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A livello internazionale, Israele continua a essere ricompensato per le sue violazioni dei diritti umani. Con l’aumento dello slancio sulle pratiche di apartheid di Israele, anche da parte dei relatori speciali delle Nazioni Unite, l’Istituzione sta seguendo la propria traiettoria quando si tratta di normalizzare Israele e le sue violazioni.

La scorsa settimana, l’agenzia di stampa Wafa ha riferito che Israele è stato eletto nel Comitato del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) sulle ONG. Una dichiarazione rilasciata dal ministero degli Esteri dell’Autorità palestinese ha sintetizzato sinteticamente tutto ciò che è sbagliato nella decisione presa dal gruppo dell’Europa occidentale e altri (WEOG) che, in passato, ha esercitato forti pressioni per l’inclusione di Israele nelle piattaforme internazionali.

L’ECOSOC è apparentemente interessato ai fattori economici, sociali e ambientali dello sviluppo sostenibile, nessuno dei quali è stato salvaguardato da Israele nella sua colonizzazione del territorio palestinese. Attualmente, 5.593 ONG sono in stato consultivo con ECOSOC; tra questi Adalah, Al-Mezan Center for Human Rights e Al-Haq – quest’ultimo è una delle organizzazioni per i diritti umani inserite nella lista nera come entità terroristiche dal ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz, nel 2021.

La dichiarazione dell’Autorità Palestinese rileva che “la nomina di Israele da parte del gruppo dell’Europa occidentale servirà a incoraggiarlo a continuare e intensificare i suoi attacchi sistematici e attacchi criminali ai diritti umani palestinesi e alle organizzazioni umanitarie della società civile e, per estensione, al movimento internazionale per i diritti umani e difensori dei diritti in tutto il mondo”.

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All’inizio di questo mese, Israele ha rinnovato la chiusura di 28 ONG palestinesi, presumibilmente per impedire all’Autorità Palestinese di esercitare ulteriore influenza nella Gerusalemme est occupata. Tuttavia, la stessa AP ha anche cercato di controllare le ONG attraverso decreti che vedrebbero le organizzazioni presentare i loro piani per l’approvazione in linea con la sua politica, ponendo così restrizioni alla società civile palestinese. Ciò aggrava la già limitata approvazione del finanziamento da parte dell’UE, che condiziona i finanziamenti basati su affiliazioni politiche, con il risultato che diverse ONG devono scegliere tra il compromesso e il loro lavoro basato sui diritti.

Sorgente: The UN keeps contradicting its human rights agenda – Middle East Monitor

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