Chiediamo a nome degli italiani che i nostri giornalisti a Mariupol siano rispettati per il loro lavoro e il loro coraggio!
Vogliamo sapere la verità! Vogliamo i nostri giornalisti sul campo!
Oggi come ieri si osserva tristemente lo stesso copione, preparato cucinato apparecchiato e servito per coloro che non sostengono le tesi main-stream, stampa televisione, testate giornalistiche allineate mettono alla gogna e alla berlina i rei confessi del pensiero contro-corrente e sguinzagliano la rete come cani mastini.
Oggi è toccata al reporter giornalista Giorgio Bianchi attualmente nel Donbass a Mariupol.
Giorgio Bianchi sta facendo un lavoro encomiabile, serio e coraggioso. Un’ attività tesa alla ricerca della verità, quella ricerca che non dovrebbe essere mai abbandonata e che è la base di ogni attività giornalistica.
Faccio un appello alla stampa : Andate nel Donbass insieme a Giorgio Bianchi! andate a Mariupol e parlate con le persone, fate un lavoro onesto e serio, pubblicate quello che trovate, non quello che vi arriva dalle agenzie estere.
Oggi lo show televisivo della sera spara a zero, la butta in caciara, ridicolizza e delegittima persone oneste, giornalisti, fotoreporter, lavoratori, filosofi, giornalisti, medici, dottori, ricercatori, uomini di cultura, addirittura premi Nobel, la macchina del fango non guarda in faccia nessuno. Una volta messi al centro dell’attenzione, gli sciacalli ignoranti del potere che gravitano come iene nelle reti social continuano giornalmente il loro lavoro alla ricerca di un pasto.
Basta con questo scempio!
Le persone hanno il diritto di avere chiara visione di quello che accade mediante una dialettica adulta, fatta di tesi e antitesi, fatta di punti di vista diversi di riflessioni. L’Italia è fatta di adulti che vogliono conoscere e hanno il diritto di conoscere!
Nel notare il delirio informativo di oggi, diamo il nostro incondizionato sostegno e la nostra totale solidarietà a Giorgio Bianchi e al suo onesto lavoro, quale rara espressione della presenza giornalistica italiana nel Dombas terra martoriata e abbandonata da anni.
la redazione di Nuovaresistenza.org
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