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Ci sono cose che si incaricano di demolire il monopolio liberale della stigmatizzazione. Si apprende che anche il prof. Orsini dell’università privata Luiss (quella della Confindustria) non potrà più partecipare a dibattiti televisivi sulla guerra in Ucraina.Il prof. Orsini coordina l’osservatorio sicurezzainternazionaleluiss.it che da alcuni anni pubblica materiali e analisi di qualità che difficilmente possono essere etichettate come filorusse.In un dibattito televisivo, in coerenza con quanto analizza nel suo lavoro, aveva osato dare una chiave lettura controcorrente sulla guerra in Ucraina.Apriti cielo! La Luiss ha invitato il professore a non partecipare più a dibattiti televisivi perché le sue analisi “rischiano di danneggiare valore, patrimonio di conoscenza e reputazione dell’Università per cui lavora”.Il nostro giudizio sulla Luiss non è mai stato certo lusinghiero. E’ una università privata, fondata dalla Confindustria; qualche conoscente che ci si è laureato ha manifestato anche le “sue riserve” sulla qualità dell’insegnamento che vi si  produce, nonostante le rette stellari da pagare per accedervi.Ma qui è in discussione qualcosa di estremamente grave, cioè il fatto che un docente, sulla base dei propri studi, conoscenze, convinzioni, possa danneggiare la reputazione di una università se non si “appecorona” al pensiero unico interventista e bellicista che si respira nelle istituzioni e nei mass media.Per fortuna non lo si respira nella società, come dimostrano almeno due sondaggi usciti in questi giorni.

Sorgente: Zittito anche il prof. Orsini. La censura di guerra c’è anche qui – Contropiano

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