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Gli imputati si sono presentati un aula per l’appello ma il dossier è sparito. In primo grado erano stati condannati. Il procuratore generale ha chiesto la conferma delle pene. Il dibattimento prosegue il 7 luglio

Ha rischiato di subire uno stop il processo di appello per l’emissione di fatture false che vede imputati Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi, insieme all’imprenditore Luigi Dagostino. Il procedimento, iniziato questa mattina, ha rischiato di essere rinviato perché, come precisato dalla corte, non è stato possibile trovare il fascicolo con gli atti del processo. Poi però si è deciso di andare avanti lo stesso

“La corte dà atto che il fascicolo del dibattimento non è disponibile, non essendo stato reperito in cancelleria”, ha detto in apertura di corte la presidente di corte, che ha minimizzato l’accaduto: “Non lo definirei un problema tecnico, la definirei una circostanza irrituale. Qualcuno l’avrà spostato”. Si è successivamente deciso di proseguire il processo perché la corte ha precisato di avere comunque la copia di tutti gli atti processuali.

Tra le richieste avanzate dai difensori, l’esame degli imputati e l’acquisizione di documenti volti a dimostrare l’autenticità delle operazioni indicate nelle fatture contestate come false dall’accusa.

Il processo d’appello a Tiziano Renzi e Laura Bovoli è relativo all’inchiesta su due presunte fatture emesse da loro società. Entrambi si sono presentati in aula per l’udienza in programma stamani. Loro ci sono, il fascicolo processuale no: sparito.

In primo grado i coniugi Renzi erano stati condannati dal tribunale fiorentino a un anno e nove mesi di reclusione, due anni la pena per il loro co-imputato, l’imprenditore pugliese Luigi Dagostino, ‘rè degli outlet, anche lui presente in aula.

Il procedimento riguarda il pagamento di fatture emesse da società’ dei Renzi nel 2015 – una da 20.000 euro dalla società Party, un’altra da 140.000 euro più Iva dalla Eventi 6 – per consulenze ad aziende riferibili a Dagostino.

Le consulenze riguardavano studi per un’attività di ristorazione e per potenziare il flusso di turisti, in particolare orientali, verso l’outlet The Mall nel Valdarno. Ma per l’accusa si trattò di pagamenti per operazioni inesistenti e le fatture, pertanto, sarebbero false. I coniugi Renzi sono imputati della loro emissione, Dagostino dell’utilizzo.

Alla fine dell’udienza di oggi, 26 aprile, il procuratore generale Filippo Di Benedetto ha chiesto la conferma delle condanne di primo grado. Il processo è stato rinviato al 7 luglio prossimo per gli interventi della parte civile e dei difensori.

Sorgente: Perso il fascicolo giudiziario a Firenze, ma prosegue il processo ai genitori di Renzi per sospette fatture false – la Repubblica

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