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Lo scorso 8 aprile la Direzione Operativa Infrastrutture Territoriali (DOIT) Roma ha licenziato senza alcun giustificato motivo un lavoratore apprendista dell’Unità Territoriale Nord Ovest e in forza da 3 anni presso l’impianto di Viterbo.

La grave e ingiustificata iniziativa aziendale si colloca nel contesto della recente rottura dei negoziati sindacali per il rinnovo del cosiddetto Accordo Quadro 2022, e nella contestuale arbitrarietà con cui la dirigenza della DOIT Roma sta gestendo la programmazione delle prestazioni lavorative non concordate con la RSU e parte delle OOSS regionali, imponendo lavoro straordinario notturno e sul riposo settimanale.

Unione Sindacale di Base Lavoro Privato Lazio sta denunciando dal 10 febbraio scorso (data della rottura delle trattative) questo comportamento unilaterale dell’azienda che così facendo non solo viola le regole contrattuali delle cosiddette relazioni industriali, ma pone un moltiplicatore al fattore rischio del lavoro che agisce negativamente sul diritto alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori interessati, aumentando arbitrariamente il lavoro notturno settimanale e negando finanche l’intangibilità del diritto al riposo settimanale obbligatorio sulla domenica.

In questo contesto è utile ricordare che RFI è destinataria di oltre 30 miliardi di euro del cosiddetto PNRR, e USB ritiene che da questo mega finanziamento debbano uscire adeguate risorse da destinare al reale miglioramento della condizione di lavoro e di sicurezza nella manutenzione delle infrastrutture ferroviarie nazionali.

Per questo servono: circa 10000 assunzioni nel settore; reali incrementi stipendiali; adeguati riconoscimenti professionali. Mentre da anni è in corso una massiva politica in favore di appalti a imprese private quasi totalmente desindacalizzate, a tutto danno delle tutele generali dei lavoratori e del loro diritto alla salute e alla sicurezza; e poi resta lo scenario giudiziario aperto dalle inchieste sull’infiltrazione criminale mafiosa nel sistema degli appalti in RFI.

Alla luce dei ripetuti mancati riscontri alle richieste di incontro e alle diffide inviate da USB e dai suoi delegati nella RSU 9, USB ha proclamato un primo sciopero di 8 ore di tutto il personale del settore Manutenzione Infrastrutture della DOIT Roma per il prossimo 6 maggio 2022.

Uno sciopero necessario, quanto sollecitato dai lavoratori interessati, di cui USB L.P. Lazio si è assunta solitariamente la responsabilità di fronte alla stasi dell’iniziativa delle altre OOSS regionali aziendali.

In preparazione dello sciopero USB L.P. Lazio ha indetto un presidio/conferenza stampa per sabato 23 aprile 2022 dalle ore 10,30 alle ore 12,30 in Piazza delle Erbe a Viterbo, per esprimere solidarietà al giovane lavoratore ingiustamente licenziato e per denunciare il clima ritorsivo e intimidatorio che la dirigenza della DOIT Roma sta tentando di instaurare a fronte della crisi delle relazioni sindacali in corso da oltre due mesi.

All’appuntamento del 23 a Viterbo sono specificamente invitati tutti i lavoratori e tutte le realtà sindacali della DOIT Roma, chiamate, queste ultime, per l’occasione a esprimere la loro posizione rispetto al licenziamento ritorsivo del lavoratore e rispetto alla prosecuzione dell’iniziativa di lotta in corso nell’azienda di RFI Roma; sono inoltre invitate le testate giornalistiche regionali a cui sarà illustrato più specificamente il contesto del crescente disagio lavorativo dei ferrovieri della manutenzione infrastrutture.

Unione Sindacale di Base Lavoro Privato – Attività Ferroviarie

Sorgente: Unione Sindacale di Base: RFI licenzia apprendisti mentre impone lo straordinario notturno e sul riposo settimanale. Sabato 23 presidio a Viterbo, il 6 maggio sciopero di settore nella Direzione di Roma

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