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Le parole del portavoce del Cremlino Peskov: “L’Ucraina è della Russia”. Continuano i bombardamenti sulle città russe, mentre i profughi dall’Ucraina hanno raggiunto i 4 milioni. Di Maio “Draghi sentirà Putin”

(tutti i video cliccando il link in fondo all’articolo)

Il Cremlino gela le speranze sui colloqui di pace e tramite il suo portavoce fa sapere che non ci sono “novità promettenti”.  Non si fermano i bombardamenti sulle città ucraine: da Chernihiv, a Kiev continuano gli attacchi russi; la situazione resta critica a Kharkiv e Mariupol, fino a Mykolaiv e la popolazione teme la trappola di Putin. I mercati in apertura avevano apprezzato lo spiraglio di pace, mentre tra i leader Quint (Italia, Francia, Germania, Gb, Usa) c’è qualche crepa. I profughi hanno raggiunto i 4 milioni, fa sapere L’Unhcr.



12.58 Lavrov: “L’Occidente vuole creare in Russia un secondo Afghanistan”

Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov durante un incontro con il suo omologo pakistano Shah Mahmoud Qureshi ha definito l’attuale situazione in Ucraina un tentativo dell’Occidente di creare un secondo Afghanistan. “Coloro che hanno cercato di fare dell’Afghanistan il centro della politica mondiale stanno ora cercando di sostituire l’Afghanistan con l’Ucraina. E sappiamo tutti di cosa si tratta”, ha affermato il ministro. L’incontro dei ministri degli Esteri della Federazione Russa e del Pakistan si è svolto in Cina durante la riunione della terza conferenza dei ministri degli Esteri dei paesi limitrofi all’Afghanistan.

 

12.50 Russia e Cina contro ‘sanzioni illegali’

Russia e Cina condannano le sanzioni unilaterali decise da Usa, Ue e alleati contro Mosca per la sua aggressione militare all’Ucraina, definendole “illegali e controproducenti”: lo riferisce una nota del ministero degli Esteri russo diffusa dopo il bilaterale tra i capi delle rispettive diplomazie, Serghei Lavrov e Wang Yi tenuto a Tunxi, nella provincia di Anhui, dove la Cina ospita una due giorni di incontri dedicati all’Afghanistan.

12.14 Di Maio: “Draghi sentirà Putin, valutiamo Mosca sui fatti”

“Non dobbiamo illuderci che sia semplice arrivare alla firma di un accordo” tra Mosca e Kiev. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, da Berlino, anticipando che avverrà “nelle prossime” il colloquio tra Draghi e Putin.

12.01 Il Cremlino: “Non ci sono novità promettenti dai colloqui di pace a Istanbul”

I colloqui tra le delegazioni russa e ucraina a Istanbul non hanno prodotto nulla di “molto promettente” o di “svolta” afferma il Cremlino, smorzando le speranze di progressi decisivi nei negoziati. “C’è molto lavoro da fare”, ha detto ai giornalisti il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov. Il capo delegazione russa ai colloqui con l’Ucraina, Vladimir Medinsky, illustrerà ai media nelle prossime ore i risultati dei negoziati. Alla domanda sull’offerta ucraina di colloqui sullo status della Crimea, Peskov ha detto che non c’è nulla di cui discutere perché la Crimea fa parte della Russia secondo la costituzione del paese.

 

Missili colpiscono un condominio a Donetsk: due morti

 

11.50 Più di 30 bombardamenti nella regione di Kiev

Nella regione di Kiev la scorsa notte le truppe russe hanno effettuato più di 30 bombardamenti contro complessi residenziali e infrastrutture sociali. Lo ha riferito l’amministrazione militare regionale di Kiev su Telegram, citato da Unian. “L’esercito russo ha lanciato missili e bombe cercando di distruggere le infrastrutture e le aree residenziali in violazione del diritto umanitario internazionale. Gli occupanti russi continuano a terrorizzare la popolazione locale”, ha aggiunto l’amministrazione militare.

11.38 Kiev, sulla regione di Kharkiv 180 attacchi oggi

Le forze armate russe hanno colpito l’Oblast di Kharkiv 180 volte nella giornata di oggi con il sistema lanciarazzi multiplo grad. Lo riporta il Kyiv Independent citando le autorità locali. Il governatore Oleh Synehubov ha detto che i russi hanno anche bombardato la regione di Kharkiv con artiglieria e mortai, danneggiando edifici e infrastrutture civili.

11.25 La Gran Bretagna frena sul possibile ruolo di garante della neutralità ucraina

Il vicepremier britannico Dominic Raab è cauto sull’eventualità che il Regno Unito diventi un Paese garante della sicurezza dell’Ucraina nell’ambito di un accordo di pace fra Kiev e Mosca. “Dipenderebbe da cosa comporta – ha sottolineato – siamo stati chiari sul fatto che non vogliamo uno scontro militare diretto con la Russia”. Raab ha aggiunto che Londra valuta le richieste di Zelensky ma ricorda che l’Ucraina non è membro della Nato e quindi Londra non è tenuta a replicare gli impegni di mutua assistenza vigenti fra i membri. Il vicepremier ha ribadito che le sanzioni contro Mosca rimarranno in vigore fino al ritiro dall’Ucraina delle truppe russe.

Irpin non esiste più: la devastazione nella città ucraina liberata dall’invasione russa

11.15 Mykolaiv, sale a 14 numero vittime dell’attacco al Palazzo della Regione

Sale a 14 il numero delle vittime dell’attacco missilistico di ieri contro l’edificio dell’amministrazione regionale di Mykolaiv. Lo riferisce il servizio di emergenza statale ucraino citato dall’Agenzia Unian. I corpi di 13 persone sono stati estratti dalle macerie dell’edificio colpito, un’altra persona è morta in ospedale per le ferite riportate. In totale 36 civili sono ricoverati con ferite di diversa gravità.

11.00 Grandi (UNHCR): I rifugiati in fuga dall’Ucraina ora sono 4 milioni

I rifugiati in fuga dall’Ucraina sono arrivati al numero di 4 milioni: lo scrive sul suo profilo Twitter l’alto commissario Onu per i rifugiati, Filippo Grandi. “I rifugiati dall’Ucraina sono ora 4 milioni, 5 settimane dopo l’inizio dell’attacco russo. Sono appena arrivato in Ucraina. A Leopoli, discuterò con le autorità, l’Onu e altri partner dei modi per aumentare il nostro sostegno alla gente colpita e sfollata da questa guerra insensata” scrive Grandi.

 

 

10.23 Il governatore: “Chernihiv bombardata tutta la notte nonostante l’annuncio russo di rallentamento attività militare”

La città di Chernihiv, nel Nord dell’Ucraina, è stata colpita “tutta la notte” da bombardamenti russi, nonostante gli annunci di ieri secondo cui Mosca avrebbe ridotto drasticamente l’attività militare sulla città e sulla capitale Kiev. Lo ha denunciato su Telegram il governatore della regione, Viatcheslav Tchaous, precisando che le bombe aeree e dell’artiglieria hanno distrutto in

10.10 Papa, si fermi guerra mostruosa e selvaggia

Il Papa, al termine dell’udienza generale ha rivolto “un saluto particolarmente affettuoso” ai bambini ucraini, ospitati dalla Fondazione ‘Aiutiamoli a vivere’, dall’associazione ‘Puer’ e dall’ambasciata di Ucraina presso la Santa Sede. “E con questo saluto ai bambini torniamo a pensare a questa mostruosità della guerra e rinnoviamo le preghiere perché si fermi questa crudeltà selvaggia che è la guerra”, ha detto Papa Francesco.

10.03 Kiev: “Bombardamenti in quasi tutte le città lungo la linea del fronte in Donetsk”

Le forze russe bombardano quasi tutte le città lungo la linea del fronte che separa il territorio controllato dal governo ucraino dalle aree detenute dai separatisti sostenuti dalla Russia nella regione orientale del Donetsk, ha dichiarato il governatore dell’are, Pavlo Kyrylenko, sostenendo che la situazione potrebbe peggiorare poiché le forze russe hanno concentrato i loro sforzi per attaccare la regione.

 

Il Palazzo della Regione di Mykolaiv colpito da un missile russo
Il Palazzo della Regione di Mykolaiv colpito da un missile russo (fotogramma)

 

9.45 Kiev chiede missione Onu a Chernobyl

“Chiediamo che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite prenda subito delle misure per demilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl ed introdurvi una missione speciale dell’Onu per eliminare il rischio che si ripeta una catastrofe nucleare”. Lo ha dichiarato la vice premier ucraina Iryna Vereshcuk durante la conferenza stampa in cui ha annunciato i nuovi corridoi umanitari concordati per oggi. Secondo le forze armate ucraine c’è il pericolo che delle munizioni esplodano nella centrale nucleare di Chernobyl, e il governo ucraino che le forze russe che occupano lo stabilimento si ritirino dall’area.

9. 30 Mosca,”Situazione internazionale complicata, con Cina una sola voce”

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in visita in Cina, e il suo omologo cinese Wang Yi hanno concordato d’intensificare il coordinamento politico internazionale e di ampliare i contatti bilaterali e multilaterali. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo in una nota. “I due ministri hanno affermato che, sullo sfondo di una complicata situazione internazionale, Russia e Cina stanno continuando a rafforzare la partnership strategica e a parlare con una sola voce negli affari globali”.

 

Da Abramovich ad Anna Politkovskaya: chi si oppone a Putin finisce avvelenato

 

9.10 Kiev, concordati per oggi 3 corridoi umanitari

Per la giornata di oggi sono stati concordati tre corridoi umanitari in Ucraina, tutti nel Sud del Paese. Lo fa sapere la vice premier Iryna Vereshcuk su Telegram. Riguardano l’evacuazione dei residenti di Mariupol e la consegna degli aiuti umanitari alla città di Berdyansk; la consegna di aiuti e l’evacuazione delle persone dalla città di Melitopol; un convoglio di persone con mezzi propri dalla città di Energodar a Zaporizhia. “Ieri a Istanbul, la delegazione russa ha ricevuto proposte per organizzare corridoi umanitari verso i 97 insediamenti più colpiti nelle regioni di Kharkiv, Kyiv, Kherson, Chernihiv, Sumy, Zaporizhia, Donetsk, Lugansk e Mykolayiv”, fa sapere la vicepremier.

9.00 Lamorgese: In Italia 75mila ucraini, meno di 6000 nei centri di accoglienza

Si registra un rallentamento del flusso dei profughi ucraini verso l’Europa: si è passati da 200mila a 40mila al giorno. In Italia, alla data di ieri, sono 75mila. Di questi 5.600 sono inseriti nei sistemi d’accoglienza Cas (5.300 persone) e Sai (299). Le domande di protezione sono state finora circa 750, un dato che “riflette la speranza ucraini di rientrare in Patria dopo il termine delle ostilità”. Sono i dati diffusi dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in audizione al Comitato Schengen.

8.48 La Duma russa: “Esportiamo in rubli anche grano e greggio”

La Russia potrebbe ampliare la lista di prodotti esportati in rubli, includendo anche grano e greggio. E’ la proposta che arriva dal portavoce della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, Vyacheslav Volodin, secondo quanto riportano le agenzia Tass e Interfax. “Sarebbe giusto ampliare, qualora questo fosse vantaggioso per il nostro Paese, la lista dei beni esportati venduti in rubli: fertilizzanti, grano, greggio, legnami, metalli, carbone, ecc.”, ha detto Volodin su Telegram.

8.37 Kiev: 145 bambini uccisi dall’inizio dell’invasione

E’ salito a 145 il numero dei bambini rimasti uccisi in Ucraina dall’inizio della guerra. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale ucraino su Telegram, citato da Unian. Cresce a 222 il numero dei bambini che hanno riportato ferite negli attacchi delle truppe russe. La Procura generale ha evidenziato che i dati non sono definitivi, poichè non vi è alcuna possibilità di raggiungere i luoghi dei bombardamenti nelle aree di ostilità attive e nei territori temporaneamente occupati.

8.30  Gran Bretagna: “Le truppe russe tornano in Bielorussia per rifornirsi”

Le unità russe che hanno subito pesanti perdite sono state costrette a tornare in Bielorussia e in Russia per rifornirsi e riorganizzarsi. Lo afferma in un tweet il Ministero della Difesa del Regno Unito che ha appena rilasciato il suo ultimo rapporto di intelligence. “Tale attività dimostra le difficoltà che Mosca sta avendo nel riorganizzare le sue unità nelle aree avanzate in Ucraina”. “La Russia – dice ancora il rapporto – probabilmente continuerà a compensare la sua ridotta capacità di manovra a terra con attacchi di massa di artiglieria e missili.
L’attenzione dichiarata della Russia su un’offensiva a Donetsk e Lugansk è probabilmente una tacita ammissione che sta lottando per sostenere più di un asse significativo di avanzata”.

8.19 Lavrov in Cina da Wang Yi: ”Cina e Russia cercano un ordine mondiale giusto e multipolare”.

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è arrivato a Tunxi, nella provincia di Anhui, nella Cina orientale: è la prima missione nel gigante asiatico da parte del capo della diplomazia russa da quando è cominciata l’invasione russa dell’Ucraina. Lavrov parteciperà alla terza riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi limitrofi dell’Afghanistan. L’incontro tra il diplomatico russo e la sua controparte cinese, Wang Yi è già cominciato.

8.00 Esplosioni in villaggio russo vicino al confine ucraino

Esplosioni hanno scosso la notte scorsa un villaggio della regione di Belgorod, in Russia, vicino al confine con l’Ucraina. La causa delle esplosioni non è stata ancora accertata. Le immagini delle esplosioni sono state rilanciate da numerosi canali Telegram ucraini, ufficiali e non ufficiali. A prendere fuoco, secondo le prime notizie, è stato un deposito di munizioni situato nel villaggio di Oktjabrskij, molto vicino al confine ucraino e alla regione della città di Kharkiv.

07.36 Kiev indaga deportazione forzata civili in Russia

Il Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu, l’intelligence del Paese) sta indagando sulla deportazione forzata di decine di migliaia di residenti di Mariupol in Russia da parte delle autorità di Mosca. Lo riporta la stessa agenzia su Telegram. In particolare, “nelle regioni di Donetsk e Lugansk, il Servizio di sicurezza dell’Ucraina ha registrato e avviato le indagini sulla deportazione forzata di decine di migliaia di persone da Mariupol e dai territori temporaneamente occupati del Donbass nella Federazione Russa”. I russi, si spiega, “minacciando con le armi, costringono gli ucraini a salire sugli autobus, li privano dei documenti e li portano fuori dall’Ucraina”.

07:32 Russi colpiscono Lysychansk, vittime tra le macerie

Le zone residenziali della città di Lysychansk, nell’Ucraina sud orientale, sono state bombardate stamattina dall’artiglieria pesante. Lo ha scritto il governatore regionale di Luhansk Serhiy Gaidai su Telegram. “Un certo numero di grattacieli è stato danneggiato. Ci sono vittime”, ha aggiunto, spiegando che “molti edifici sono crollati” e che “i soccorritori stanno cercando di salvare le persone che sono ancora in vita”.

07.10 Kiev: “Ingannevole l’annunciato ritiro dei russi”

Il ritiro delle truppe russe sarebbe stato annunciato in modo “ingannevole”, secondo l’esercito ucraino, e in realtà sarebbe in atto una semplice “rotazione di singole unità” con l’obiettivo di “fuorviare la leadership militare” ucraina. In un rapporto pubblicato nella tarda serata di martedì e pubblicato dal ministero della Difesa si afferma che “secondo alcune indicazioni, il nemico russo sta raggruppando le unità per concentrare i suoi sforzi principali sull’est”.

06.46 Difesa ucraina: 2mila soldati arrivati dalla Georgia

Lo stato maggiore delle Forze armate ucraine citate dalla Ukrainska Pravda ha fatto sapere che circa 2mila soldati sono arrivati dalla Georgia per ricostituire i ranghi dell’esercito russo, e che, nei territori occupati degli oblast di Zaporizhia e Kherson, “il nemico continua a commettere atti illegali contro la popolazione locale”. Sono segnalati posti di blocco alla periferia di Melitopol. Nelle ultime 24 ore, dicono, sono stati respinti quattro attacchi degli occupanti russi nelle aree di Donetsk e Luhansk”.

06.25 Onu: da guerra una catastrofe alimentare globale

David Beasley, direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, ha avvertito che la guerra in Ucraina ha creato “una catastrofe alimentare di portata globale”. Parlando al Consiglio di sicurezza Onu, Beasley ha detto che la sua agenzia, che prima dell’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio sfamava 125 milioni di persone, ha già iniziato a tagliare le razioni per milioni di famiglie in tutto il mondo a causa dell’aumento di cibo e carburante e delle spese di spedizione. Nello Yemen dilaniato dalla guerra, ha detto, 8 milioni di persone hanno appena visto la loro assegnazione di cibo ridotta al 50% “e ora guardiamo alla riduzione delle razioni a zero”. La guerra in Ucraina sta colpendo non solo l’alimentazione nel Paese, ma anche in altri come l’Egitto, che dipende per l’85% dal grano ucraino, e il Libano, che nel 2020 ne dipendeva per l’81%. L’Ucraina e la Russia producono il 30% della fornitura mondiale di grano, il 20% della fornitura mondiale di mais e il 75-80% dell’olio di semi di girasole.

05.36 “Cina responsabile, le sanzioni danneggiano tutti”

“Le sanzioni estreme danneggeranno tutte le parti”. Così il ministro degli Esteri cinese Wang Yi all’alto rappresentante per gli Affari esteri dell’UE, Josep Borrell, durante un incontro in videoconferenza. Wang ha spiegato a Borrell che la Cina, tra guerra e pace, “sceglie la pace” e che, tra sanzioni e dialogo, opta per il “dialogo”, mentre ha espresso fiducia che “il tempo dimostrerà che la posizione cinese rispetto al conflitto è responsabile”.

05.06 Usa, avviso agli americani: lasciare la Russia immediatamente

Il dipartimento di Stato americano ha avvertito i cittadini americani del rischio di poter essere “arrestati” in Russia. Questo, a causa della posizione di Washington riguardo all’invasione russa dell’Ucraina e alle sanzioni imposte a Mosca. Il dipartimento ha invitato gli americani a non mettersi in viaggio verso la Russia o a lasciare il Paese “immediatamente”, citando la possibilità di potenziali atteggiamenti minacciosi o arbitrari nell’applicazione delle leggi locali. A Mosca è tutt’ora detenuta la giocatrice professionista di basket Brittney Griner, arrestata a febbraio al suo arrivo all’aeroporto della capitale russa, con l’accusa di aver portato stupefacenti. Il dipartimento di Stato afferma inoltre che ci sono state ripetute segnalazioni di cittadini statunitensi “individuati e detenuti dall’esercito russo” mentre si trovano in Ucraina o stavano fuggendo via terra attraverso il territorio occupato dalla Russia.

04.20 Crisi alimentare, Mosca respinge le accuse

Mosca respinge le accuse sulla responsabilità di una crisi alimentare mondiale. E considera le osservazioni del vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman come parte della guerra dell’informazione di Washington contro la Russia: lo ha affermato l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, secondo quanto riferito dalla Tass. “Consideriamo le osservazioni di Wendy Sherman come una parte della guerra dell’informazione degli Stati Uniti contro la Russia”, ha affermato il diplomatico nel canale Telegram dell’ambasciata.

04.10 In Ucraina ripristinata l’elettricità per 150.000 persone

L’Ucraina ripristina l’elettricità per 150.000 residenti. Dopo le riparazioni degli ingegneri – riporta il Kyiv Independent – numerosi insediamenti in Ucraina hanno di nuovo accesso all’elettricità, tuttavia si stima che 831.000 ucraini in 1.491 insediamenti rimangano ancora senza corrente elettrica.

03.30 Usa: La Russia blocca quasi 100 navi cariche di cibo nel mar Nero

I russi stanno bloccando 94 navi alimentari civili nella regione del Mar Nero e hanno bombardato tre navi che trasportano merci dai porti del Mar Nero in tutto il mondo, in particolare quelle noleggiate da una azienda agricola. Lo ha detto il primo vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman, citato da Ukrinform. Circa il 30% delle esportazioni mondiali di grano provengono dalla regione del Mar Nero, così come il 20% del mais e il 75% dell’ olio di girasole. Molti esportatori hanno rinunciato a inviare le loro navi nel Mar Nero, anche nei porti russi. “La Marina russa sta bloccando l’accesso ai porti ucraini, il che blocca di fatto l’esportazione di grano”, ha detto la Sherman citata da Ukrinform.

02.57 Trump a Putin, divulghi informazioni dannose sui Biden

Con una controversa richiesta di aiuto in politica interna rivolta al principale nemico degli Usa nel bel mezzo della guerra in Ucraina, Donald Trump ha chiesto a Vladimir Putin di rendere pubblica qualsiasi informazione dannosa a sua conoscenza sulla famiglia Biden, in particolare su Hunter Biden, il figlio del presidente. “Direi che, se Putin sapesse la risposta, dovrebbe renderla nota e noi dovremmo conoscerla”, ha detto in una nuova intervista pubblicata da JustTheNews.

02.40 Stato maggiore ucraino:  mine russe nelle posizioni occupate nell’area di Zaporozhye

Le truppe russe stanno rafforzando le posizioni conquistate, anche installando campi minati, mentre non si registrano tentativi di espandere il loro controllo sulle città: lo riferisce lo stato maggiore ucraino, secondo la Ukrainska Pravda, nel suo riepilogo della situazione sul terreno. Nella regione di Zaporozhye, i russi stanno realizzando strutture di fortificazione ma “l’obiettivo di raggiungere i confini amministrativi delle regioni di Donetsk e Luhansk, l’accerchiamento della città di Kiev e stabilire il controllo sulla riva sinistra dell’Ucraina rimane inadempiuto”. In direzione sud – dice lo stato maggiore – “il nemico sta adottando misure per ripristinare la capacità di combattimento delle sue unità frenando “le azioni delle unità delle forze armate ucraine con fuoco di artiglieria e attacchi aerei”. Bombardamenti hanno interessato anche i dintorni di Stepnogorsk, Orikhovo e Gulyaypole, mentre “non ci sono cambiamenti significativi nella composizione e posizione delle truppe nemiche nelle aree di Volyn , Polissya e Seversky”. Nessun cambiamento significativo anche nelle zone operative del Mar Nero e del mar di Azov. Proseguono invece “attacchi aerei e missilistici nelle aree di Kreminna e Mariupol”, che resta comunque in mani ucraine.

02.20 Ucraina: Casa Bianca scettica su annunci Mosca

Anche la Casa Bianca, oltre al Pentagono, si mostra scettica sugli impegni assunti da Mosca dopo i colloqui in Turchia. “Dovremmo avere una visione lucida di ciò che sta accadendo sul terreno e nessuno dovrebbe lasciarsi ingannare dagli annunci della Russia”, ha detto il direttore delle comunicazioni Kate Bedingfield. Sull’ipotesi di una riduzione delle sanzioni, ha risposto “non sono sicura che l’attività russa in questo momento meriti necessariamente una carota. Siamo stati finora molto concentrati sul bastone”. Lo stesso presidente Joe Biden aveva detto di aspettare di vedere se alle parole di Mosca seguiranno i fatti.

01.40 Usa all’Onu: Russia responsabile di una crisi alimentare mondiale

La Russia è stata accusata all’Onu di aver provocato una “crisi alimentare mondiale” e di far correre il rischio di una carestia in vari Paesi scatenando una guerra contro l’Ucraina, considerata il “granaio d’Europa”. Il presidente “Vladimir Putin ha iniziato questa guerra, ha creato questa crisi alimentare globale, ed è lui che può fermarla”, ha denunciato la vice segretaria di stato Usa Wendy Sherman in una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu dedicato alla situazione umanitaria in Ucraina. “I prezzi dei generi alimentari stanno già salendo alle stelle nei paesi a basso e medio reddito poiché la Russia soffoca le esportazioni ucraine. In tutto il Medio Oriente e l’Africa, i prezzi già elevati delle materie prime di base, compreso il grano, sono aumentati tra il 20% e il 50% quest’anno”, ha spiegato Sherman, dicendosi “particolarmente preoccupata per paesi come Libano, Pakistan, Libia, Tunisia, Yemen e Marocco, che dipendono fortemente dalle importazioni ucraine per nutrire le loro popolazioni”.

01.00 “Russia usa mine antiuomo vietate”

Le forze russe che combattono in Ucraina hanno utilizzato mine antiuomo vietate nella regione orientale di Kharkiv: è l’accusa lanciata da Human Rights Watch. “Le mine antiuomo – spiega l’organizzazione – sono state localizzate da tecnici ucraini per l’eliminazione degli ordigni due giorni fa, il 28 marzo 2022. Notoriamente la Russia possiede queste mine che possono uccidere e mutilare indiscriminatamente persone entro un raggio di circa 16 metri. L’Ucraina viceversa non possiede questo tipo di arma”. Il Trattato internazionale per la messa al bando delle mine del 1997 vieta totalmente l’uso, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento di mine antiuomo. La Russia non è tra i 164 paesi che hanno aderito al trattato. L’Ucraina ha invece firmato il trattato di divieto il 24 febbraio 1999. Steve Goose, direttore delle armi di Human Rights Watch avverte: “Queste armi non fanno distinzione tra combattenti e civili e lasciano un’eredità mortale per gli anni a venire”.

00.50 Bbc: ancora bombardamenti nel nord-ovest di Kiev

La Bbc segnala ancora bombardamenti nel nord-ovest di Kiev, nonostante i russi oggi abbiano annunciato la riduzione delle operazioni militari sul fronte della capitale. I reporter dal terreno riferiscono di esplosioni a circa 20 km dalla capitale, senza essere in grado di chiarire se a sparare siano i russi o gli ucraini. In precedenza anche la Cnn aveva dato conto di pesanti colpi di artiglieria e razzi nell’area di Kiev.

00.20 Cnn: a Kiev sentiti forti colpi di artiglieria e razzi

A Kiev sono stati sentiti poco fa forti colpi di artiglieria e razzi. Lo riferisce una squadra della Cnn sul campo. L’emittente ha riferito in precedenza che i combattimenti sono continuati nel pomeriggio nella periferia di Kiev, specialmente nel nord-ovest e nel nord-est della città, nonostante i funzionari russi abbiano affermato che Mosca stava allontanando alcune unità dalla capitale e da Chernihiv. Zelensky, dopo i colloqui di ieri aveva detto: “Dai negoziati segnali positivi, ma le bombe non si fermano”. Biden era rimasto scettico sulle parole di Mosca.

00.01 Casa Bianca: “Ritiro delle truppe russe? Non crediamo sulla parola”

“Dobbiamo vedere cosa fanno effettivamente i russi prima di fidarci esclusivamente di ciò che hanno detto”. Così la direttrice della comunicazione della Casa Bianca, Kate Bedingfield, sulle dichiarazioni della Russia riguardo una diminuzione drastica della attività militari intorno a Kiev. “Abbiamo visto fin dall’inizio che hanno fatto una spinta aggressiva verso Kiev all’inizio di questo conflitto, e non abbiamo motivo di credere che abbiano adattato quella strategia”, ha detto. “Ovviamente, continuiamo a fare di tutto per imporre dei costi per questa decisione. Continueremo ad attuare la nostra strategia, ma, come ha detto il presidente, non crederemo sulla parola. Aspettiamo di vedere come saranno le loro azioni”, ha aggiunto.

 

Sorgente: Ucraina – Russia, le news di oggi dalla guerra – la Repubblica

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