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Le notizie sulla guerra, minuto per minuto, di domenica 20 marzo: tensioni tra Italia e Russia dopo gli attacchi di Mosca sulle sanzioni. Ancora sirene e missili nella notte; code e risse per lo zucchero in Russia

• La guerra è entrata nel 25esimo giorno: la resistenza ucraina ha imposto alla Russia uno stallo di fatto; Mosca ieri ha utilizzato per la prima volta un missile ipersonico. Gli sfollati, in Ucraina, sono 10 milioni: le vittime civili oltre 900.
• Continua la battaglia a Mariupol. Secondo i media locali le navi russe hanno colpito la città con armi pesanti. Le autorità locali hanno riferito di «centinaia di persone deportate», mentre arrivano le prime notizie di stupri di guerra.
• Ieri il governo di Mosca ha attaccato quello italiano a causa delle sanzioni. Il commissario Ue Gentiloni al Corriere invita a «non prendere sul serio» le parole di Mosca. Dietro le minacce ci sarebbe un «ricatto» sugli accordi siglati durante la pandemia.
• Continuano i misteri intorno alla figura di Putin: dopo i «guasti» durante il discorso allo stadio, ora c’è la «sparizione» di due dei «falchi» che lo circondano.

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Ore 20.40 – Londra: «Putin risponderà delle sue atrocità»
«Sono sconvolto dalle atrocità russe a Mariupol, compresi gli attacchi alle scuole che ospitano i civili e il rapimento e la deportazione di ucraini. Putin sta ricorrendo a misure disperate perché non sta raggiungendo i suoi obiettivi. Putin e il suo regime saranno chiamati a rispondere». Ad affermarlo, in un tweet, è la ministra degli Esteri britannica, Liz Truss.

Ore 20.30 – Attacco aereo nella regione di Kiev
Le truppe russe hanno lanciato poco fa un attacco aereo sul villaggio di Zabuyannia, distretto di Bucha, nella regione di Kiev. Lo ha reso noto la Polizia, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda.

Ore 19.20 – Nessuna città in mano ai russi, che avanzano nel Donbass
«I piani strategici del presidente russo, Vladimir Putin sono falliti. Non ha conquistato alcuna grande città. Alcune sono sotto assedio ma non sono state conquistate dopo 25 giorni di guerra». Ad affermarlo, intervistata dal canale all news francese Lci, è la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk. Dal canto suo il ministero russo afferma che le truppe hanno effettuato oggi una significativa avanzata essendo penetrate per ulteriori 12 chilometri nel territorio del Donbass.

Ore 18.35 – Israele non apprezza il paragone Ucraina-Olocausto
Israele «apprezza il Presidente dell’Ucraina e sostiene il popolo ucraino nel cuore e nei fatti, ma è impossibile riscrivere la terribile storia dell’Olocausto. Genocidio commesso anche sul suolo ucraino. La guerra è terribile, ma il confronto con gli orrori dell’Olocausto e la soluzione finale è scandaloso». Così in un tweet il ministro israeliano delle comunicazioni, Yoaz Hendel, dopo le parole del presidente ucraino Zelensky alla Knesset.

Ore 18.25 – Forniture di gas, accordo Germania-Qatar
La Germania ha sottoscritto un accordo con il Qatar per aumentare la fornitura di greggio e gas. L’accordo è stato sottoscritto tra il ministro dell’energia di berlino Robert Habeck e l’emiro Sheikh al-Thani. Un portavoce del governo a berlino ha confermato la notizia. La Germania è attualmente l’economia maggiormente dipendente dal gas acquistato dalla Russia

Ore 18 – Morto il vicecomandante della flotta russa
Il vice comandante della flotta russa del Mar Nero, capitano di 1° grado, Andrey Paliy, è morto durante un’operazione militare in Ucraina, ha detto il governatore di Sebastopoli Mikhail Razvozhaev e la notizia è stata confermata dall’agenzia russa Interfax. «“Ero amico di Andrei Nikolaevich, era una persona molto aperta e dignitosa. Un vero ufficiale di una dinastia militare. Godeva di grande autorità nella flotta», ha detto domenica Razvozhaev sulla sua pagina sul social network VKontakte.

Ore 17.30 – Zelensky alla Knesset: «I russi come i nazisti»
Parlando alla Knesset, il Parlamento israeliano, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che i russi stanno usando contro l’Ucraina termini come «la soluzione finale», gli stessi usati 80 anni fa dai nazisti. La Russia «vuole distruggere tutto ciò che rende ucraini gli ucraini: ecco perché uso il confronto con la vostra storia», ha detto il premier che è di origine ebraica. «A Mosca la chiamano la “soluzione finale” nei siti web e nei media ufficiali». «Sono parole che non dovrebbero essere più pronunciate e che invece sono state dette in un incontro a Mosca e in diversi eventi ufficiali. Sono le stesse parole usate 80 anni fa da Hitler per il popolo ebraico».

Ore 17 – Pechino: «Viveri, non armi inviati dalla Cina alla Russia»
La Cina nega di aver inviato materiale militare alla Russia. Lo ha dichiarato l’ambasciatore di Pechino negli Usa denza precisare se questo atteggiamento verrà mantenuto in futuro. Qin Gang, numero uno della diplomazia cinese negli Usa ha però specificato di aver inviato a Mosca «viveri, medicinali, sacchi a pelo».

Ore 16.40 – Usa non parteciperanno a missione di peacekeeping
L’ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfiel, ha escluso qualsiasi partecipazione militare statunitense a un’ipotetica missione di mantenimento della pace della Nato in Ucraina e ha anche aggiunto che al momento una missione del presidente Usa, Joe Biden, a Kiev, a margine del suo viaggio giovedì a Bruxelles, non è «sul tavolo». «Il presidente è stato molto chiaro sul fatto che non schiereremo truppe americane in Ucraina», ha detto la diplomatica.

Ore 16.10 – Iniziato processo adesione Ucraina alla Ue
«A seguito della richiesta di adesione all’Ue da parte dell’Ucraina, abbiamo inviato un forte segnale politico all’Ucraina: l’Ue sosterrà la libera e democratica scelta dell’Ucraina di definire il proprio destino. Il processo è iniziato». Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Ore 16 – La Slovacchia dispiega i missili Nato Patriot
La Slovacchia ha iniziato a dispiegare il sistema missilistico Patriot fornito dalla nato. Il ministro della Difesa Yaroslav Nagy, comunica che il sistema sarà dispiegato presso la base aerea di Sliac. Il ministro ha anche osservato che il sistema Patriot non sostituisce il sistema S-300 di fabbricazione sovietica

Ore 15.50 – La Francia congela 22 miliardi della Banca di Russia
La Francia ha congelato i fondi della Banca di Russia depositati sul suo territorio; il valore stimato è di circa 22 miliardi di euro, oltre ai conti di oligarchi bersagliati dalle sanzioni. Lo ha affermato il ministro dell’economia Bruno Le Maire. Tra fondi pubblici e privati Parigi ha bloccato 150 miliardi di euro di provenienza russa.

Ore 15.18 – Media ucraini: domani nuovo round di negoziati
Lunedì 21 marzo riprenderanno i negoziati, online, tra la delegazione ucraina e quella russa: lo riporta il quotidiano ucraino Pravda, la notizia non è stata ancora confermata dai russi.

Ore 15.06 – Dietro le minacce della Russia all’Italia un «ricatto» sugli accordi siglati durante la pandemia di Covid
Ieri Mosca ha minacciato l’Italia di «conseguenze irreversibili» se aderirà al nuovo piano di sanzioni contro Mosca, ha bollato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini come «un falco» e ha accusato il nostro Paese di aver «dimenticato gli aiuti ricevuti dal Cremlino durante la pandemia». E la missione «Dalla Russia con amore », iniziata nel marzo 2020, è tornata sotto i riflettori.

La missione è arrivata il 22 marzo all’aeroporto di Pratica di Mare: ufficialmente si tratta di aiuti sanitari ma qualcosa non torna, perché nella lista dei 104 nomi ci sono solo 28 medici e quattro infermieri. Gli altri sono militari.

Il vaccino russo Sputnik, un anno dopo, è stato al centro di un accordo annunciato per la collaborazione scientifica tra l’Istituto Spallanzani di Roma e l’Istituto Gamaleya di Mosca . Ema non ha mai autorizzato lo Sputnik, ma nonostante questo nell’ultimo anno ci sono stati numerosi scambi di dati tra le due strutture sanitarie. Una collaborazione che lo stessoSpallanzani alla fine ha deciso di interrompere qualche giorno fa, quasi tre settimane dopo l’inizio dell’invasione. Tutti dettagli che alimentano il sospetto che ci fosse molto da nascondere in quella missione.

Ore 14.48 – Turchia: Mosca e Kiev vicine all’accordo
La Turchia assicura che Russia e Ucraina hanno fatto progressi nei negoziati per fermare la guerra e che sono vicine a un accordo. «Vediamo che le parti sono vicine a un accordo», ha affermato il ministro degli Esteri, Mevlut Cavusoglu, che questa settimana è stato a Mosca e a Kiev.

Ankara ha ospitato la scorsa settimana ad Antalya i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina. Cavusoglu ha affermato che la Turchia è in contatto con i due team di negoziatori, ma si è rifiutato di dare dettagli dei colloqui.

In un’intervista al quotidiano Hurriyet, il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, ha affermato che le parti stanno negoziando su sei punti: neutralità, disarmo e garanzie di sicurezza dell’Ucraina, la cosiddetta «de-nazificazione», rimozione degli ostacoli all’uso della lingua russa in Ucraina, lo status della regione separatista del Donbass e lo status della Crimea, annessa alla Russia nel 2014. L’accordo si baserebbe principalmente sui primi quattro punti.

Ore 14.36 – Zelensky: pronto a trattare con Putin
«Pronto a trattare con Putin, la guerra può finire solo con negoziati. Se falliscono, rischiamo la terza guerra mondiale». Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram, postando una serie di foto di vita quotidiana dei soldati ucraini.

Ore 14.35 – Onu: uccisi almeno 902 civili
Sono almeno 902 i civili uccisi dall’inizio della guerra in Ucraina: lo riferisce l’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani. In precedenza, il vice primo ministro ucraino ha dichiarato a Sky News che il numero di morti tra i civili è «molto più alto di quello delle forze armate ucraine». Nella città assediata di Mariupol, si stima che dall’inizio dell’invasione siano morte 2.400 persone, anche se non è chiaro quante di queste vittime siano civili.

Ore 14.25 – Usa a Onu, deportazioni in Russia inaccettabili
«Deportare i civili ucraini in quelli che possiamo immaginare siano campi di concentramento in Russia è inaccettabile». Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield in un’intervista alla Cnn precisando tuttavia di non poter confermare le notizie diffuse dalla stampa ucraina sulle deportazioni da parte di Mosca degli abitanti di Mariupol.

14.22 – Deputate Kiev: donne stuprate e impiccate da soldati russi
Le forze russe stanno aggredendo, stuprando e anche impiccando donne che non riescono a fuggire dalla loro brutale invasione. Alcune, per la disperazione, vengono spinte al suicidio. È l’inquietante denuncia di alcune parlamentari ucraine affidata a giornalisti a Londra in occasione di una loro visita a Westminster e di cui dà conto il Daily Mail. Lesia Vasylenko, parlamentare del partito di opposizione Holos, ha affermato che alcune donne oltre i 60 anni si sono tolte la vita dopo l’accusa delle forse di Putin di voler fermare gli attacchi. Ne ha scritto anche il nostro inviato Lorenzo Cremonesi, oggi sul Corriere della Sera: qui trovate l’articolo completo.

13.58 – Kiev: già uccisi sei generali russie e decine di colonnelli
«Colpisce l’alta mortalità degli alti ufficiali della Russia. Già sei i generali uccisi: maggior generale Tushayev, Gerasimov, Kolesnikov, Sukhovetsky, Mityaev e tenente generale Mordvichev. Decine di colonnelli e altri ufficiali. Cioè l’esercito della Russia è completamente impreparato e combatte solo con numeri e missili da crociera». Così il consigliere del presidente ucraino e negoziatore Mykhailo Podolyak su Twitter.

Ore 13.55 – L’Ucraina punta al 70% del raccolto di grano
I prezzi del grano continuano a salire dopo lo scoppio della guerra. Un’impennata che accresce le preoccupazioni per una possibile crisi alimentare globale causata dalla guerra, soprattutto tra i Paesi in via di sviluppo. L’Ucraina ha lanciato un programma per assicurarsi almeno il 70% dei raccolti rispetto al 2021 nonostante la guerra. Ma i Paesi corrono ai ripari, soprattutto quelli più dipendenti dall’export delle ex repubbliche sovietiche. Le esportazioni di grano dall’Ucraina in Ue sono state pari a 5,4 miliardi di euro nel 2020, con l’Italia che si è posizionata al decimo posto tra gli acquirenti del Vecchio Continente, circa il 4% del proprio fabbisogno.

Ore 13.40 – L’Onu: 10 milioni di ucraini via dalle loro case
L’Onu continua ad aggiornare al rialzo i numeri che fotografano le dimensioni della catastrofe umanitaria in atto in Ucraina: secondo il Palazzo di Vetro le persone che sono state costrette a lasciare le loro case sono già 10 milioni. Dal momento che il Paese conta 44 milioni di abitanti, significa che uno su quattro è oggi nella condizione di sfollato o profugo.

Ore 13.35 – In 10.000 da evacuare a Mariupol
«Stiamo cercando di portar via diecimila persone dall’aerea di Mariupol». Lo sottolinea la vicepremier ucraina con Olga Stefanishyna soffermandosi sulla situazione nel sud-est del Paese. «Stiamo verificando, assieme al Procuratore generale», le notizie di donne stuprate o uccise dai militari russi, aggiunge la vicepremier che ha incontrato i media internazionali a Leopoli.

Ore 13.27 – Kiev: Italia ha accantonato ogni romanticismo verso Mosca
«Siamo in contatto permanente con il governo italiano a tutti i livelli. Io so personalmente quanto nel Parlamento italiano si sta lavorando per noi e questo rappresenta una svolta nei nostri rapporti bilaterali. L’Italia ha messo da parte ogni, per così dire, romanticismo nei confronti della Russia. L’Italia non è mai stata al nostro fianco in questo modo». Lo ha detto, rispondendo all’ANSA, la vice premier dell’Ucraina con delega ai Rapporto con Ue e Nato, Olga Stefanishyna, che oggi ha incontrato i media a Leopoli.

Ore 13.17 – Kiev accusa Mosca: attaccata casa di cura a Luhansk, 56 morti
Il Servizio speciale statale di comunicazione dell’Ucraina ha riferito che le truppe russe avrebbero aperto il fuoco contro una casa di cura nella città orientale di Kreminna, nella regione di Luhansk, uccidendo 56 persone. La notizia è stata riportata anche dai media britannici, tra cui Sky News e Bbc, che non hanno però potuto verificare in modo indipendente quanto sostenuto da Kiev.

Ore 12.54 – UNHCR: oltre 3 milioni di rifugiati partiti in 25 giorni
Dal 24 febbraio, data di inizio della guerra in Ucraina, 3.389.044 persone hanno lasciato il Paese alla ricerca di sicurezza oltre frontiera. È il nuovo dato fornito dall’UNHCR, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati che aggiorna il dato dall’inizio dell’emergenza. Fin dai primi giorni, l’organizzazione ha detto che la crisi dei rifugiati legata all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è quella che cresce in termini numerici più velocemente in Europa dalla Seconda guerra mondiale. Secondo il Global Protection Cluster, si stima che 6,48 milioni di persone siano sfollate all’interno dell’Ucraina e che oltre 12 milioni di persone siano bloccate nelle aree colpite.

Ore 12.50 – Papa: bombe su civili crudeltà disumana e sacrilega
In Ucraina «anche questa settimana missili e bombe si sono abbattuti su civili, anziani, bambini e madri incinte», ha ricordato Papa Francesco all’Angelus. «Tutto questo è disumano, anzi è anche sacrilego – ha quindi affermato – perché va contro la sacralità della vita umana. Soprattutto contro la vita umana indifesa, che va rispettata e protetta, non eliminata, e che viene prima di qualsiasi strategia». «Provo grande dolore, ha aggiunto, per chi non ha nemmeno la possibilità di scappare».

Ore 12.49 – Fermati a Mosca attivisti Memorial Orlov e Guryanov, protestavano contro guerra
Sono stati fermati a Mosca l’attivista del Centro per i diritti umani Memorial, Oleg Orlov, e lo storico di Memorial Internazionale Aleksandr Guryanov che avevano inscenato una protesta contro la guerra vicino al Teatro Bolshoi, rende noto l’organizzazione Ovd-Info.

Ore 12.24 – Kiev: in arrivo altri mercenari per uccidere Zelensky
Secondo fonti ucraine altri mercenari del gruppo Wagner sarebbero in arrivo per uccidere Zelensky. All’inizio di marzo il Times aveva rivelato che il presidente ucraino era scampato ad almeno tre tentati omicidi da parte dei mercenari di questo gruppo.

La Wagner è una società di sicurezza che opera in Ucraina, Siria e Sahel: ci lavorano russi ed ex sovietici delle repubbliche dell’Asia Centrale. La chiave dei successi del binomio Wagner-Putin è che non pesano sulle casse pubbliche di Mosca: la società punta a farsi pagare dai Paesi che «aiuta», Mosca dà solo semaforo verde. Un’eccezione è l’Ucraina: qui Mosca paga di tasca sua.

Ore 11.45 – Media: navi russe colpiscono Mariupol con armi pesanti
Mariupol è stata colpita da armi pesanti sparate da quattro navi della Marina russa. Lo ha riferito il reggimento Azov sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian. «Il nemico continua a distruggere cinicamente la città ucraina, usando tutto l’arsenale disponibile. Dopo aerei, artiglieria, vari sistemi e carri armati, gli occupanti russi stanno distruggendo la città con armi pesanti di navi da guerra», sottolinea il reggimento Azov.

Ore 11.28 – Media ucraini: minaccia alta di un attacco da Bielorussia
C’è una «alta minaccia» di un’offensiva della Bielorussia in direzione Volyn che potrebbe iniziare nei prossimi 1 o 2 giorni. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian citando fonti di intelligence e dello Stato maggiore ucraini. «La minaccia di un’offensiva della Repubblica di Bielorussia in direzione Volyn è valutata alta», ha affermato lo Stato maggiore.

Ore 11.04 – Ucraina: oggi stabiliti 7 corridoi umanitari
Il vice primo ministro per la reintegrazione dei territori occupati Iryna Vereshchuk ha affermato su Telegram che finora sono stati concordati 7 corridoi umanitari . «Finora sono stati concordati 7 corridoi umanitari», ha detto Vereshchuk aggiungendo, come riporta Unian che nella regione di Donetsk il corridoio sarà dalla città di Mariupol alla città di Zaporizhia. Come riportato da Unian al 19 marzo circa 190mila persone sono state evacuate attraverso i corridoi umanitari.

Ore 11.01 – Kiev: «Distrutto reggimento aviotrasportato Russia»
Lo stato maggiore delle forze militari ucraine rivendica l’ «eliminazione» del 331esimo reggimento delle Guardie aviotrasportate «Kostroma». In seguito a scontri intorno a Kiev, solo un militare dell’unità è sopravvissuto, ed è ricoverato in ospedale, si precisa in un post su Facebook rilanciato dalla Bbc.

Nei giorni scorsi era stata data la notizia dell’uccisione del comandante del reggimento d’elite, Sergei Sukharev. Il 331esimo reggimento aveva partecipato all’operazione russa nel Donbass nel 2014 (a Ilovaisk), alla guerra contro la Georgia nel 2008 e a entrambe le guerre in Cecenia. Il comando russo a Belgorod, aggiunge lo stato maggiore ucraino, ha aperto una inchiesta su 10 militari della 138esima brigata di fucilieri che hanno disertato dopo che l’unità ha subito pesanti perdite durante l’offensiva contro Kharkiv.

Ore 10.53 – Intelligence Kiev: l’élite russa vuole liberarsi di Putin
Secondo l’intelligence ucraina nell’élite imprenditoriale e politica russa si starebbe formando un gruppo di figure influenti che vorrebbe liberarsi del presidente russo Vladimir Putin. Il gruppo starebbe valutando l’idea di eliminarlo tramite avvelenamento, malattia improvvisa o un incidente, riferiscono i media ucraini. L’obiettivo sarebbe quello di rimuovere il presidente il prima possibile per ripristinare i legami economici con l’Occidente. Una parte dell’élite avrebbe già scelto come successore di Putin il direttore del Servizio federale per la sicurezza russa (Fbs) Oleksandr Bortnikov, scrive Ukrinform.

Ore 9.40 – Almeno 5 morti nell’attacco a Kharkiv secondo le autorità ucraine
Le autorità di Kharkiv hanno detto che almeno cinque civili sono stati uccisi nell’ultimo bombardamento russo in città. La polizia regionale di Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina, ha detto che tra le vittime dell’attacco dell’artiglieria russa c’è anche un bambino di 9 anni.

Ore 9.15 – Mosca: «Uccisi 100 soldati ucraini e mercenari stranieri, in un attacco»
Un attacco russo in una base nella regione di Zhytomyr, nell’Ucraina centrale, ha ucciso «oltre 100 fra soldati ucraini e mercenari stranieri», secondo Mosca.

«Un attacco con missili ad alta precisione aria-superficie è stato effettuato su un centro di addestramento delle forze speciali delle forze armate ucraine, dove erano basati i mercenari stranieri in Ucraina, vicino alla località popolata di Ovruch nella regione di Zhytomyr», ha detto il portavoce del ministero della difesa russo Igor Konashenkov. «Più di 100 membri delle forze speciali e mercenari stranieri sono stati uccisi». La notte scorsa, ha aggiunto, l’aviazione strategica e militare russa ha colpito 62 obiettivi militari in Ucraina

Ore 9.10 – Zelensky limita l’attività di 11 partiti filo russi
Citando la legge marziale al momento in vigore nel Paese, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che sarà limitata e posta sotto controllo l’attività di 11 partiti politici ucraini, alcuni dei quali avrebbero legami diretti con Mosca.

Fra i partiti posti sotto controllo c’è la Piattaforma d’opposizione – Per la Vita, uno dei maggiori partiti filo-russi rappresentato nel parlamento di Kiev.

Le restrizioni rimarranno in piedi finché durerà la legge marziale.

Ore 9.00 – La Russia sostiene di aver usato missili ipersonici, di nuovo
Per il secondo giorno consecutivo, Mosca afferma di aver utilizzato un sistema missilistico ipersonico contro obiettivi militari ucraini. Lo riferisce Interfax. Il missile ipersonico Kinzhal — come spiegato qui da Guido Olimpio — è lanciabile da un caccia o da un bombardiere Tu23, ha una velocità dieci volte superiore a quella del suono ed un raggio d’azione di 2 mila chilometri. Può essere dotata anche di una carica nucleare, ma in questo caso si sono limitati ad una testata convenzionale. La caratteristica principale, oltre alla «rapidità», sta nella manovrabilità, così diventa molto più difficile intercettarlo. La contraerea – sempre che abbia i mezzi adeguati – ha tempi di reazione ridotti. Inoltre i sensori di cui è dotato l’ordigno assicurano una maggiore precisione.
Tuttavia a proposito del primo lancio sono nati dubbi. Un esperto del sito The War Zone ha indicato due aspetti:
A) Il target potrebbe essere stato diverso da quello annunciato: una fattoria e non un deposito militare.
B) Il bersaglio non era all’Ovest – come sostenuto – ma nell’Est dell’Ucraina. Vedremo se usciranno altri dettagli. La propaganda gioca la sua parte: i russi rullano i tamburi e gli avversari provano ad attutirne il suono. Resta comunque sempre evidente l’azione ridotta dell’aviazione.

Le caratteristiche Corriere della Sera Cos’è Kh-47M2 («Kinzhal») è un missile balistico ipersonico di fabbricazione russa Le date Sviluppo: 2010 Entrata in servizio: 2018 Il «Kinzhal» collocato sotto gli attacchi ventrali di un intercettore supersonico MiG-31K Vista dal lato Vista frontale Le prestazioni Altitudine massima:20.000 metri Velocità massima:Mach 10 (12.350 km/h) Gittata: 1.500-2.000 km Motore: razzo a combustibile solido Margine d’errore*: 1 metro *secondo la Difesa russa Lunghezza: 8 metri Diametro: 1 metro 22,69 metri

Apertura alare13,46 mFonti: ministero russo della Difesa, Center for strategic international studies, Missile defense project

 

Ore 8.30 – Londra: «La Russia continuerà a colpire le città, e i civili»
È «probabile» che la Russia «continuerà a utilizzare la sua considerevole potenza di fuoco per sostenere assalti su aree urbane, cercando di limitare le sue perdite — già considerevoli — e a costo di ulteriori vittime civili».

A scriverlo — nel consueto, atteso «intelligence update»: una bussola per tentare di capire che cosa si stia muovendo, sul campo, in Ucraina — è il ministero della Difesa britannico.

Secondo Londra, le forze russe stanno «continuando a circondare diverse città nell’Est del Paese», ma nel corso dell’ultima settimana «non hanno fatto che progressi limitati». Mosca ha però «aumentato i bombardamenti indiscriminati delle città», causando «una vasta distruzione e un ingente numero di morti tra i civili».

Sorgente: Ucraina Russia, news di oggi sulla guerra | Zelensky a Israele: i russi come i nazisti- Corriere.it

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