Non è stata accolta la proposta di Alberto Bellelli per revocare l’onorificenza, conferita al duce nel maggio del 1924
di Marcello Radighieri
MODENA – Benito Mussolini è ancora un cittadino onorario di Carpi. Ieri sera, infatti, il Consiglio comunale della cittadina modenese non ha approvato la delibera presentata dal sindaco Alberto Bellelli per revocare l’onorificenza, conferita al duce nel maggio del 1924 come in tanti altri paesi italiani. Dopo quasi tre ore di discussione le forze di minoranza (Lega, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle e la lista civica Carpi Futura) hanno scelto di non partecipare alla votazione, in alcuni casi uscendo dall’aula. E così i 16 pareri favorevoli della maggioranza non sono bastati a raggiungere la maggioranza qualificata richiesta dal regolamento.
“Quello che è accaduto è grave, si tratta di un vero e proprio sfregio alla città – dichiara a Repubblica Bellelli – Una città Medaglia d’Oro al Valor Civile e Medaglia d’Argento al Valor Militare, una città con oltre cento cippi partigiani, una città che ha una piazza intitolata ai martiri antifascisti e che a pochi chilometri di distanza ha conosciuto il campo di concentramento di Fossoli. Non si può conciliare chi ha lottato per la libertà e chi la voleva limitare: il Consiglio Comunale esiste perché è caduto il fascismo. Quella di ieri sera era soltanto una presa d’atto, forse anche tardiva, della sopraggiunta indegnità della cittadinanza onoraria a Mussolini. Può il duce convivere con Artemio Prati, Francesco Berti Arnoaldi Veli, l’Arma dei Carabinieri e il Milite Ignoto?”.
Argomentazioni che evidentemente non hanno fatto breccia nelle minoranze. Il Movimento 5 Stelle, ad esempio, ha parlato di una “delibera fuori tempo utile e che non ha senso se non per finalità di propaganda in occasione della rievocazione della Festa della Liberazione”, mentre Lega e Fratelli d’Italia hanno definito l’atto “strumentale” e non attuale. Più sfumata la posizione della lista civica Carpi Futura: “Abbiamo optato per la non partecipazione al voto ritenendo inopportuno il modo in cui è stato presentato questo provvedimento – dichiara il capogruppo Michele Pescetelli – Si tratta di una delibera calata dall’alto, senza alcun tipo di condivisione. Qual è il motivo di tanta urgenza? Sarebbe stato sufficiente aprire un tavolo di confronto”.
Bellelli, da parte sua, rigetta al mittente le critiche. “Ma quale opera di cancellazione, qui si trattava di prendere una posizione politica di condanna rispetto al fatto che c’è un cittadino onorario che non ha più il titolo e la dignità di essere definito tale. Simili provvedimenti nei comuni vicini sono stati approvati all’unanimità. La questione non interessa più a nessuno, dicono? E allora come mai c’erano 150 persone collegate in streaming ieri era, quando in media sono 3 o 4?”.
Sorgente: Carpi, Mussolini resta cittadino onorario – la Repubblica