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Fu Matteo Renzi, nel 2014, a sottoscrivere l’impegno a portare la spesa militare in Italia al 2%. Poi ovviamente questa scelta criminale fu difficile da realizzare, in piena crisi economica.Tuttavia l’aumento delle risorse pubbliche a favore delle armi fu costante. A danno della scuola e soprattutto della sanità, con un costo sociale e anche di vite umane che abbiamo visto esplodere nella pandemia.Ora Mario Draghi, grazie alla guerra in Ucraina, può passare alla realizzazione di questo obiettivo che Donald Trump prima, e Biden poi, avevano brutalmente imposto ai paesi della NATO.Per l’Italia sarebbe una mazzata terribile: 14 miliardi all’anno – 140 in dieci anni – in più per la guerra sottratti alle spese sociali e civili.Sì, perché contemporaneamente il Presidente del Consiglio rifiuta lo scostamento di bilancio, cioè torna al rigore di bilancio. Cioè ogni centesimo che va alle armi viene sottratto ad altre spese.Il partito di Giorgia Meloni, nuova fan di Draghi, ha proposto di finanziare l’aumento delle spese militari con il taglio del reddito di cittadinanza. I poveri pagano i carri armati, sembra una vignetta antimilitarista dei socialisti di fine 800, invece è la tremenda realtà della classe politica italiana di oggi.Ma siamo davvero così disarmati al punto da non poter rinunciare alle nuove spese NATO? Non pare proprio. Secondo i dati del SIPRI di Stoccolma la spesa militare USA è di circa 800 miliardi di dollari all’anno. Quella dei paesi della UE di 235 miliardi. Insomma i paesi NATO e UE spendono per armi ogni anno più di 1000 miliardi.La Russia spende invece circa 70 miliardi. Quindi la spesa della NATO, che da sola è la metà di TUTTA la spesa militare mondiale, è QUATTORDICI volte superiore a quella della Russia. Sarebbe ragionevole diminuire quella spesa, non aumentarla. Anche perché questo incremento si tradurrà soprattutto in un colossale affare per il sistema industriale degli USA, come è stato per i famigerati F35.Non è casuale dunque che i due capi di governo italiani più dipendenti dagli USA e il PD, primo partito della NATO, siano i protagonisti della folle corsa al riarmo del nostro paese. Corsa al riarmo che ha fatto indignare e vergognare il Papa, per questo censurato dalla RAI e dai principali giornali.Se il governo Draghi cadesse proprio sull’aumento delle spese militari sarebbe un fatto salutare per la nostra democrazia e per la pace nel mondo.La volontà della grande maggioranza degli italiani, contraria a questa decisione, sarebbe finalmente rappresentata nelle istituzioni politiche. Purtroppo non credo che questo avverrà.Sì, Giuseppe Conte minaccia sfracelli, ma aggiunge anche che gli impegni andranno rispettati, solo un poco più in là, magari dopo le elezioni.La crisi del governo più guerrafondaio dal 1945 ad oggi sarebbe una buonissima cosa, ma non credo che questa classe politica indecente, che vota tutto al 98%, abbia ora uno scatto di dignità. Troveranno il trucco per stare assieme e continuare a farci pagare tutto.30 Marzo 2022 – © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANOUltima modifica: 30 Marzo 2022, ore 7:14STAMPAArgomenti:austeritàDraghiguerramattarellanatospese militari‹ Articolo precedenteArticolo successivo ›FACEBOOKTWITTERLINKEDINWhatsAppFlipboard 1 CommentoPasquale30 MARZO 2022 10:54L’Italia è nelle mani di gente spregiudicata al soldo dello zio Sam, e il parlamento è composto di yesman e burattini al loro comando. Hanno fatto le prove generali con la pandemia e hanno capito di poter fare tutto ciò che vogliono. Infatti ci hanno trascinato anche in una guerra annunciata che si sarebbe potuta e dovuta evitare. Bisogna svegliarsi e fermarli ora con una massiccia sollevazione di popolo oppure faranno il deserto e lo chiameranno pace.REPLYLascia un commentoIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento *Nome *Email * Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento.ARTICOLI CORRELATI30 MAGGIO 2014Milano. Presidio antifascista al consolato dell’UcrainaSabato 31 maggio, alle ore 17.30, in via Ludovico da Breme 11, sede del consolato dell’Ucraina, il Comitato contro…22 MARZO 2011Gino Strada contro la guerrahttp://www.youtube.com/watch?v=avWfx2oi8E0&autostart=true8 OTTOBRE 2011Libia. Nuovo attacco a SirteAspri combattimenti Sono in corso a Sirte, dove le forze del Cnt  ‘puntano’ verso il centro della città luogo…NOTIZIE PER DATAMarzo 2022Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom  12345678910111213141516171819202122232425262728293031  « Feb    FATE LA VOSTRA DONAZIONE!Tenete viva l’informazione: sostenete il sito di Contropiano mandandoci il vostro contributo!PROSSIMI EVENTI31MARCaserta. Presentazione de “La settimana santa”. Potere e violenza nelle carceri31MARGenova. A chi conviene la guerra? Una giornata di lotta e informazione1APRRoma. Proiezione della Prima stagione della webserie “Matarife” di Daniel Mendoza Leal2APRGenova. Tutte le guerre

Sorgente: Una salutare crisi di governo (che non ci sarà) – Contropiano

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