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Cominciò nel 2007 il blocco totale di Gaza da parte di Israele. 2,5 milioni di persone sequestrate e isolate nel più grande carcere a cielo aperto del mondo. Tutto ciò che serve alla vita e alla civiltà, dal cibo, ai medicinali, al materiale scolastico, all’energia, ai prodotti e alle materie prime agricole ed industriali, tutto è sottoposto al blocco israeliano. Così Israele decide chi e quanti possano vivere tra i palestinesi, uomini, donne, bambini che abitano in quel territorio che è diventato il primo ghetto del nostro secolo.
L’ONU ha formalmente condannato il blocco di GAZA come inumano, ma si sa le risoluzioni delle Nazioni Unite contro Israele sono carta straccia, perché gli USA e la NATO ne impediscono il rispetto.
Poi, oltre ad essere costretti ad una vita di stenti, gli abitanti di Gaza periodicamente vengono bombardati, anche con il fosforo bianco, ma naturalmente il “mondo libero” occidentale fa finta di niente, quando non approva.
Tutti coloro che parlano di democrazia e libertà pensino prima di tutto a Gaza, dove due milioni e mezzo di persone da 15 anni sono imprigionate con la sola colpa di essere palestinesi.

Sorgente: Facebook – Giorgio Cremaschi

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