Inoltre, la spesa tedesca per le importazioni di merci dalla Russia è aumentata del 77,7% a marzo (o 4,4 miliardi di euro). E i suoi numeri sono guidati dall’aumento dei prezzi del petrolio e del gas…

La Commissione Europea di Von Der Leyen si sta mangiando il cappello! Ma per non sembrare superata dalla realtà, la Commissione annuncia di aver elaborato un piano per l’acquisto di gas dalla Russia che non violerebbe le sanzioni. L’organo esecutivo dell’Ue in una riunione a porte chiuse ha così consentito ai governi dei paesi europei di aprire conti in rubli presso la GazpromBank per l’acquisto di gas russo.

È Ubu Roi: la Commissione annuncia di autorizzare le aziende ad aggirare il proprio embargo sul nuovo sistema di pagamento del gas messo a punto dalla Russia!

L’Unione Europea è quindi costretta a consentire agli importatori di gas di violare le proprie sanzioni quando acquistano carburante in Russia soddisfacendo le richieste di Vladimir Putin di utilizzare il nuovo sistema di pagamento : aprire un conto presso GazpromBank. Quest’ultimo riceve i pagamenti nella valuta del contratto (euro, dollari, yuan, ecc.), li converte in rubli e li trasferisce a Gazprom.

Per non perdere la faccia, la Commissione si aspetta che le società del gas dichiarino chiaramente che considerano adempiuti i loro obblighi quando pagano in euro o dollari in conformità con i contratti esistenti.

Sono lontani da tutte le dichiarazioni maschili dei leader dei paesi dell’URSS che affermano che “non pagherebbero il gas russo in rubli”. Oggi tutti questi ciarlieri preferiscono non commentare la situazione perché non sembri una capitolazione in aperta campagna davanti al maestro del Cremlino.

Fonte: Young Nation

Traduzione: Gerard Trousson

 

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